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Lo sapevate che cercare una cosa equivale anche a non dimenticarsela? Pensateci, se voi cercate qualcosa non potreste mai dimenticarvene, proprio perché la state cercando. Quando una persona dice di dover cercare la sua anima gemella a volte viene interpretato come "non l'ho ancora trovata." Beh a volte però non è così. Cercare la propria persona equivale anche a non dimenticarsela, per nessuna ragione. Poi io credo anche che non si possa cercare la propria anima gemella se non l'hai ancora incontrata, perché lei arriva e basta. Soltanto quando quella persona si allontanerà voi dovrete cercarla, e non smettere mai. Pensatela, sognatela, amatela. C'è una cosa più difficile di cercare una persona però: avere il coraggio di trovarla. Dovrete avere fegato per trovare una persona, dirle tutto in faccia, senza paura né rimpianti. Tutto questo fa sempre paura, ma sapete una cosa? Non tiratevi mai indietro e continuate a cercare, ma soprattuto trovatela. Salve, il mio nome è Iris Dixon e quella che state per leggere è la mia storia, o meglio la storia di come trovai la parte migliore di me.

Mi svegliai sentendo il suono della mia sveglia. Erano le 7:30 e oggi sarebbe stato il mio primo giorno di scuola presso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Scesi al piano di sotto per fare colazione e dove trovai, come ogni mattina, i miei genitori. Mia madre, Reese, stava preparando le ultime cose per la mia partenza e mio padre, Eliot, stava cucinando la colazione. I miei genitori sono entrambi maghi e, come me, furono studenti di Hogwarts. Quando mi arrivò la lettera furono entusiasti e fecero molte scommesse su quale potesse essere la mia casa. Mia madre, Corvonero, è una donna molto precisa, calma e paziente, intelligente e curiosa, alta, occhi nocciola e capelli neri. Mio padre è totalmente il contrario. Fu un Grifondoro, non è per nulla paziente, molto impulsivo e coraggioso. Conquistò mia madre anche grazie al suo aspetto enigmatico, con occhi dorati e capelli neri, alto e con molte lentiggini sparse su tutto il corpo.

Beh io non sembro proprio loro figlia in effetti...

I miei occhi sono azzurri, tendenti al verde. Ho i capelli biondi, lisci e di media lunghezza. L'unica cosa che ho ereditato da uno di loro, cioè mio padre, sono le lentiggini, che si trovano solo sulla guance e sul naso. I miei genitori mi dicono molto spesso di essere bassa, ma io con i miei 155 cm di altezza mi definisco diversamente alta. Caratterialmente assomiglio molto a mio padre. Sono per nulla paziente e tendo ad essere molto impulsiva. Sono scaltra, un po' troppo orgogliosa e molto, molto furba. Mi definisco anche sfacciata e devo dire tutto ciò che penso, nel bene o nel male.

I miei genitori speravano finissi in Grifondoro, anche se non era proprio la casa che sentivo del tutto mia.

«sei emozionata per oggi?» Mi chiese mio padre appena mi sedetti a tavola per aspettare la colazione.

«abbastanza.» risposi con voce un po' tremante. Effettivamente non lo davo tanto a vedere, ma avevo una paura matta di partire.

«rilassati tesoro. Hogwarts è un posto magnifico e sono convinta che ti troverai molto bene, sia con i compagni di casata e non, che con gli insegnanti.» Mi rispose mia madre notando il nervoso che trapelava dalla mia voce.

«lo spero...» mormorai senza farmi sentire da nessuno.  

𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙢𝙖𝙞 𝙙𝙞 𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖𝙧𝙢𝙞-𝙂𝙚𝙤𝙧𝙜𝙚 𝙒𝙚𝙖𝙨𝙡𝙚𝙮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora