Riferimenti sessuali espliciti,se sei sensibile non leggere...se lo fai e poi te ne penti non rompere perché ti avevo avvisato baciiii
ma invece trovo
A:" Payton ma che ci fai qui?"
P:" devo scusarmi con te"
A:" è tutto ok"
P:" no non è tutto ok, per nulla,mi comporto di merda nei tuoi confronti,lo so davvero ma non lo faccio perché voglio farlo,lo faccio perché penso a proteggere me stesso,ho dovuto imparare a farlo da quando mio padre..."
A:" non ne devi parlare per forza"
P:" non te ne parlo perché penso che ti addormenteresti ahah"
Mi dice sorridendo.
Lo faccio accomodare in casa,si siede sul divano e io vado verso la cucina per prendere qualcosa da sgranocchiare mentre parliamo.
Lo raggiungo e mi siedo di fianco a lui,ci scambiamo qualche occhiata imbarazzante e successivamente lui inizia a parlare
P:" oltre ad essere qui per scusarmi in realtà sono venuto per chiederti una cosa importante"
A:" okay mi metti ansia"
P:" ne ho più io fidati"
A:" dai fammi la domanda"
P:" ok ehm...ti va di essere-"
Si interrompe quando la porta di casa si apre e poco dopo sbatte richiudendosi.
A provocare questo frastuono non può essere nessun altro se non
A:" cazzo Blake sei un bisonte"
B:" dai non rompere,che facevate?"
Ci chiede buttandosi da dietro sul divano e mettendosi tra me e Pay
A:" sempre in mezzo ai coglioni stai eh"
B:" eccome sister"
A:" beh ora-"
B:" statte zitta n'attimo"
Mi blocco a quelle parole e lo guardo sconcertata, cercando di capire le sue intenzioni.
Si gira verso Pay
B:"ciao amico"
Classica pacca sulla spalla,che fanno tutti gli adolescenti e che probabilmente si spaccano la schiena ma non lo dicono per non fare brutta figura.
P:" amicooo"
Ricambia il saluto
B:' giochiamo alla play?"
P:" cazzo fra sii"
Lo guardo sbalordita ma lui nemmeno mi caga, quindi lascio perdere e mi dirigo verso la mia stanza.
A:" vabbè me ne starò sola soletta nella mia stanza...ad aspettare che qualcuno venga a farmi compagnia"
Rimango in camera senza nessuno per qualche minuto fino a quando urlo
A:" sono ancora da so-"
Mi fermo all'istante quando vedo Payton correre nella mia stanza e scaraventarsi contro di me.
Iniziamo a fare una lotta di cuscini e all'improvviso lui mi prende il viso tra le mani e lo avvicina a sé per poi baciarmi.
P:' ora non sei più sola"
Mi dice col fiatone
A:" direi proprio di no"
Ci buttiamo nel letto e fra una coccola e l'altra torniamo al discorso di poco prima
A:" cosa mi stavi per chiedere di sotto?"
P:" oh giusto"
P:" ecco vedi,non sono sicuro tu possa provare qualcosa di certo nei miei confronti,ma dato che io lo faccio ho deciso di lasciarmi andare e chiedertelo proprio oggi...vuoi essere la mia ragazza?"
Divento completamente rossa in faccia e nel mio stomaco ci sono migliaia di farfalle che mi provocano delle strane sensazioni.
Lo bacio appassionatamente,facendo passare la mia mano dal suo viso ai capelli, iniziando a stringerli ogni volta che le nostre lingue si incrociano.
Lui invece fa scorrere la mano da dietro la mia testa,al viso e successivamente al collo,avvinghiandolo e portandomi con la schiena contro il muro.
Non sarà solo un bacio questo è sicuro,infatti con l'altra mano scorre verso il mio seno e inizia a palparlo violentemente,facendo poi passare la mano dal mio ventre fino al bordo dei miei pantaloni.
Mi accarezza il linguine e subito dopo infila essa facendola passare attraverso i pantaloni e le mutande, inizia a spingere contro la mia intimità e poco a poco inserisce le dita portandomi ad ansimare
A:" Payton non ce la faccio cazzo"
A:"aaah cazzo Payton"
Inizio quasi ad urlare quindi mi tappa la bocca e mi lascia orgasmare dietro ad essa.
Toglie la mano e mi ribacia,poi si stende sul letto e mentre lo sto raggiungendo mi dice
P:" sei talmente eccitante che non ho saputo resisterti"Ehilà amicii,come vaa?
Che scena mlmlml ehehheh
Cosa ne pensate di questo capitolo? Vi piace?
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xoxo♡︎
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She Know She Bad
Fanfiction"no tu non capisci" gli urlo in faccia "cosa non capisco? Spiegati porca puttana" ribatte a sua volta "io non sono come le altre,io non sono chi tu credi che io sia" confesso "e allora chi sei?" mi chiede confuso "sono..."