Faccio un girotondo sul tuo corpo nudo
e paonazza, sbianco, chiudo gli occhi
afferro il tuo petto
e mi stringo sul tuo ventre.
Mi guardi, distratto,
sogni te stesso altrove tranne che tra le mie braccia
e offuschi quel paradiso
dei due nostri corpi che ballano a ritmo
della tua musica e della felicità.
Mi hai abbracciata e coperto quei lividi così scuri
che hai pianto a vedere il primo sorriso del mattino
come il biscotto che abbiamo condiviso,
mentre osservavamo persi quel film americano.
Hai incrociato le dita con le mie e accarezzato i capelli
talmente tanto annodati,
da farci rifugiare speranze alate
e sogni di follie nude.