33|Noi... siamo ancora amici?

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Drake appoggiò gentilmente il corpo gelido di Shirley sul letto, generando un lieve fruscìo quando le furono messe un paio di coperte.
Era fredda, troppo fredda. Il respiro era lieve, il battito cardiaco troppo lento.
Sarebbe bastato un solo minuto in più in mezzo al gelo e la ragazza sarebbe morta, ma il destino aveva altri piani per lei e per chi l'aveva trovata.

Drake non credeva che trovarla in mezzo alla neve fosse stata una coincidenza.
Il legame tra due anime, per quanto esso sia debole, non potrà mai essere spezzato. Questa è la legge della natura e del vero amore, ma questo due ragazzini non potevano di certo comprenderlo.
Erano troppo giovani per una relazione seria. Troppo inesperti per fare i grandi e giocare a fare i fidanzati.

Le scostò una ciocca di capelli dal viso. Era incredibile quanto fosse cambiata in pochi mesi.
I lineamenti del viso erano cambiati leggermente, erano meno spigolosi e più umani.

Forse non era poi così cattiva come si era convinto per tutti quei mesi. No, probabilmente lo era ancora.

Tutti quando dormono, persino la persona più crudele del mondo, sembrano innocenti, ma è quando si svegliano che il mondo comincia a tremare.

Tre mesi. Tre mesi e ancora non era riuscito ad andare avanti e accettare quel che era successo.
Si era ripetuto ogni giorno che doveva esserci stato un errore, che lei non lo aveva fatto con cattiveria, ma ormai era inutile vivere con quella menzogna sulle spalle.
Così aveva perso le speranze... ma poi lei era ricomparsa.

Non sapeva se il Mondo lo stesse aiutando o semplicemente si stesse facendo beffe di lui.

"Perché proprio tu dovevi capitare nella mia vita?" si chiese sedendosi accanto a lei, pentendosene subito dopo. Lui non era mai stato in grado di odiare a morte qualcuno, nemmeno la sua assassina, quei pensieri non gli appartenevano.

Era la rabbia che parlava per lui, il rancore.
Brutta bestia la rabbia, ti intrappola nel suo vortice d'odio e vendetta e quando ne esci sei mutato in una persona completamente diversa. Non ti riconosci più, ti odi, e ti costringi a ritornare normale ma una volta che si assapora quel sentimento... non si torna più indietro. Se ne vuole sempre di più, sempre di più, sempre di più.
Finché non si viene consumati. E crolla il mondo. E crolli tu.

Sì, tu che pensavi di essere il migliore. Tu che pensavi di essere un santo. Tu che credevi di avere tutto sotto controllo.

Chiunque tu sia in questa vita non avrai mai il controllo, come Drake non avrà mai il controllo sulle sue emozioni per Shirley.

Come un torrente in piena scorrono ogni giorno attraverso le sue vene e arrivano al cuore, alla mente, ai polmoni, alla bocca. Lo animano, lo fanno sentire vivo... e poi? Poi si accorge di stare vivendo nell'illusione, nella speranza di ritornare nel passato. E smette di pensarci. E si rinchiude in una gabbia di rancore. E il ciclo si ripete. Giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese finché non crolla.

Ma Drake non potrà mai più crollare. E sapete perché? Perché l'ha ritrovata. Ha ritrovato la sua anima gemella e in quel momento era proprio davanti a lui, ed era pronto ad accettare la seconda possibilità che gli era stata concessa.

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«Dovresti bussare, lo sai? O almeno dimostrare un po' più di rispetto per la mia privacy»
«Suvvia, non sono stata così irruente, padrone»

Lidia camminò con passo felino verso l'enorme vetrata che sostituiva il muro e si sistemò accanto al Mezzosangue.

A quell'ora la sua armata si allenava di fronte alla Torre e lui poteva avere prova della forza dei suoi uomini. Centinaia di migliaia di uomini vestiti con una divisa viola se ne stavano accampati attorno al territorio della Torre ed eseguivano ciecamente gli ordini dei loro superiori.

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