•Capitolo 38•

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Capitolo 38

Josh

«stavo dormendo» apre la porta svogliatamente strofinando il volto con le mani.

«non mi importa» gli do una spallata sedendomi sul letto ormai sfatto. Mi guardo intorno e no, mio fratello è decisamente cambiato.

Ai muri sono appesi dei disegni, sembrano bozze di tatuaggi, mentre le mensole, che una volta accoglievano i libri di fantascienza che amava, sono occupate da premi sportivi e una foto di sè in moto.

Alza gli occhi al cielo chiudendo lentamente la porta. Silenziosamente si stende sul letto incrociando le braccia sotto il capo.

«non me la scopo, puoi stare tranquillo» ghigna prendendomi in giro.

Volto la testa di scatto al solo pensiero fulminandolo con lo sguardo.

«non avevo dubbi» ringhio.

«allora, che vuoi?»

«dove l'hai conosciuta?» mi tormenta ormai da quando li ho visti insieme questo dubbio.

«stavo andando ai circuiti»mi guarda per farmi capire "quali" circuiti «sulla principale sfrecciava una moto, era lei, si snodava tra le macchine senza decelerare o vacillare nemmeno per un secondo» dice con tono di ammirazione.

Tipico di Natasha, avrei voluto aggiungere.

«ho deciso di seguirlo, in quel momento non credevo fosse una ragazza» alza le spalle sincero «speravo di farmelo amico e di poter combinarci qualcosa insieme per le corse. Si è fermata dopo poco, mi aveva visto, credeva la seguissi»

Sento una strana sensazione insidiarsi nello stomaco mentre racconta la vicenda.

«quando ha sfilato il casco non riuscivo a crederci» alza il tono di voce «lo sai, nessuna ragazza corre in quel posto» ridacchia. Un brivido mi attraversó al pensiero di lei che si sporcava tra quelle persone «poi ho capito che lei non ne sapeva niente, mi ha proposto di correre insieme, così da non farlo ai circuiti»

Lei, era stata...gentile..con mio fratello senza nemmeno conoscerlo. Lo ha protetto dove io non sono riuscito, nel suo silenzio è riuscita dove io no.

«e ci è riuscita, non ho corso per un po', è venuta ad'ogni chiamata ma non abbiamo mai parlato molto»

Alzo gli occhi al cielo «lei adora chi non le fa domande»

«mi ha aiutato con una ragazza» sorride imbarazzato e mi torna in mente la bionda di quella sera. Non dico nulla per evitare che smetta di parlarmi.

«l'ho capita subito» dice all'improvviso.

Lo guardo interrogativo.

«ho capito subito che non le piace parlare, e mi andava bene Josh, siamo circondati di persone che parlano in continuazione, senza guardarsi mai intorno. Lei mi ha visto, mi ha guardato veramente e senza parlare non mi ha abbandonato» mai mio fratello era stato così sincero.

«poi?» chiedo

Sbuffa «poi l'ho fatta cadere a quella dannata festa, non ho avuto nemmeno il coraggio di passare in ospedale, ho smesso di chiamarla e sono sparito» sospira «lei mi ha chiamato, voleva parlarmi. Peccato che poi sia apparso tu» mi scocca un'occhiata trova.

«Kyle» cerco di calmarmi «vali molto più dei guai che combini in giro, devi seriamente smetterla»

Scuote la testa «è assurdo che proprio tu mi dica questo, tu e Travis avete fatto di peggio»

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