Capitolo 7: Il mio primo amore

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Pov's Sweet Pea
Olivia era viva, la pallottola era passata miracolosamente tra cuore e polmoni senza danneggiare alcun organo. Non credo ai miracoli, ma forse da oggi inizierò a crederci. Oggi pomeriggio la dimetteranno dall'ospedale e dovrà stare a riposo per qualche giorno finché non recupererà le forze al 100% e noi dovremmo aiutarla a fare meno sforzi possibili. In questi giorni in cui è stata in ospedale mi è mancata un casino ma nonostante ciò ogni momento libero che avevo lo passavo in ospedale, le infermiere mi hanno pure cacciato una volta perché mi hanno beccato mentre entravo dalla finestra.

Pov's Olivia
Sono tornata a casa dall'ospedale e sono in camera, gli altri sono giù in salotto ma io volevo riposare un po'. Decido di prendere il mio vecchio diario e buttare giù qualcosa.

"Com’è iniziata non so spiegartelo, so solo che un giorno mi sono svegliata e ho pensato a te fino alla sera, tutta la notte e il giorno successivo. Ci siamo visti qualche giorno dopo e la tua bellezza mi ha lasciata senza fiato, i tuoi occhi avevano una luce nuova e nei nostri sguardi c’era qualcosa di diverso. Abbiamo litigato, perché i nostri sentimenti erano troppo evidenti per poterli negare ancora, tu pensavi che io giocassi come avevo fatto con gli altri, io ero troppo spaventata, perché tu non eri come gli altri e io con te non ero come con gli altri. Hai detto ‘quando guardo un film che mi piace non vorrei mai che finisse’, ti riferivi a noi e, per quanta paura avessi, neanche io volevo che finisse. Poi la mia pelle ha sfiorato la tua, una scossa mi ha percorso la schiena ed è arrivata dritta al mio cuore. Era un pomeriggio come tanti e tu mi abbracciavi, mi accarezzavi e io ho pensato che dovevo baciarti, se non lo avessi fatto quel giorno, girandomi piano verso di te, lo avrei rimpianto per sempre. Le tue labbra avevano il sapore della felicità.  Qualche giorno dopo hai detto ‘a volte penso che ti amo’ e io ho pianto, perché nessuno mi aveva mai amata e avevo ancora paura, perché io sono sempre stata il tipo scontroso, che non si lega a nessuno, che lascia prima di farsi male. Ma tu non ne hai voluto sapere niente, mi hai spinta ad amarti fin dal primo giorno. Mi hai insegnato ad amare e a provare tutte queste emozioni che ho sempre respinto. Amore, vuoi saperla una cosa?  Non ho più paura adesso. Ti amo perché mi hai salvata senza neanche accorgertene, perché quando ti avvicini e mi sussurri che sono bella, io riesco quasi a crederci, perché mi hai preso la mano quando tutti l’avevano lasciata, perché mi hai aspettata tutto questo tempo, perché quando facciamo l’amore e i nostri respiri si uniscono e i nostri corpi si intrecciano mi sembra di essere al posto giusto e non vorrei mai che finisse. Ti amo, perché le tue braccia sono l’unico posto in cui vorrei ritrovarmi a fine giornata, perché sei la prima persona che vorrei vedere appena sveglia la mattina. Ti amo perché mi hai vista truccata, struccata, vestita, nuda, malata, con gli occhi gonfi dal pianto, in pigiama, appena alzata e ti sono piaciuta in tutti i modi, con tutti i miei sbalzi d’umore e i difetti che non ho mai lasciato vedere a nessuno. Ti amo perché non t’importa dei miei errori e perché grazie a te io non faccio più gli stessi errori. Ti amo, perché ero alla ricerca della felicità da una vita intera e poi ho trovato te, che alla fine è la stessa cosa. Ti amo perché ormai non posso più farne a meno. Il tuo amore è la mia salvezza, tu sei la mia felicità."

Ovviamente, questo lungo testo era riferito alla persona che ormai era al centro dei miei pensieri, dei miei sogni, dei miei bisogni. Lui è il mio grande amore, il mio primo amore e lo sarà per tutta la vita.

Pov's Sweet Pea
Mentre gli altri erano nel salone, io uscii in giardino per prendere una boccata d'aria e pensare. A chi? Ad Olivia ovviamente. Quella ragazza, così spontanea, così solare, così se stessa, così forte e fragile allo stesso tempo, mi ha fottuto cuore, cervello e anima. Ogni frammento del mio corpo appartiene a lei. Quando penso al mio futuro, alla mia famiglia, io vedo lei. Vedo lei con in braccio la nostra bambina mentre la coccola e ci gioca, la bambina che sorride e che mi guarda con gli occhioni verdi della madre. La piccola la immagino con i miei capelli scuri, che cerca di camminare ma che puntualmente cade, ma non piange perché è forte come la madre. Poi la vedo quando sarà adolescente, con quei lunghi capelli corvini e lo sguardo fiero passeggiare per i corridoi della scuola con le amiche. Magari anche lei avrà un migliore amico come Fangs o Joaquin. Poi la vedo innamorata, con me che muoio di gelosia per la seconda donna della mia vita e Olivia che le da consigli ripensando a tutto ciò che è successo a noi. La vedo così, la mia famiglia, e l'unica persona con cui voglio averla, è Olivia. Se malauguratamente dovessimo lasciarci, io so che una parte di me apparterrà per sempre a Olivia Keller. Non so come finirà e se finirà la storia tra me e lei, ma sono sicuro che, se un giorno io dovessi incontrarla di nuovo, sarò ancora geloso di lei, anche se accanto avrò un'altra donna e lei avrà accanto un altro uomo, io so già che i miei occhi la guarderanno male se avrà un vestito troppo corto o troppo scollato.
Una volta, nella lettera che le avevo fatto trovare sul letto, le avevo scritto che se mai un giorno dovessero chiedermi cos'è l'amore io parlerò di lei, ed è vero. Forse la nostra storia è destinata a durare perché non è una storia d’amore. È una storia di pioggia e di sole, d’attesa e passione, d’amicizia e condivisione, di tempo e costruzione, di sintonia e incomprensione, di silenzi e rumore. Non è una storia d’amore.
È una storia. Con dentro l’amore.
O, forse, è amore. Con dentro una storia.

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