13. Ospedale

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Era sabato sera.
Le mura dell'edificio puzzavano di disinfettante, si sentiva dalla sala d'attesa il rumore delle attrezzature mediche che suonavano, le infermiere andavano avanti e indietro da una stanza all'altra senza mai fermarsi.
Erano in ospedale.

Dopo il malessere di Lucy; Sting, Youkino e Rouge provarono a rianimarla senza risultati...
Così portarono la bionda in ospedale, ed erano lì da un po' di ore ormai nell'attesa che qualcuno venisse ad informarli sulla situazione.

C'erano anche Natsu, Gray e Erza ovviamente.
Dopo la telefonata di Sting, si precipitarono alla villa, provando anche loro a dare una mano, ma c'era poco da fare...

La situazione era alquanto drammatica: Sting tratteneva a stento le lacrime, a differenza di Youkino che non faceva altro che piangere; Rouge si torturava le mani visibilmente agitato; Gray ed Erza se ne stavano seduti all'apparenza tranquilli, ma sotto quelle maschere si nascondeva un'ansia mai provata prima ed infine Natsu.
Inutile dire che era il più agitato di tutti, faceva avanti e indietro per tutta la sala d'attesa senza riuscire a stare fermo 5 minuti.
Cosa che rendeva il tutto ancora più straziante.

- Natsu.. - lo chiamò Gray, stranamente per nome.

Il rosato si girò di scatto.

Il suo amico lo chiamava per nome solo quando era estremamente serio... Cosa rara per tutti e due.

- Andiamo a prendere una boccata d'aria... - si alzò in piedi appoggiando una mano sulla spalla di Natsu con fare affettivo.

Anche se non facevano altro che bisticciare, Natsu e Gray erano amici fin da piccoli e nel momento del bisogno c'erano l'uno per l'altro.

- No, se arrivassero i dottori? -

- Fidati di me... Quando Lucy riprenderà conoscenza avrà bisogno di tranquillità, e in queste condizioni non potresti neanche avvicinarti alla sua stanza. - dedusse il moro.

Il rosato lo guardava cercando di respingere quella proposta, non voleva allontanarsi neanche un attimo.
A farlo cedere fu Sting, che incuriosito dalla conversazione s'intromise:

- Stai tranquillo Natsu... Appena i dottori  ci diranno qualcosa verrò a chiamarti - sorrise malgrado le circostanze.

A quel punto si concesse di allontanarsi di poco, rassicurato dalle parole di Sting, quindi acconsentì e insieme a Gray uscì un momento dall'ospedale.

Fuori era notte.
Nel parcheggio c'erano poche macchine, probabilmente di dottori o parenti, che come loro, aspettavano di conoscere le condizioni di salute dei propri cari.

Ne Natsu ne Gray avevano ancora aperto bocca.
Entrambi erano agitati e temevano una imminente crisi di nervi da parte dell'altro.

Avevano solo un pensiero in testa: Lucy.

- Come va? - domandò Gray, dopo un po' di tempo.

- Come vuoi che vada... -

- Sei preoccupato...? -

- Chi non lo sarebbe...? Tu non lo sei? - chiese il rosato a sua volta.

- Ovvio che lo sono... Ma io non amo Lucy in quel modo... - puntualizzò.

Natsu alzò lo sguardo verso il suo amico, come se quelle parole lo avessero scottato.

Ma perché?
Non aveva detto nulla di male infondo...

Gray, Notando lo sguardo del suo amico, riprese a parlare.
- Io amo Lucy come se fosse mia sorella... Non riuscirei a pensarla diversamente... - precisò - Mentre tu la ami veramente... -

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