A jelaous Blythe

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Era il giorno della festa della contea. Tutti gli abitanti dell'isola del principe Edoardo si radunavano insieme una volta all'anno per trascorrere la giornata fra giochi, balli, divertimento e musiche di ogni tipo.

Gilbert Blythe, un ragazzo corvino e riccioluto ballava con una donna alta e bionda. L'aveva corteggiata tutta la sera per cercare di ingraziarsi i genitori della bella. Per quanto il ragazzo odiasse le feste quella serata si stava dimostrando piacevole e serena. Si stava divertendo. Aveva bevuto qualche bicchiere di liquore e niente di più per non uscire di testa.Improvvisamente una musica romantica e sensuale echeggió nella stanza, facendo sì che la precedente canzone suonata rimanesse solo un lontano e sbiadito ricordo per i cittadini. Tutte le coppie avevano già iniziato a danzare tranquillamente nella grande sala addobbata e così, dopo poco tempo, anche Gilbert e Winnie si trovarono vicini l'uno fra le braccia dell'altro. Il giovane riusciva a sentire l'odore dei capelli della segretaria: vaniglia.Il 'buon dottore' era rilassato fino a quando i suoi occhi non videro un immagine inaspettata. Subito si irrigidí. Anna Shirley-Cuthbert, una giovane donna dalla chioma rossa, danzava avvingata a Moody Sprouse.Gilbert provò a strizzare gli occhi per poi riaprirli, sperando di aver avuto solo un'allucinazione. No. La rossa e il castano erano abbracciati e i loro visi erano vicini, tropo vicini secondo i gusti di Gilbert. Qualcosa di caldo smosse lo stomaco di Blythe.Dopo qualche interminabile minuto la musica cessò."hey Winnie.. Emm.. Vado un'attimo a prendere una boccata d'aria" disse salutando la donna dai capelli ramati per poi sparire in mezzo alla folla. Le persone erano tante ma per qualche strana ragione Gilbert sapeva benissimo dove andare. Moody stava prendendo dei calici probabilmente intento a versare in essi qualche bevanda da portare ad Anna e perciò era abbastanza lontano da non vedere nulla di quello che stava per accadere.
Il corvino non perse l'occasione e prese l'orfana per un braccio, trascinandola delicatamente fuori."Gilbert? Che fai? Dove andiamo?" chiese la bella dama. "Fuori, lontano." rispose secco lui.
Si sedettero su una panchina in betulla. Il ragazzo puntò i suoi occhi marroni in quelli color oceano della ragazza che gli stava difronte. Lei non distolse lo sguardo, anzi incatenó le sue pozze blu alle pozzanghere di fango del giovane."allora che ci facciamo qui?" domandó la ragazza.
"Cosa facevi con Moody?" Il giovane uomo era sempre più turbato.
"A te che interessa, non sei occupato con la tua bellissima futura moglie?" si sentí gelare dentro dopo aver pronunciato quelle parole. Poi aggiunse
"ora se non ti dispiace rientro, Moody mi sta aspettando e.. Winifred si starà domandando dove sei" poi si alzó e si diresse verso il tendone.
"aspetta!" le urlò lui. Lei si giró spazientita, ma comunque disposta ad ascoltarlo.
"dimmi Blythe.
"Tu provi qualcosa per lui?" Il ricciolo speró con tutto se stesso che Anna fosse interessata allo Sprouse solo in amicizia. Doveva essere cosí.
"Può darsi" mentí lei. Era certa di non essere né innamorata né attratta dall'amico, ma non voleva darla vinta al corvino. Lui aveva un futuro con Winifred Rose, e lei non era nessuno per intralciarlo.. Tuttavia nemmeno il ragazzo poteva portarla via senza il suo permesso e vietarle di vedere altre persone.
"ah" sospirò affranto Gilbert.
"È tutto?" chiese irritata la giovane dalle lunge trecce.
"suppongo di sì". Anna era confusa. Gilbert era troppo vago. Il ragazzo aveva un modo di parlare diretto e ordinato, non certo cosí incerto. Nonostante i suoi dubbi la ragazza fece la sua comparsa dentro al tendone dopo pochi istanti, lasciando un'addolorato Gilbert Blythe da solo al freddo.
La serata continuó. Qualche altro ballo di coppia fu danzato, ed entrambi, Anna e Gilbert, avevano partecipato con i rispettivi partner. Tuttavia il corvino non riusciva a distogliere lo sguardo dall'orfanella che trovava cosí affascinante.
"Hey Anna... Sai volevo chiederti una cosa, una cosa molto importante"
"Si certo dimmi Moody"
"Beh ecco... Allora" prese fiato. "Anna mi piaci davvero molto.. E.. Ecco io insomma volevo chiederti se volevi.. Si beh... Se ti andava.. Anna vuoi essere la mia ragazza?"La rossa sgranó gli occhi per la sorpresa, ma subito dopo aver capito che l'amico le aveva aperto il suo cuore capí che non era di sicuro la reazione adatta, cosí si ricompose. Era sconvolta. Nessuno le aveva mia fatto una dichiarazione. Lei non piaceva alle persone. Era solo un orfana. Rimase immobile per qualche secondo, poi scappò via mugugnando uno ''scusami ".
Gilbert era seduto vicino alla sua futura moglie ma era assente. Stava guardando la patetica scenetta amorosa fra Moody e Anna. Poi la vide scappare, correre via, è per poco non affogó. " Caro tutto bene?" gli domandó Winnie.
"eh no, cioè si. Scusami" disse alzandosi e dirigendosi all'esterno del tendone rosso e bianco.
"Anna!" provò a chiamarla ma lei continuó ad andare avanti aumentando la velocità della sua maratona.
"Anna fermati!" urló.
Lei proseguiva spedita. Non era intenzionata a fermarsi. Doveva stare da sola.
Io sono una spazzatura. Nessuno può innamorarsi di me. E Moody mi stava sicuramente prendendo in giro. Io non piaccio. Io non posso provare amore e nessuno può provarlo nei miei confronti. Continuava a ripetersi.
Nonostante si muovesse rapidamente i passi dle ragazzo che la seguiva si facevano sempre più vicini. "Blythe lasciami sola"
"NO"
"Ho detto di andare via. Voglio stare sola"
"Anna che ti succede?"
"niente"
"Anna dimmi subito che ti succede!" le girdó tirandola per un polso. Forse era stato troppo duro ma voleva sapere. La giovane iniziò a piangere e, staccata la mano di Gilbert dal suo braccio riprese a correre.
"OK, vuoi che usi le maniere forti?" chiese con un ghigno Gilbert, dopo di ché le andó incontro e la sollevo da terra sistemandola a peso morto sulla sua spalla destra.
"Gilb- che diavolo fai?!"
"Oh, dici a me? Sto solo trasportando un grosso sacco di patate. Adesso lo poggieró delicatamente a terra, gli asciugheró le lacrime e le patate mi spiegheranno come mai stanno piangendo" la informó scherzosamente pur facendo intendere che era proprio quello che intendeva fare. La fece accomodare sul terreno e le si sistemó davanti, in ginocchio. Le passó il pollice sulla guancia morbida e le chiese.
"Dai carotina.. Che ti affligge?"
"io..beh Moody mi ha chiesto di fidanzarci, insomma di frequentarci io non ci ho visto più niente e sono scappata ecco tutto" disse tutto d'un fiato.
"Perdonami ma io non capisco.. Non eri innamorata di Moody?"
"no. Non lo sono mai stata."
"Cosa? E allora perché mi hai detto il contrario? Perché mi hai mentito Anna?"
"A te che importa di chi mi piace o chi non mi piace. Tu stai con Winifred, non dovresti nemmeno essere qui con me. Tu sei già innamorato, per te è facile. E poi io non posso innamorarmi. Io non ho mai ricevuto affetto e di conseguenza non sono in grado. Io non piaccio alle persone, io sono un cane cattivo, ricordi? " abbassó lo sguardo. Finalmente tutto quello che si era tenuta dentro da tempo era emerso.
"Cosa? Non puoi provare amore?!" Urló il ricciolo preso dal panico. Quindi non ci sarà mai una speranza per noi due.
"Cosa?" rispose scandalizzata Anna.
"Cosa?" disse il ragazzo. Solo in quel preciso istante si accorse di aver pensato ad alta voce. Ormai non c'erano più scuse.
"Anna non ci gireró intorno. Si, sono innamorato. Ma non di lei, non di Winnie. Lei è una ragazza perfetta ma non la amo. Non appartiene a lei la chiave del mio cuore." confessó con gli occhi umidi.
"E allora perché stai con lei?"
"perché la ragazza che amo mi ha rivelato che non proverà mai il vero amore." Anna sbiancó in volto. Due dichiarazioni nella stessa serata? "G-gilbert I-io.. " balbettó. La fanciulla aveva i capelli sciolti che le ricadevano mossi sulle spalle. Gli occhi azzurri erano diventati blu e rispecchiavano perfettamente il colore del cielo di quella serena nottata. La sua pelle era candida. Gilbert non resistetté e si sporse verso di lei pressandole le labbra sulle sue. Anna rimase paralizzata ma subito dopo ricambió quel magico bacio pieno di amore e desiderio. Si staccarono per riprendere fiato. "Carotina sei tu la custode della chiave del mio cuore."
"Gilbert Blythe..io credo di aver detto delle grandi menzogne"
"A che proposito?" Anna non rispose verbalmente. Preferí baciarlo. Una bacio tenero e casto. Gilbert si sentí l'uomo più fortunato al mondo. Lui le strinse le mani sui fianchi e lei gli prese il viso con le mani sottili e fredde.
"Ti amo Anna Shirley-Cuthbert e vederti con Moody stasera mi ha fatto perdere la testa"
"Cosa?! Stai scherzando?! Tu sei uscito per mesi con quella donna di Charlottetown! Che dovrei dire io?" "Che mi ami" rispose con un sorriso beffardo.
"Sei sempre il solito Blythe!" disse colpendogli dolcemente il petto con un pugno.
"Devo andare. Resta qui"
"Dove? Dove vai?" Anna iniziò a preoccuparsi. L'avrebbe lasciata da sola. E se non fosse più tornato? Se stava solo immaginando tutto? Se era solo uno stupido scherzo? Se era stata tutta una messa in scena?
"Tornerai?" gli chiese una volta che si fu ripresa dai sui pensieri malinconici.
"Sempre" le sorrise.
"E dove vai? Mi rispondi per cortesia?!"
"A lasciare Winnie, ovvio." piegó gli angoli della bocca e le fece l'occhiolino.
"A dopo?" lo salutó Anna, ma al dire il vero parve più una domanda...
"A dopo." Poi si allontanó felice. Non vedeva l'ora di tornare nel bosco, dalla ragazza che amava e passare tutta la vita con lei.


Space me ^0^

Ciao a tutti ragazzi spero che anche questa OS vi sia piaciuta. Si lo ammetto è un po' più corta della precedente, ma non volevo allungare troppo il brodo. Vi prometto che le prossime saranno più lunghe. Che ne dite di un Gilbert Blythe un po' geloso? Tranquilli ce ne saranno altri di episodi di gelosia da parte del nostro dottore..Mi piace troppo vederlo perdere la testa per Anna ahahah. Devo ancora migliorare nello scrivere storie di questo tipo ma pian piano ce la farò. Scusatemi per gli errori ortografici e buonanotteee.

SCIAUU

𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓃𝑒𝒾 𝓂𝒾𝑒𝒾 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝓇𝑒𝒾-Shirbert🌼🌊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora