•Capitolo 40•

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Capitolo 40

Natasha

La mattina sento la testa esplodere. Sono riuscita a dormire poche ore, ho continuato a tormentarmi e a pensare cosa sarebbe successo se Josh non mi avesse aiutata.

Mi vesto con gli occhi ancora socchiusi scendendo al piano di sotto.

«buongiorno» mia madre mi fissa dietro la montatura doppia mentre a gambe incrociate sorseggia dalla tazza. «com'è andata la serata?»

«bene» sbadiglio strizzando un occhio.

«ho visto che ti ha accompagnata Josh» il suo sorrisino non mi piace per niente.

Mi acciglio.

«si..Crystal era stanca e non guida» la liquido velocemente.

«certo» sorride leggendo qualcosa sul telefono. «mi ha chiamata la madre di James. Ti ringrazia per averlo aiutato in alcuni scatti, non mi avevi detto nulla »dice rattristandosi.

«si, beh..era un'urgenza e mi ha chiesto una mano, non credevo avesse importanza» addento un biscotto.

«tutto ciò che fai ha importanza per me. Domenica verranno esposte le foto e mancano solo due giorni, credo di avere qualche vestito adatto a te. Hanno invitato anche me e tuo padre»

Sbuffo «sarà imbarazzante»

«invece credo sia stato molto gentile da parte tua, e sono sicura sarà una bellissima mostra» mi sorride dolce pizzicandomi una guancia.

Le sorrido flebilmente prima di caricare in spalla lo zaino ed uscire.

«Natasha» un profumo fruttato è una chioma di ricci scuri mi investono non appena varco i cancelli della scuola. «come stai? Mi dispiace molto per ieri, io...»

La fermo per le spalle «va tutto bene Crystal, sto bene»

Piega la testa di lato analizzandomi «fingerò di crederti allora»

Ridacchio mentre ci avviciniamo a Josh e Jake.

«ehi bionda!» alzo la mano a mo' di saluto, stranamente non sono infastidita da quello stupido nomignolo.

Sento lo sguardo di Josh trafiggetemi ma non mi volto, torniamo a ignorarci no?

Devo solo accettare che siamo piccoli e vuole divertirsi senza impegno. Sono io che sbaglio ad aspettarmi qualcosa.

Un tocco sulla spalla mi spinge a voltarmi.

«Austin» dico senza entusiasmo.

«ciao anche a te, Mrs. simpatia» si inchina ghignando.

Alzo gli occhi al cielo.

«Crystal io entro» do uno sguardo veloce all'orologio prima di salutare tutti e andare via.

***

«non fa per me! Non entra! Non entra!» Jake lascia crollare la testa sul tavolo da pranzo.

«cosa gli prende?» sussurro a Crystal dopo l'ennesima lamentela.

«compito di matematica» dice semplicemente.
Josh fissa il telefono digitando ormai da quando siamo entrati, inutile chiedersi con chi scrive, potrei solo farmi del male. Abbasso lo sguardo sul vassoio e sento uno sguardo insistente.

Molly. Ultimamente è diventata silenziosa e tranquilla, mi chiedo cosa sia successo. Quando incrocio i suoi occhi mi rivolge un sorriso che non riesco a ricambiare.

«ehy» un braccio mi avvolge le spalle e incontro subito un paio di occhi verdi a fissarmi sorridenti.

«James» dico sorridendo, e l'attenzione delle persone sedute al tavolo cade su di noi.

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