Epilogo

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10 anni dopo

Pov's Narratore
Erano passati ormai 10 anni da quando era nata la piccola Cloe, tutto nella vita dei nostri ragazzi andava a meraviglia, tranne per una cosa. 5 anni prima, un brutto male aveva portato via la nostra Olivia. Tutti gli amici erano rimasti distrutti da questa notizia, ma Sweet Pea e Fangs, oltre a Kevin ovviamente, erano rimasti sconvolti da questa notizia. Avevano visto Olivia lottare con tutte le sue forze contro il tumore che l'aveva colpita, e poi, dal nulla, l'avevano vista spegnersi poco a poco. Lei aveva smesso di lottare, aveva iniziato a lasciarsi andare perché era stanca di lottare e il tumore non regrediva.
Olivia si è spenta una mattina come un'altra, di una giornata come un'altra, di una settimana come un'altra. Aveva lasciato un vuoto enorme nella vita di tutti e soprattutto nella vita della piccola Cloe, che proprio in quel momento si stava affacciando alla vita. Dal canto suo, Sweet Pea era un ottimo padre, non faceva mancare niente alla bambina, ogni tanto crollava anche lui, non era più forte come un tempo, ma aveva sempre i ragazzi ad aiutarlo. La piccola Cloe cresceva in tutto il suo splendore e somigliava sempre di più alla mamma, aveva i suoi occhi e il suo sorriso. Ogni volta che guardava il padre, Sweet Pea ci rivedeva Olivia.

Pov's Sweet Pea
Olivia non c'era più, ed io provavo ad andare avanti nel migliore modo possibile. I ragazzi mi aiutavano come e quando potevano, anche loro ormai avevano le loro vite da gestire.
Inoltre, dopo la morte di Olivia ci siamo trasferiti a New York, la sua città dei sogni, per questo è anche più complicato vederli e farmi aiutare.
Noi due eravamo così complicati. Io orgoglioso e lei strana, a volte sensibile e a volte mandava tutto a fanculo senza nemmeno pensarci, però dopo se ne pentiva, e faceva di tutto per rimediare. Noi due, sapevamo amarci come nessuno. Noi due eravamo unici, niente riusciva a separarci, potevamo gridarci contro quanto volevamo, e mentre non ci sentivamo ci mancavamo, non ci cercavamo, ma ci pensavamo, anche se nessuno dei due lo ammetteva mai. Noi due eravamo l’imperfezione, ma insieme diventavamo la perfezione, ci completavamo a vicenda, ci appartenevamo prima ancora di conoscerci, ci siamo sempre appartenuti e ci siamo sempre cercati, fino a quel giorno che ci siamo incontrati. Eravamo strani, diversi, ma come si completa un puzzle? Con pezzi diversi, e noi eravamo fatti per incastrarci tra altri mille pezzi di puzzle e gli altri pezzi saranno tutta la vita che passeremo insieme, e lo completeremo, anche con mille litigi. Lo completeremo e rivedendo il puzzle completato ripenseremo ai mille momenti passati insieme, a tutti i litigi, a tutto, e capiremo che due come noi non li separerà mai niente e nessuno, nemmeno la morte. Perché ora che non sei più qua con me, fisicamente, io ho paura. Ho paura di dimenticare il suono della tua voce, ho paura di scordarmi il tuo sorriso quando mi ascoltavi parlare. Ho paura come non ne ho mai avuta prima d'ora. Ma soprattutto ho paura di dimenticare quanto ti amassi, ho paura di dimenticare tutte le piccole cose che ti rendevano ciò che eri. Come per esempio, il modo in cui roteavi gli occhi al cielo quando non eri d'accordo con qualcuno, le frasi storiche che mi ripetevi infinite volte, e per quanto ti dicessi che non mi piacevano, in realtà ora le amo perché mi riportano sempre a te. Sì, perché nonostante tutto, nonostante tutti gli ostacoli con cui la vita ci schiaffeggia, io torno sempre da te. Perché ora, anche se continuo ad avere paura di dimenticarti, in realtà, sei tatuata sull'anima. Avrei voluto dirti addio, trascorrere più tempo tra le tue braccia, farti sapere per l'ultima volta che ti amo come ho amato poche persone nella mia vita, ma non ce ne è stato né il tempo né il luogo. Non ho ancora realizzato come tutto si è sbriciolato così velocemente, e ho paura di farlo per davvero. Sono terrorizzato all'idea che un giorno mi renderò conto una volta per tutte di ciò che ci è successo, di come ti hanno strappata via da me in battito di ciglia. Ma, ripeto, nonostante tutto so che il tuo ricordo mi darà forza sempre, di continuare a fare ciò che tu hai interrotto. Mi hai reso ciò che sono, e nel bene e nel male, ti ringrazio infinite volte.

Ora, sono sul divano con la piccola Cloe a leggerle una favola, la nostra favola.

Io:"Ed ecco amore mio, com'è stata la storia d'amore tra la mamma e il papà." Dico, cercando di trattenere le lacrime.
C.P:"Puoi piangere, papà. Anche a me manca molto la mamma.." Dice la mia bambina, ma io non posso piangere davanti a lei, devo cercare di essere forte almeno per lei.

Pov's Olivia
Erano là sul divano, abbracciati, lui la guardava dormire e le accarezzava i capelli e nel frattempo mi pensava piangendo. Farò di tutto, da quassù, per rendergli la vita migliore. Lui è e resterà sempre l'amore della mia vita, anche adesso che non ci sono più.

Fine

Felici e contenti/SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora