Capitolo 10: Un cuore spezzato.. O forse due

534 23 0
                                    

Dopo aver buttato per terra l'anello di Sweet Pea decisi di andare da Pop's per rimettere in ordine i miei pensieri. Una volta arrivata ordinai un milkshake al cioccolato e cercai un tavolo libero che per fortuna era in punto abbastanza isolato. Cos'avrei dovuto fare ora? Non sono il tipo di persona che davanti ad una cosa del genere fa finta di niente e soprattutto non sono capace di fingere che vada tutto bene, non so nemmeno se li terranno in carcere, non so nulla ed in questo momento mi va bene cosi. Penso che la delusione sia peggio dell'arrabbiatura, perché quando deludi una persona perde automaticamente la fiducia in te, ed è quello che mi è successo con lui. Anzi, con loro. Non sono delusa dagli altri, alla fine loro non c'entrano nulla, ma Joaquin, Fangs e soprattutto Sweet Pea avrebbero dovuto parlarmene. Avrebbero dovuto dirlo a me, come a Toni e a Kevin, ma hanno preferito tenerci all'oscuro con la paura e la preoccupazione che un giorno questa storia potesse uscire fuori, come effettivamente è successo. Chissà quanto sarebbe andato avanti se Fangs non mi avesse detto nulla. Loro avrebbero continuato a smerciare roba e poi sarebbero tornati a casa felici e sorridenti, pronti a passare il resto della giornata con noi consapevoli del fatto che ci stavano prendendo per il culo. Non m'interessa se gli servivano soldi, a cosa gli servivano, nemmeno se era per il matrimonio, potevano cercarsi un lavoro legale invece che tornare a quando avevano 17 anni. A quei tempi erano ragazzini e dovevano mandare avanti la loro famiglia, potevo anche capirli, ma adesso no. Sono uomini, sono cresciuti, due sono persino laureati ma nonostante ciò continuano a comportarsi come degli adolescenti senza cervello. Droga, armi, gang, polizia e arresti pensavo di essermeli lasciati alle spalle quando sono andata via da Riverdale per andare a Miami, ma evidentemente, stando con Sweet Pea, me li porterò dietro per tutta la vita. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, forse è il momento di troncare definitivamente la nostra relazione e pensare un po' a me stessa, alla mia carriera di giornalista sportiva e alla mia vita futura. Magari mentre aspetto che lui cresca incontrerò qualcuno pronto a darmi ciò che voglio da lui, magari mi innamorerò di nuovo e con lui creerò una famiglia, avrò dei figli e mi sposerò e Sweet Pea sarà solo un lontano ricordo. O magari no, non posso dirlo se non inizio da qualche parte. Devo tornare a casa, con la speranza che lui sia lì, e lasciarlo. Devo farlo per il mio bene anche se ne sono tremendamente innamorata.
Dopo essere giunta a questa conclusione pagai il conto e mi diressi verso casa con le cuffiette nelle orecchie. Una volta arrivata ed entrata, vidi tutti seduti in salotto, compresi Joaquin e Sweet Pea, che ridevano e scherzavano come se non fosse mai successo nulla, il mio colpo di tosse però li fece zittire e tutti si girarono verso di me, ma prima che potessi dire qualsiasi cosa, parlo Sweet Pea.
S.P:"Finalmente ti sei degnata di tornare eh. Proprio una splendida futura moglie. Ah, a proposito, dev'esserti caduto questo." Disse, dandomi l'anello che avevo buttato precedentemente.
Io:"Eh si, mi è caduto fuori dalla stazione di polizia quando sono andata perché avevano arrestato il mio ragazzo per spaccio. Vuoi venderti anche questo e ricavarne qualcosa? Per me non c'è problema." Dissi con il suo stesso tono strafottente e sarcasmo tagliente.
S.P:"Sei rimasta la solita bambina del liceo, cresci un po'."
Io:"Io devo crescere? Io? Disse quello talmente maturo che, per guadagnare, preferisce spacciare piuttosto che cercarsi un lavoro. Sai che c'è? Forse è meglio chiuderla qua. Non siamo fatti per stare insieme." Dissi con tono duro e sguardo impassibile. Non mi scese nemmeno una lacrima, sembrava non me ne fregasse niente, ma se ci fosse stato completo silenzio avrei potuto sentire il mio cuore rompersi in mille pezzi. Così come il suo, perché lo conosco e so che questo gli ha fatto molto male, ma io non posso fargli da badante tutta la vita.
S.P:"Mi hai battuto sul tempo, stavo per lasciarti io." Disse con voce rotta e correndo in camera. Forse l'ho distrutto. Gli altri mi guardavano tutti, chi con sguardo di comprensione, chi con rimprovero e chi allibito. Non potevo reggere i loro sguardi perché sapevo benissimo che, di lì a poco, avrei iniziato a piangere anche io. Dicono che se quando una storia finisce soffrono entrambi, è perché non è finita, e probabilmente questo è il nostro caso. So che prima o poi ci rimetteremo insieme, ma lui deve crescere.

Pov's Sweet Pea
Mi ha distrutto. Quella ragazza, la ragazza che amo più della mia stessa vita, mi ha distrutto. So che quello che ho fatto è sbagliato, ma non avrei mai pensato che sarebbe arrivata al punto di lasciarmi. Le ho rovinato la vita già dai tempi del liceo, probabilmente se si fosse messa con un altro, anche con Fangs, le cose sarebbero andate meglio per lei, ma io sono uno sporco egoista e non riesco a vederla tra altre braccia. Viviamo insieme e dormiamo insieme e io spero vivamente che non mi cacci di casa o dalla camera, non sopporterei ulteriore dolore, non da parte sua. L'amore fa schifo, fa schifo perché ti fa toccare il cielo con un dito e l'attimo dopo sguazzi nel fango, fa schifo perché ti rende vulnerabile e di conseguenza attaccabile, ti distrugge con le parole e fa molto più male che con delle botte. Sono stato un idiota e non me lo perdonerò mai. Quando mi ha lasciato, posso giurare di aver sentito i nostri cuori spezzarsi all'unisono. So che sta soffrendo tanto quanto me e forse anche di più, ma io non posso far altro che accettare pa sua decisione e sperare che un giorno cambi idea. Nel frattempo, spero non mi sostituisca con nessuno, io non lo farei mai.
O sto con lei o sto bene anche da solo.

Felici e contenti/SequelDove le storie prendono vita. Scoprilo ora