The Game Of The Bottle

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La scuola era appena finita. Era stata una lunga giornata e Gilbert non vedeva l'ora di tornare a casa. Le spiegazioni della signorina Stacy erano belle, ma non si può dire che siano mai state divertenti.
"Ragazzi vi aspetto nello stanzino! Charlie recupera una bottiglia per cortesia" Esclamò stridula Josie Phy. Dio quanto odiava quella ragazza. Era una pettegola e non esitava mai a dare fastido alle compagnie, in particolar modo ad Anna; la Sua Anna.
Non era sua, non lo sarebbe mai stata ma il ricciolo sentiva sempre l'irrefrenabile bisogno di proteggerla da tutto e tutti.
Il corvino non partecipava mai al gioco della bottiglia. Lo trovava stupido e assurdo.
"Allora chi gioca?" chiese Billy rivolgendosi al gruppo. Moody, seguito da Diana, Charlie, Cole e gli altri, alzó la mano per affermare la sua presenza.
Poi la vide. Una mano sottile e chiara, quasi pallida, si levò in aria tremante. Anna aveva uno sguardo insicuro, terrorizzato quasi.
Gilbert non capiva perché. Lei era sempre orgolgios, testarda, determinata. Perché improvvisamente era così.. Piccola?
Alla sua confusione mentale si aggiunse la gelosia.. E se avesse baciato qualcuno? Se l'avessero ferita? Se le sue labbra sfiorassero quelle di un ragazzo che non era lui? E se poi lei si innamorasse di un'altro?
Il giovane fu invaso dalla paura.
"Gilbert tu non giochi vero? Sei sempre così noi-" gli chiese il biondo.
"Giocherò" lo interruppe il corvino.
Tutti rimasero sorpresi. Per quale motivo Gilbert Blythe avrebbe giocato al gioco della bottiglia quando mai l'aveva fatto.. Perché proprio quel giorno? Anche la rossa era perplessa.
Si sedettero in cerchio. Gilbert era proprio difronte alla ragazza che tanto l'aveva preso.
"Diana tira tu per prima" la incintó la giovave dai boccoli biondi.
Ecco la corvina e un alto ragazzo castano che si baciavano in piedi in mezzo alla stanza.
Appena si staccarono entrambi sorrisero imbarazzati poi Moody esordì "Grazie Di" poi si riaccomodarono.
La bottiglia girò ed ecco anche Charli e Ruby che univano le loro labbra.
"Bleah" esclamò Ruby che sperava ancora in un bacio da parte del giovane Blythe.
"Vai stupida orfana tira!" le ordinò Josie accompagnata da Billy
"Di cangniaccia gira la bottiglia"
Anna afferó il contenitore di vetro è lo fece roteare.
Quando l'oggetto si fermò Gilbert si sentì raggelare e sgranó gli occhi.
"Anna su dai bacia Billy forza!" la incitarono tutti.
Il corvino strinse i pugni per contenere rabbia e gelosia.
Anna si alzò timorosa. Billy, per non si sa quale ragione la copió.
Si avvicinarono. Anna rabbrividí.
Billy le aveva poggiato una mano sul culo e, apparte l'imbarazzo, le stava facendo male.
Gilbert Blythe sbiancó.
Anna provó a staccarsi ma Billy la stringeva forte e piano piano le sue mani risalirono, fino a sfiorarle il seno.
"Lasciala Billy!" gridò il ricciolo.
Anna cadde a terra immobile.
"Anna tutto bene? Anna vieni ti porto a casa!" subito la soccorse la migliore amica.
Uscirono rapide dalla stanza e raggiunsero velocemte Green Gabels, lasciandosi alle spalle una classe divertita e un ragazzo allibito e rosso dalla rabbia.
La ragazza dalla pelle candida non cenó quella sera. Non aveva le forze. Tuttavia la mattina si svegliò pimpante, come se niente fosse mai successo.
Seguí attentamente la lezione e quando arrivò il momento del gioco fece per andarsene ma una mano la bloccò.
"Anna non puoi andartene.. Devi giocare, se non lo farai leggerò davanti a tutti quello che c'è scritto qui dentro" la minacciò la giovane Phy mostrandole un quaderno nero.
Anna rassegnata si sedette.
Gilbert la vide e decise che sarebbe restato. Dopo quello che era successo chissà che altro avrebbe potuto fare Billy.
Voleva picchiarlo, buttarlo a terra e dargliene di santa ragione ma non poteva. Non doveva altrimenti avrebbe potuto ritorcesi tutto contro la sua bella rossa.
Anna girò la bottiglia come aveva fatto il giorno prima.
Gilbert arrosí. Avrebbe finalmente baciato la donna che tanto amava?
Non voleva darle così il suo primo bacio ma d'altra parte sarebbe stato un modo per avvicinarsi alla ragazza che lo intrigava da sempre.
Si diressero entrambi al centro del cerchio creatosi.
La ragazza aveva uno sguardo cupo, assente. Poi improvvisamente si mutó in paura, terrore.
Gilbert le avvicinò una mano alla guancia per accarezzarla ma lei al suo tocco rabbrividí è si scostó d'istinto.
"Anna non ti farò del male" le sussurrò
"I-io non posso f-fidarmi" detto questo scappò via in lacrime.
Aprì la porta e corse, non sapeva nemmeno lei dove andasse ma doveva correre.
Aveva fatto la cosa giusta. Anche Gilbert avrebbe fatto come Billy. Anche Gilbert le avrebbe fatto del male.
Sentì dei passi dietro di lei farsi sempre più vicini.
"Anna.. Ti prego Anna fermati! Carotina aspettami"
Continuò a muoversi a passo svelto, sempre più affaticata.
"Anna girati"
Lei ubbidí e si trovo a qualche centimento dal volto del giovane.
"Anna tu pensi che io sia come Billy?"
"Sei un maschio, siete tutti come lui" rispose fredda lei.
Gilbert si sentí ferito. Davvero la bella rossa lo riteneva stupido come Billy?
"Beh ti sbagli" disse con tono fermo.
"Ah si? Tu non metteresti le mani addosso a una bella ragazza? Sai Blythe ti ho visto alla fiera lo scorso aprile.. Come hai preso Winnie per i fianchi, come l'hai tirata vicino a te" sputó cruda.
"È passato. Io e Winifred non stiamo più insieme.. È io sono cambiato"
"Non si cambia Gilbert!"
"Invece si Anna!"
"Dimostramelo!"
"È come diavolo faccio?"
In quel momento capì tutto.
Le sfioró dolcemente la fronte e le accarezzó i capelli rossi.
"Con il suo permesso.."
Anna annuì.
Il corvino non perse tempo e azzeró le distanze fra i due.
"Così va bene?"
"Credo di sì" rispose solamente.
Si guardarono negli occhi per un tempo indefinito poi gli diede le spalle e si diresse verso Green Gables lasciando indietro un Gilbert Blythe con gli occhi a cuoricino.

Il giorno dopo-

"Va bene ragazzi, alla prossima!" si congedó la donna dai capelli ramati.
"Anna giochi?"
"Gil giochi?" chiesero contemporaneamente i due biondini.
Il corvino e la rossa non risposero.
Si limitarono a guardarsi, poi lasciarono l'aula mano nella mano.
"Gilbert... Sei stato gentile solo ieri o lo sarai anche oggi..?" chiese imbarazzata.
"Vuol dire che oggi potrò baciarti?"
Anna arrossi violentemente.
Poi le loro bocche si incontrarono.
La ragazza gli accarezzo i riccioli scuri.
"Gil.." lo richiamó fra le sue labbra.
"Carotina?" sorrise.
"Sai.. Forse, solo se ne senti proprio il bisogno.. Sai p-potresti essere come Billy.. Cioè insom-" balbetto venendo però interrotta da due labbra soffici e calde.
Le mani del giovane le afferrarono delicatamente i fianchi poi quella sinistra tornò sulla sua chioma folta.
"Anna io ti amo"
"Anche io Gilbert... Me ne sono resa conto solo ora.." poi scoppiarono in una risata liberatoria.
Finalmente erano felici, finalmente erano insieme.



Space me
Hey ragazzi! Spero questa OS vi sia piaciuta! Se è così votatela miraccomando. In ogni caso mi scuso per la mia assenza ma sono tornata.
Ho tante altre idee per nuove OS.
Sciauuu🌞

𝓈𝑒𝓂𝓅𝓇𝑒 𝓃𝑒𝒾 𝓂𝒾𝑒𝒾 𝓅𝑒𝓃𝓈𝒾𝓇𝑒𝒾-Shirbert🌼🌊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora