Capitolo 17: Ricominciare

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Sono tornata a casa ormai da un paio di settimane, ma nonostante abbia i miei amici affianco mi sento vuota. Il bambino che mi è stato portato via con la violenza è ancora vivo nei miei pensieri e non penso ci sia dolore peggiore.
Oggi andrò a farmi un tatuaggio. Per molti può significare semplicemente lo sfogo di una ragazzina, ma la parola tatuaggio significa "ferita aperta" e, per me, quel bambino è ancora una ferita aperta. Mi farò un tatuaggio dedicato a lui, dedicato a quello che saremmo potuti essere tutti e tre insieme. Vedo Cheryl e Archie, insieme al piccolo Jason e penso a quanto sarebbe stato bello poter crescere insieme al bambino che sarebbe arrivato. Saremmo stati noi tre insieme, saremmo diventati una famiglia e poi mi sarei sposata con l'uomo dei miei sogni. Ma non posso, o per lo meno, non posso per il momento. Non so se in futuro avrò un altro figlio, ma so che se dovessi averne altri li accudirei con tutto l'amore del mondo.
Io:"Io esco!" Annuncio ai presenti.
F.F:"Vengo con te Olly." Mi dice il mio migliore amico. Ormai mi accompagnano, a turno, ovunque. Non vogliono lasciarmi uscire da sola  per paura che mi possa succedere altro ed io gliene sono grata, ad ognuno di loro.
Sorrido a Fangs e annuisco, dopodiché usciamo di casa e ci dirigiamo dal tatuatore. Ultimamente io e Fangs abbiamo parlato poco e mi dispiace, sono successi talmente tanti casini che non ho avuto tempo di stare con il mio migliore amico.
Io:"Dopo ti va di andare da Pop's come i vecchi tempi?" Gli chiedo sorridendo.
F.F:"Certo che voglio!" Mi risponde con un sorriso che va da un orecchio ad un altro.
Una volta arrivati dal tatuatore, ci fa accomodare in una stanza abbastanza piccola, con un lettino e tutto l'occorrente. Il tatuaggio voglio farlo sul petto, dal lato del cuore, e sarà una donna che tiene in braccio un bambino. Mentre gli aghi mi disegnano sulla pelle stringo fortissimo la mano di Fangs, forse gli faccio anche male ma pazienza, lui mi sopporta sempre. Una volta finito il lavoro mi guardo allo specchio e devo dire che supera tutte le aspettative che mi ero fatta, è stupendo!
Gli altri ragazzi non sanno che me lo sono fatta, nemmeno Sweet Pea, infatti voglio proprio vedere la loro faccia quando lo vedranno. Dopo questo tatuaggio, io e Fangs abbiamo deciso di farne uno insieme, due tasselli dei puzzle che si incastrano perfettamente. Un po' come noi due che, da quando ci siamo conosciuti, non siamo mai stati lontani. Se l'anima gemella di una persona, oltre all'amore, è il proprio migliore amico, direi che lui è la mia. Ogni tanto mi fermo a pensare a come sarebbe stata la mia vita se non l'avessi mai conosciuto e raggiungo la conclusione che sicuramente sarebbe stata una palla. Insomma, parliamo sempre di Fangs Fogarty alias Danno Umano!
Ed infatti, come volevasi dimostrare, ha appena fatto cadere il carrellino con l'occorrente per tatuare, io a volte mi chiedo se è scemo per davvero o finge e basta.
F.F:"MI DISPIACE, GIURO. NON L'HO FATTO APPOSTA." Urla disperato Fogarty.
Tat.:"Non ti preoccupare, può succedere." Cerca di rassicurarlo il tatuatore, anche se, probabilmente, vorrebbe ucciderlo. Io, d'altro canto, non posso fare a meno di ridere. È sempre il solito Fangs.
Probabilmente quel povero tatuatore non ci vorrà vedere più ed apprenderà le nostre foto con scritto che non possiamo entrare, ma va bene cosi dato che ho riso talmente tanto che per qualche minuto mi sono dimenticata di tutto il resto.
Fangs, oltre a mio fratello, è la seconda persona senza il quale non potrei vivere. È come se in qualche modo fossimo obbligati a volerci bene sempre. È mio fratello. Non di quelli che senti 24h su 24h,non di quelli che ti riempiono di messaggi sdolcinati. Il mio è diverso. Quando non vivevamo insieme, non ci sentivamo sempre, capitavano giornate intere in cui non ci si scambiava neanche un messaggio, ma il rapporto non cambiava. Riprendeva sempre da dove lo avevamo lasciato. Abbiamo stili di vita simili e allo stesso tempo opposti. C'è sempre, mi sa consigliare, mi sa ascoltare, sa come comportarsi in qualsiasi situazione. Mi fa sentire protetta, mi ha fatto fare esperienze che non avrei immaginato di fare, mi dà un senso di sicurezza indescrivibile. Siamo dei duri, le cose sdolcinate non fanno per noi. Però quando ci diciamo qualcosa di carino, sappiamo che è qualcosa di sincero e con un valore. Non so se io per lui sia importante quanto lui lo è per me ma non m'importa. So di sicuro che mi vuole bene, so che mi aiuterebbe qualora ne avessi bisogno, che nonostante lui sia in giro a fare chissà cosa e chissà dove, sarebbe disposto a venire in mio soccorso, so che se non ci vediamo da tempo mi dice “Cazzo, ma non ti manco?! Stasera ci dobbiamo vedere non voglio sapere nulla” oppure “vabbé ma tu sparisci, non ti fai mai viva, devo sempre cercarti io” e quando fa così, quando percepisco quel tono arrabbiato, quasi deluso non posso fare altro che adorarlo sempre più. Per me sono piccole dimostrazioni. E subito cerco di fargli cambiare idea. Devo, per forza. Non deve pensare neanche per un minuto che io non tenga a lui. So che gli fa piacere stare in mia compagnia e il fatto che io faccia amicizia con i suoi amici. Era capace di non farmi sentire a disagio quando uscivo con loro e non c'erano altre figure femminili. Lui è diverso. È un pazzo, è unico, esplosivo, una bomba. Mi fa tornare il sorriso. Potrei dirgli di tutto. Ho piena fiducia in lui. Qualcuno ora potrebbe pensare che io lo descriva con gli occhi a “cuoricino” che sia, in realtà, innamorata. Ma non è così. Io credo nella nostra amicizia, credo in noi. Potrei parlare ore di lui, del nostro rapporto, potrei descriverlo completamente ma non renderò mai l'idea. Credetemi. Avrò sempre un bellissimo ricordo di lui.

Felici e contenti/SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora