Capitolo 3: Mamma?

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Avevo mia mamma di fronte e non sapevo come comportarmi. Era tornata prima che potessi cercarla io e magari è stato anche meglio dato che non avevo idea di come ma soprattutto dove iniziare a cercarla. Era lì, di fronte a noi, che ci sorrideva.
M.K(mamma Keller):"Ciao ragazzi, sono la vostra mamma.." Disse avvicinandosi. Titubanti l'abbracciammo, ma c'era qualcosa di strano. Io nelle foto ho sempre visto che nostra mamma aveva un neo sulla guancia e questa donna non ce l'ha. Strano. Ci penserò dopo, ho mille domande da farle. La prima? Perché è tornata proprio ora.
Io:"Ciao mamma.. Come mai sei tornata dopo 18 anni?" Dissi con un sorriso amaro. Non fraintendetemi, ero contenta di vederla e Fangs mi aveva spiegato perché se n'era andata, ma il fatto che torni così di punto in bianco, appena noi torniamo a Riverdale e soprattutto il neo sparito mi fa pensare molto e sinceramente questa storia mi puzza. Nel frattempo gli altri ragazzi si erano seduti nel tavolo di fianco al nostro per lasciarci tranquilli anche se Joaquin, Fangs e Sweet Pea origliavano provando a non farsi vedere, ovviamente senza riuscirci dato che tutti e tre, siccome ci davano le spalle, si erano voltati e ci fissavano. Menomale che non fanno gli investigatori privati.
M.K:"Beh sai, ho saputo che hanno arrestato vostro padre e quindi mi sono detta che era il momento di tornare per conoscervi. Dai, parlatemi un po' di voi. Lavorate? Studiate? Kevin hai la fidanzatina? E tu Olivia?" Disse tutta euforica. Mah, questa si droga.
K.K:"Io in realtà ho un fidanzato, ed è proprio dietro di te. Occhi azzurri." Disse indicando Joaquin.
Mia mamma fece un'espressione disgustata, ma che problemi ha?
M.K:"Ah. Pure un figlio gay che sta con un criminale, ora ci manca che tu sei lesbica oppure che stai con un criminale anche tu." Disse guardandomi. Calò il silenzio da Pop's, Kevin si rattristò e Joaquin si stava trattenendo da fare una sfuriata contro questa donna. Sweet Pea e Fangs stringevano talmente tanto i pugni che le nocche di entrambi ormai erano bianche, gli altri invece guardavano in cagnesco la signora davanti a me. Dopo quello che aveva detto non riuscivo più a chiamarla mamma.
Io:"Scusa, come ti permetti? Ti presenti qua, dopo 18 anni, non sai un cazzo di noi e delle nostre vite e ti metti a puntare il dito contro mio fratello? Che cazzo vuoi da noi? Hai un figlio gay, e quindi? Sti gran cazzi. Joaquin non è un criminale, è buono come il pane. Ha difeso più e più volte me e Kevin, mi è stato sempre accanto, giorno e notte, quando Kevin era in coma, lo stesso ha fatto Fangs, un altro Serpent. Ma sai chi doveva esserci in quel momento? Tu. E invece tu non c'eri, non ci sei mai stata e, per quanto mi riguarda, non ci sarai mai. Non voglio che entri nelle nostre vite o per lo meno nella mia, mi fai schifo, potevi benissimo startene dov'eri." Non alzai la voce per rispetto a Pop, ma in quel momento avrei voluto spaccarle la faccia.
S.P:"Con tutto il rispetto eh, ma chi cazzo è lei per giudicare le nostre vite? Ci giudica perché facciamo parte dei Southside Serpents, ma sa cosa penso? Che lei sia incazzata invece con noi per il semplice fatto che, quando i suoi figli avevano bisogno per qualsiasi cosa, noi ci siamo stati, al contrario suo. Io sono il ragazzo di Olivia, c'è qualche problema? Beh anche se ci fosse, non m'interessa. Non lascerò sua figlia perché la sua pseudo mamma non mi vuole. Io faccio parte della famiglia di Olivia e Kevin, come tutti i presenti, molto più di lei." Finito il discorso Sweet Pea mi fece un occhiolino per farmi reggere il gioco. La donna davanti a me rimase a bocca aperta e iniziò a parlare.
M.K:"In realtà ero tornata perché ho finito i soldi e ne ho bisogno, ma se mi date soldi procurati uccidendo persone o qualsiasi cosa si faccia all'interno di una gang, non li voglio." A quelle parole, non connettevo più, senza rendermene conto la mia mano finì sulla sua guancia.
K.K:"Vai via da Riverdale. Sparisci dalle nostre vite perché giuro, se torni, se ti fai ancora viva, se provi anche solo minimamente a contattare me, Olivia o uno della nostra famiglia, sarò io stesso ad assicurarmi che tu non possa mettere più piede qui." Disse mio fratello, con uno sguardo di fuoco. L'ultima volta che l'avevo visto così è stato quando Reggie mi stava facendo male. È proprio incazzato.
Mia madre uscì dal locale ed io e Kevin tirammo un sospiro di sollievo, dopodiché andai ad abbracciare Sweet Pea, sa sempre cosa dire e quando dirlo. Mi era proprio mancato. Kevin iniziò a piangere silenziosamente, ma un singhiozzo lo tradì e così mi girai di scatto.
B.C:"Kevin, tesoro, non piangere. Te ne devi fregare se quella là pensa questo di te, la tua famiglia siamo noi e noi eravamo, siamo e saremo sempre orgogliosi di te. Non ce ne frega niente se ti piacciono i ragazzi, tu sei un ragazzo fantastico, unico nel tuo genere. Potrebbero piacerti pure gli orsi, noi ti accetteremmo comunque. Sei omosessuale, e quindi? Di sicuro è meglio essere gay piuttosto che essere uno stupratore, non credi?" Cazzo, da quando stava con Jug la biondina aveva perso tutto il tatto che possedeva, ma il concetto era chiaro. Abbracciai mio fratello e poco a poco si aggiusero tutti, Pop compreso, e formammo un mega abbraccio di gruppo. Durò qualche secondo, perché quando sentimmo la porta aprirsi e Moose con un coltello nel fianco, ci allarmammo per soccorrerlo.
Bene Riverdale, nemmeno il tempo di tornare che già ci fai ripiombare nei casini? Sotto sotto, mi sei mancata anche per questi versi.














Ciao ragazze, scusate l'assenza! Ecco un altro capitolo, spero vi piaccia❤

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