*os ambientata nel presente*
Finalmente era arrivato il momento.
Il camioncino 8 posti che i Barry avevano prenotato ora era lì davanti, davanti a Green Gables, pronto per partire.
Anna era entusiasta ed elettrizzata.
5 gionri lontana da casa, 5 giorni con i suoi migliori amici... E Gilbert.
5 giorni di libertà.
La rossa rimase a guardare il furgone per qualche altro secondo per poi ritornare con i piedi per terra grazie ad un urlo di una ragazza corvina.
"Anna che ci fai li impalata? Dobbiamo ancora passare da Gilbert e gli altri. Dai muoviti!"
Lei rimase ferma nonostante i numerosi richiami dell'amica. Poi si decise a entrare, spinta da Diana."Forza Anna scendi. Chiamalo tu Gilbert"
La incitó una fanciulla dai boccoli biondi che intanto era avvingata al giovane Sprouse.
"Cosa? Perché io?!"
"Preferisci chiamare Billy e Josie?"
"Non so nemmeno perché li avete invitati quindi ok, avete vinto. Chiamerò Blythe"
Così sbuffando fece un salto annoiato per giungere a terra e si incamminó in direzione della porticina di casa Blythe-Lacruax.
Batté il pugno serrato sulla grande tavola di legno.
"Gilbert!" inizió a chiamarlo.
Niente.
Ribussó.
Ancora niente.
Provò a spingere la porta e, notando che effettivamente era aperta per chissà quale motivo, entrò nell'abitazione.
Del corvino nessuna traccia. Sul tavolo in quercia scura c'era un bigliettino. Anna, da brava impicciona quale era lo lesse.-Giorno Blythe! Io sono nei campi, la porta te la lascio aperta nel caso ti dovessi scordare qualcosa. Ti conosco troppo bene io! Imbocca al lupo per il mare. Ah, e buona fortuna con la rossa. Voglio tutti i dettagli eh.
Bash-Buona fortuna con la rossa? Voglio tutti i dettagli? Perché Bash aveva lasciato scritte quelle cose?
Anna era particolarmente confusa. Prese il post-it e lo infilò in tasca poi inizó a salire le scale.
C'erano tre porte in totale. Quella davanti alle scale era aperta e lasciava intravedere un locale vuoto. Doveva essere la camera di Elaja, il figliastro di Sebastian. Partì per l'Europa 3 mesi prima, questa poteva perciò essere la causa del letto coperto e la scrivania vuota.
Le altre due stanze erano chiuse.
Quale dell'afroamericano e quale del canadese?
Anna tentò la sorte è fortunatamente beccó la camera giusta.
Gilbert era beatamente addormentato nel suo comodo letto. La ragazza diventò rossa paonazza in volto. Era così bello.
Lo rimase a contemplare. Lei era lì che lo fissava, e lui completamente ignaro di tutto.
Un clackson di un Charlie arrabbiato la risveglió. Era già la seconda volta che qualcuno doveva distrarla dai suoi pensieri, e tutto ciò nell'arco di nemmeno un quarto d'ora.
Iniziamo bene.
Si avvicinò al ricciolo e lo cominciò a scuotere delicatamente pronunciando il suo nome.Dopo pochi spintoni lui aprì gli occhi. Subito arrossí lievemente trovandosi una dolce Anna Shirley-Cuthbert ad un palmo dal naso.
"A-Anna.. Che ci fai qui?" mugugnó.
"Che ci faccio q- Gilbert dobbiamo partire. Ci stanno aspettando!"
"Ma io ho sonno" ribatté lui comportandosi come un bambino capriccioso.
"Dai Gil, seriamente. Dove sono i tuoi bagagli? Fatti la doccia ci penso io qui!"
Lui ubbidí subito come se la donzella fosse il suo capitano. Prese l'accappatoio e fece per uscire, quando ad un tratto un braccio lo fermò.
"Gil che vuol dire quello che ha scritto Bash?"
Gli chiese porgendoli il pezzo di carta colorato.
"Oh no ehm niente...Bash è solo un burlone.. Non voleva dire niente... Insomma sai, è un tipo strano lui.... I-io vado ok?" balbettó inceppando la lingua più è più volte.
Poi uscì rapido come una lepre lasciando una Anna perplessa ad occuparsi di quel casino che chiamava camera.
Non ci poteva fare niente, lei era una perfettina e tutto doveva essere in ordine, e in quella camera di ordinato non c'era niente. Dai fogli sparsi agli stessi capelli del ragazzo. Si mise all'opera.
Sentì il getto d'acqua interrompersi, così dopo qualche minuto decise di entrare in bagno per chiedere al giovane dove doveva riporre i pantaloni che usava per lavorare.
Che non l'avesse mai fatto.
Si ritrovò il corvino a petto nudo e con un asciugamano che gli copriva la vita messo a caso appena aveva visto la bella rossa.
Lei subito sbatté la porta vergognandosi infinitamente.
Che ho appena fatto?!
Dopo 5 minuti il ragazzo uscì, questa volta vestito.
"S-scusami G-gil"
"Io non so che dirti Anna" rispose con un sorriso compiaciuto sulle labbra.
Presero lo zaino andarono in giardino.
"Ce ne avete messo di tempo.. Che è successo? siete due pomodori!" chiese Diana seguita dalle risate clamorose degli amici. Due facce divertite sbucarono da fuori il finestrino.
Due biondi. Ci avevano messo talmente tanto tempo che il gruppo era passato da le altre case?
Anna e Gilbert si guardarono imbarazzati, poi montarono sul piccolo mezzo di trasporto.
Diana passò tutto il viaggio a puntare alberi, parchi, palazzi cercando di attirare l'attenzione della rossa, che stranamente non parve particolarmente presa dal panorama.
Cole, passeggero abusivo, si era steso sulle gambe delle due migliori amiche e si era addormentato già nella prima mezz'ora. Molto di compagnia direi.
Gilbert non aveva osato guardare la ragazza dalle lunghe trecce, non dico negli occhi, non l'aveva nemmeno degnata di uno sguardo. Non perché fosse arrabbiato, già da tempo era convinto che nessuno se la poteva prendere con un visino così dolce..
Ruby e Moody trascorsero le due ore a sbaciucchiarsi. Ugualmente fecero Josie la perfida e Billy lo stupido.
"Diana, amore io prendo le tende, voi donne intanto scaricate le borse frigo. Gil, Moody, Billy e Cole prendete le borse delle vostre ragazze" ordinò Charlie scendendo dall'auto.
"Io non ho una ragazza quindi mi farò un bel sonnellino"
"Come se non avessi dormito già abbastanza" puntualizzó la pel di carota. Poi continó.
"io non sto con nessuno quindi la prenderò dop-"
"Porto io lo zaino di Anna" intervenne il corvino.
"C-cosa?! Gilbert non sei obbligato"
"Lo so. Ho solo voglia di farlo" rispose tranquillo lui.
"O-ok" acconsentí.
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𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓃𝑒𝒾 𝓂𝒾𝑒𝒾 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝓇𝑒𝒾-Shirbert🌼🌊
RomanceDopo aver letto "Oltre ogni aspettativa di Anna" (Vi consiglio di andarla a leggere!) ho deciso di provare anche io a scrivere una raccolta di OS. Non sarò brava quanto l'autrice della storia sopracitata ma ci proverò. Spero vi piaccia:-) Buona let...