Straziata osservo
il blu acceso lontano dai miei occhi
così irraggiungibile, freddo e florido
nascosto sotto di te, caro cobalto,
c'è prova della vera forma umana,
guazza a destra e a manca il mio cuore paonazzo
e stanco di essere rincorso da viaggiatori
ambiziosi e precari.
Sono un pesce lampo,
balzo ed elettrizzo me stessa e gli altri che mi circondano
con un morso solo avveleno gli estranei
e continuo ad osservare lontano,
in questo pallore
che sembra svanire nei miei occhiali appannati
dalle ultime gocce, lacrime di speranza
come il morso di quella medusa
che mi ha passato la scossa e
mi ha fatta tornare a galla
con questa mente sempre distratta da
questo profumo confuso di sale.