-18-

2.2K 102 33
                                    

«che lezioni abbiamo oggi?» Draco si sedette di fronte a me addentando un Muffin.

«Ma buongiorno Iris, come stai tesoro?» Dissi non avendo sentito un saluto da parte sua. Pansy ridacchiò e mormorò un «beh, ha ragione.» Verso il biondo.

«Buongiorno Iris, Pansy. » cominciò facendo poi un piccolo inchino. «ora che vi ho salutato, che lezioni abbiamo oggi?»

«se non sbaglio oggi dovrebbe esserci la prima lezione con la nuova professoressa di difesa contro le arti oscure, com'è che si chiama?» Dissi con noncuranza prendendo due biscotti.

«Dolores Umbridge. A me personalmente sembra una grande stronza, meglio non farsela nemica, vero Iris?» Mi disse Pansy incalzando la voce sulle ultime due parole. Ero solita discutere con i professori se qualcosa non mi andava bene. Non riesco a tenermi le cose dentro quando una cosa è politicamente scorretta. L'unica cosa che feci fu continuare a mangiare i biscotti e alzare le spalle per un attimo.

«come non detto...» disse Draco con un sorrisetto.

I due continuarono a parlare mentre io mi concentrai su quel confetto seduto al tavolo dei professori. Sarà difficile non litigare con una persona come quella. Era sfacciata, finta e tre giorni prima aveva interrotto il discorso di Silente alzandosi dal tavolo e incominciando a parlare di sé, ma chi si credeva di essere?

Si fece già l'ora di andare in classe e guarda caso la prima lezione della giornata era proprio la sua. Quando entrammo nell'aula notai tanti studenti Grifondoro e sapevo che di lì a poco Draco avrebbe detto qualcosa.

«non solo la lezione con la miss meringa, ma a rovinarmi la giornata ci si mettono pure i grifoni!» Sputò con disprezzo il mio migliore amico prima di dirigersi verso le prime file di banchi. Io e Pansy invece, ci sedemmo negli ultimi, già non eravamo solite sederci alle prime file, figurarsi con quella lezione.

Dopo poco tempo che tutti fummo seduti, una delle studentesse di Grifondoro, Parvati Patil, fece animare un uccellino di carta, che volò per tutta la sale sfuggendo alle mani di molti studenti nel tentativo di prenderlo. Tutta la classe stava ridendo e per la prima volta vidi soltanto degli studenti, non delle case avversarie. Il divertimento evaporò quando il bellissimo uccellino di carta venne bruciato. Tutta la classe si girò e con spiacevole sorpresa trovammo la Professoressa Umbridge.

«Buongiorno fanciulli.» Stampato sulla faccia aveva un sorriso che voleva sembrare in qualche modo rassicurante, ma era tutto fuorché quello. Camminò nel corridoio formato dai nostri banchi e poi cominciò a parlare.

«Giudizio unico per fattucchieri ordinari, più comunemente noti Come G.U.F.O. Studiate sodo e sarete premiati, mancate di farlo e le conseguenze possono essere severe.» Si mise davanti alla cattedra piena zeppa di libri e con un colpo di bacchetta fece fluttuare quest'ultimi fino a posarsi sui banchi di ognuno di noi.

«in passato l'insegnamento di questa materia è stato preoccupantemente discontinuo, ma vi farà piacere sapere che d'ora in avanti seguirete un corso ben strutturato ed approvato dal ministero della magia.» Concluse il confetto. Quando il libro si posò sul mio banco cominciai a sfogliarlo rendendomi conto di avere tra le mani un libro prevalentemente inutile. Alzai la mano aspettando di poter prendere la parola. La professoressa mi indicò e così facendo mi diede il consenso di poter intervenire.

«mi scusi ma questo libro non accenna a nessun incantesimo di difesa.» Dissi cercando di rimanere il più calma possibile.

«incantesimi?! Non riesco ad immaginare perché dovreste usare incantesimi nella mia classe.» Mi rispose il rospo rosa avvicinandosi a me. «voi apprenderete gli incantesimi di difesa in modo sicuro e privo di rischi.» Parlava come se stesse rimproverando dei bambini di cinque anni.

«mi scusi ancora professoressa Umbridge, ma fuori la scuola non chiederanno di risolvere un quiz a risposte multiple per attaccarci, lo faranno e basta. Noi abbiamo bisogno della pratica, sennò come faremo a difenderci?.» Dissi io alzando leggermente il tono della voce. Alcuni componenti della classe ridacchiarono ma furono immediatamente fulminati dallo sguardo gelido della professoressa.

«chi là fuori aggredirebbe ragazzini come siete voi?» Mi disse continuando a mantenere quel sorrisetto inquietante in volto. Avrei voluto prenderla a schiaffi. Stavo quasi per rispondere ma Harry mi precedette.

«non lo so, Lord Voldemort per esempio?» Il rospo si girò di scatto verso il Grifondoro e dopo un momento di confusione tornò ad utilizzare la stessa faccia e lo stesso tono di voce irritante dell'attimo prima.

«ora permettete che chiarisca. Vi è stato riferito che un certo mago oscuro sia tornato in circolazione. Questa è una bugia.» Disse scandendo per bene le parole dell'ultima frase.

«e come lo spiega l'omicidio di Cedric Diggory?» Tutta la classe si girò verso di me, ormai in piedi per aver perso la pazienza.

«Iris dice la verità, io l'ho affrontato!» Mi assecondò Harry.

«Adesso basta! Punizione per entrambi! Vi aspetto per la fine delle lezioni nel mio ufficio. Ora uscite immediatamente dalla mia classe!» Non me lo feci ripetere due volte. Presi la mia borsa e quasi scappai fuori dalla classe sbattendo la porta alle mie spalle.

Brutta racchia...

𝙣𝙤𝙣 𝙨𝙢𝙚𝙩𝙩𝙚𝙧𝙚 𝙢𝙖𝙞 𝙙𝙞 𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖𝙧𝙢𝙞-𝙂𝙚𝙤𝙧𝙜𝙚 𝙒𝙚𝙖𝙨𝙡𝙚𝙮Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora