•Capitolo 14•

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"Mi dite cosa diamine sta succedendo?" Crystal mi insegue

"Non è successo niente Crystal,già te l'ho detto" mento

"E allora mi spieghi perche dal giorno della cena vi evitate,sono tre giorni che corriamo tentando di evitare Josh!" esclama con il fiatone.

Rallento la camminata

"Ti assicuro Crystal,abbiamo solo litigato diversamente dal solito,niente di cui preoccuparsi"

OK forse è vero che ci stiamo evitando,ma...quello che è successo al cena mi terrorizza ancora.

Nessuno mi aveva più toccata,nessuno.Non so perché attiro Josh,nonostante sappia che non mi avrebbe mai fatto del male,ma appena le sue mani hanno sfiorato la mia pelle,mi sono sentita trascinare nel passato.

Non volevo mostrarmi cosi vulnerabile a Josh, nessuno doveva vedere questo mio lato,ma Josh è una totale contraddizione,quello che non riesce ad ottenere lo attira solo di più.

Non volevo spaventarlo,con quella mia reazione,ma era più forte di me.

Quando mi ha detto di aver chiuso gli occhi per incamerare una bella cosa,mi ha fissata intensamente e mi sono sentita strana,mi si stringeva la bocca dello stomaco e il mio cuore stava sfondando la cassa toracica.

Non pensavo mi stesse ascoltando,ma come ho detto,Josh è una contraddizione.

E ora mi ritrovo a nascondermi dietro colonne e corridoi per non incontrarlo.

Ma ovviamente il karma mi colpisce in piena faccia,come Josh,ora ,davanti a me

Lo saluto sussurrando e vado via velocemente.Sento cingermi il polso e Josh mi porta davanti a se.

Abbassa la testa prima di parlare
"Natasha,io non so cosa sia successo in quel bagno,ti chiedo scusa,ma non voglio che" indica lui e poi me"questa specie di 'mezza amicizia'che si stava creando finisca cosi"annuisco,voglio solo andarmene e non doverlo più guardare negli occhi.

Arrivo in classe,oggi c'è di nuovo il corso di psicologia.L'altra volta stavo per ritirare l'iscrizione,ma non volevo darla vinta a quell'uomo,non mi sarei arresa per delle stupide provocazioni.

"Buongiorno" mi siedo nel primo banco libero,e mi accomodo

"Buongiorno a tutti ragazzi" il professore prende velocemente un gessetto e inizia a scrivere freneticamente alla lavagna.

"Oggi parleremo dei ragionamenti che fanno le persone sotto trauma" drizzo la schiena e tento di decifrare l'orrenda scrittura del professore.

"Allora,partiamo dall'inizio,il trauma può essere causato da un abuso sessuale,per essere stati picchiati,aver visto qualcuno morire e molti altri" continua a scrivere

"Dopo il trauma, la vittima si allontanerà da tutti,vedrà il male in tutte le persona,anche nei familiari.Dopo questa prima fase,si passa al comportamento di conseguenza,la vittima instaura un comportamento di difesa,e anche qui allontanerà tutti ma in modo cattivo,indurrà volontariamente le persone a farlo.Non riuscirà quasi mai a parlare dell'accaduto,perche per un loro strano ragionamento,è motivo di vergogna.Poi,per i più fortunati,troviamo lo stato di confusione.La persona troverà un motivo per abbassare la guardia,e rimarrà in uno stato confusionale dove non saprà se continuare con la seconda fase o passare alla quarta.La quarta fase è quella di accettazione,si inizia ad accettare ciò che è successo,smettendo di incolparsi inutilmente,la vittima inizierà un nuovo approccio sociale,migliore di prima.Poi c'è l'ultima fase,la persona ricorderà il trauma come un motivo per farsi forza e riuscirà a fidarsi delle altre persone" scruta attentamente tutti quanti,rimanendo più tempo su di me.

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