Parties and memories - najwantos

CHAPTER THREE

"Maggie posso venire? Sei presentabile?" Mi dice Najwa. Dopo quel bacio dolcissimo abbiamo deciso di tornare dagli altri di sotto per non destare sospetto, ma prima di tutto dovevo sistemarmi il trucco che era colato a causa delle lacrime. "Vieni pure". Najwa entra in bagno e mi giro verso di lei, truccata alla perfezione, come se non fosse successo nulla. Mi sorride, io mi avvicino a lei e la bacio nuovamente. "Grazie" le sussurro. Mi da una pacca sul sedere invitandomi ad uscire. Torniamo dagli altri e appena vediamo Alba noto che cerca approvazione nel mio sguardo. Mi allontano da Najwa per raggiungerla e la abbraccio: "Avevi ragione, ci siamo baciate. Forse abbiamo chiarito Alba. Tutto merito tuo, grazie!". Noto felicità nel suo volto. "Allora questa sera non hai bisogno di nessun passaggio?" mi dice scherzando. "Alba non lo so, non voglio forzarla troppo, non so nemmeno se torna Teo. Penso avrò bisogno del passaggio se non ti dispiace." "Certo che ti porto a casa Rubia" mi risponde sorridendo. La festa finisce, io e Najwa ci siamo cercate con lo sguardo tutto il tempo ma siamo rimaste a distanza per evitare sospetti vari. Prima di andarmene vado a salutarla e ringraziarla come tutti gli altri partecipanti. La abbraccio e le do un bacio sulla guancia. "Grazie" le sussurro all'orecchio. Mi sorride e mi fa un occhiolino mentre esco dalla casa con Alba. Rientro in casa con un umore totalmente diverso da quello che avevo quando sono uscita. Sono felice, sono felice di aver chiarito e di avere una piccola possibilità con Najwa. Entro subito in doccia e inizio a canticchiare quando dopo un po' sento suonare il campanello. Mi metto l'accappatoio e vado a vedere chi è. Non credo ai miei occhi: Najwa. Le apro la porta e lei resta a bocca aperta vedendo qualche lembo della mia pelle uscire dall'accappatoio. "Posso entrare o disturbo?" Domanda perplessa. "Vieni pure, mi stavo facendo la doccia". Le sorrido maliziosa e la lascio entrare. Anche lei è appena uscita dalla doccia, si è messa una tuta da ginnastica comoda ed è bellissima anche così. "Vuoi qualcosa da bere?" Le domando per cortesia. Lei non risponde alla mia domanda e si siede nel divano: "Ti va se facciamo due chiacchiere?". Mi si gela il sangue, mi siedo nella poltrona a fianco al divano e la guardo: "Dimmi". Fa un respiro profondo ed inizia a parlare: "Prima di tutto volevo scusarmi per aver esagerato. Ho reagito male, non avrei mai dovuto darti quello schiaffo e non avrei mai dovuto allontanarti nella situazione critica che stavi vivendo. Ho 47 anni ma ancora non sono in grado di pensare agli altri. Sono sempre così egoista e non voglio. Insomma, sto cercando di dirti che mi importa di te, che voglio aiutarti e starti vicino come non ho fatto prima a causa della mia egocentricità. Ho bisogno del tuo aiuto per farlo." La guardo attenta alle sue parole: "Non preoccuparti Najwa. Non ti ho spiegato bene come erano andate le cose. Non potevi sapere che avessero abusato di me. A te erano venuti a dire solo quello che volevano, non potevi saperlo." Lei mi guarda contenta delle mie parole. "Maggie, sì...ecco...insomma...ti va di riprovarci?". La guardo negli occhi, non l'ho mai vista così imbarazzata. Lei, lei che è sempre così sicura di sé. Mi alzo e vado verso il bagno lasciando cadere l'accappatoio a metà strada, facendo in modo che lei mi vedesse. Sono in bagno, spero che lei abbia inteso e che mi stia raggiungendo. Mi giro ma non c'è dietro di me. Torno indietro affacciandomi e la vedo nel divano che mi guarda. "Maggie il mio era un discorso serio". Mi metto una felpa trovata lì sul mobile e mi siedo al suo fianco. "Najwa sì, certo che ci voglio riprovare. Altrimenti non sarei venuta a parlarti questa sera, non mi sarei tolta l'accappatoio davanti a te.". Mi siedo sulle sue gambe e la inizio a baciare. Lei sorride mentre mi bacia e poi si interrompe: "Non dovevi finire di lavarti? Ti va se ti do una mano?" Mi dice maliziosamente. Mi alzo levandomi la felpa, annuendo, ed entro in bagno. Questa volta non esita ad entrare e davanti ai miei occhi si toglie tutti i vestiti che indossava. Restiamo nude, l'una davanti all'altra.