La mattina dopo, terminate le lezioni, mi avviai verso la casa di Mirko per poter pranzare assieme.
"Eccola qui, com'è andata oggi occhioni miei?", disse mentre mi sistemai.
"Ho il cervello fuso, ma nel complesso è andata bene", risposi mentre lo abbracciai forte.
Mentre mangiavamo ne approfittai per godermi gli ultimi momenti insieme a lui prima della partenza.
"Sei un po' in ansia?", mi chiese.
"Si, un po' si. Avere Luca vicino però mi tranquillizza in parte"
"Vedrai che andrà tutto bene, ne sono sicuro"
"Lo spero", dissi sparecchiando la tavola
"Per questa sera pensavo che potresti restare da me dopo cena, Lia è da Lillo e io sarei sola"
Mirko si alzò dalla sedia per avvicinarsi a me accanto al lavello.
"Ecco, a proposito di questo dovrei dirti una cosa"
Lo guardai come ad invitarlo ad andare avanti
"Ho un impegno questa sera, non credo di riuscire a venire" disse guardandosi le mani che si muovevano nervosamente l'una sull'altra.
"Come, in che senso? È la sera prima della mia partenza e lo avevamo deciso già qualche giorno fa"
"Lo so bene e vorrei davvero passare la serata con te, ma mi hanno incastrato con il lavoro purtroppo"
Rimasi amareggiata, sapevo che lo avrei ritrovato lì dopo tutto, ma quella sera la sua presenza sarebbe stata ancora più fondamentale del solito.
"Mi farò perdonare amore, te lo prometto.
Domani mattina ti accompagno in stazione"
"No, lascia stare. Partiamo presto e non è il caso, non ti devi preoccupare se è per lavoro"
"Sei sicura?"
Sospirai sedendomi sulla sedia in cucina
"Così credo"
"Ali, so che è un momento particolare per te e anche per noi"
"E allora se lo sai perché mi sfuggi via Mirko?"
chiesi con un velo di tristezza
"In che senso?", disse sorpreso
"Non negarlo, lo sai anche tu. Ultimamente sembra tutto molto forzato tra di noi, sembra quasi che tu non abbia piacere a stare con me"
"Ma cosa ti salta in mente? Alice, io darei la mia vita per te. Non scherzo. Non ho programmato io la vita di Rkomi e non è colpa mia se questa è piena di imprevisti!"
"Questo lo so bene, ma prima sembrava tutto più facile"
"Lo è anche adesso, solo che ci sono in mezzo delle complicazioni che non posso evitare. Ti chiedo solo un po' di sensibilità"
"Ma lo capisco bene, solo che non vorrei perderti in mezzo a tutto questo caos"
Lui si fermò in mezzo alla stanza
"Non dovresti dubitare di questo. Ti fidi o no di me?"
"Si certo che mi fido"
"Ti chiedo di farlo ancora di più, per favore"
Annuii senza aggiungere altro, non sarebbe servito poi a molto.
Passai il resto del tempo a chiedermi come sarebbe andata nei prossimi giorni la nostra relazione a distanza se già in presenza l'andazzo non era dei migliori.
Ebbi tutto il tempo a mia disposizione per pensarci a casa mia, senza Lia era tutto così silenzioso e fermo.
Troppo silenzioso.
Sentivo l'eco dei miei respiri farsi sempre più pesante e mi accorsi subito dopo che stavo piangendo.
Il timore di perdere tutto mi aveva lacerato e stava prendendo il sopravvento.
Arrivò subito sera e me ne accorsi solo accendendo la tv che trasmetteva il telegiornale delle 22.
Mirko non mi aveva neanche mandato un messaggio e io non stavo più capendo quale direzione avesse preso la nostra storia, se fosse arrivata al capolinea o se fosse ancora bloccata a qualche fermata per colpa di alcuni guasti.
Stare in casa mi soffocava, così decisi di uscire per fare una passeggiata notturna sperando potesse rinfrescarmi le idee.
A pochi isolati dal quartiere notai una macchina molto simile a quella di Mirko parcheggiata accanto ad un appartamento alto con la maggior parte delle finestre illuminate.
Mi sembrò di vedere due figure intente a discutere sull'uscio del portone e mi fermai per metterle a fuoco al meglio.
Notai una ragazza bionda con un vestito nero abbastanza attillato e delle scarpe basse scure e accanto a questa un ragazzo moro non tanto altro con dei jeans, una maglia bianca e una bandana al collo.
Era Mirko e la ragazza in questione era proprio lei: Sara.
Una visione davvero sorprendente oserei dire, alla faccia degli impegni lavorativi.
La ragazza rideva di gusto, mentre il moro stava finendo di fumare una sigaretta.
La spense per poi entrare e sparire dietro al portone seguendo la bionda.
In quel momento pensai alle sue parole
'ti chiedo di fidarti di me'
Pessimo.
Davvero pessimo.
Avevo il cuore spezzato, non sapevo che cosa fare in quel momento.
Tornai indietro, volevo tornare a casa mia il prima possibile.
Anzi, avrei voluto già essere a Genova senza di lui.
Provai a chiamare Luca, ma risultava irraggiungibile.
Di rovinare la serata a Lia non ci pensavo proprio, così decisi di starmene da sola per conto mio tra le strade di una Calvairate inghiottita dal buio.
"Che ci fai qui? Il principe azzurro ti ha lasciata a piedi?" disse una voce alle mie spalle.
Mi girai di poco e mi accorsi che si trattava del famoso ragazzo minacciato da Mirko
"Vattene via" dissi asciugandomi una lacrima velocemente
"Sei gentile"
"Ti devo ricordare cosa mi stavi per fare quella sera? Non meriti un briciolo di rispetto"
Il ragazzo sospirò per poi sedersi sul muretto vicino a me
"Hai ragione e ti chiedo scusa. Sono un coglione, ho esagerato e mi dispiace di averti coinvolta in una vecchia faida tra ex amici."
"Come vuoi. Per me è ok"
"Stai piangendo?"
"Sei perspicace"
"La finisci di essere così arrogante?"
"Senti. Io voglio stare da sola, ok? Non è serata. Anzi, non è momento o periodo in generale"
"Va bene. Non voglio disturbarti ancora, sappi solo che sono davvero dispiaciuto per quello che è successo. Chiunque ti abbia ridotto così non merita le tue attenzioni comunque"
"E chi se le meriterebbe? Tu?"
"Chi non ti riduce così, magari."
"Non so nemmeno come ti chiami"
"Edoardo"
"Ok Edoardo, io sono Alice. Ora posso essere lasciata da sola?"
"Come desideri. Stai attenta però, non rimanere fino a tardi in giro da sola"
"Potrei incontrare gente tipo te?"
"Peggio"
"Uh allora mi rinchiudo in casa da adesso"
Edoardo ridacchiò
"Non capisco se lo fai apposta o se sei proprio così tu"
"Ti lascio con il dubbio"
"È stato Mirko?"
Lo guardai stranita
"A farti piangere dico, è stato lui?"
"Non ti sfugge proprio niente"
Lui mi allungò un fazzoletto
"Non ti mangia, è un pacchetto di fazzoletti"
aggiunse il biondo.
Presi un fazzoletto e lo ringraziai
"Avremmo dovuto stare insieme questa sera, invece lui ha ben pensato di rivedere la sua ex ragazza"
"Ma chi? Sara?"
Annuii
"Bella storia. Più tossici di loro due insieme non so che coppia esista"
"Posso farti una domanda?"
"Si certo"
"Chi sei? Perché Mirko ti odia così tanto?"
Lui sorrise amaramente
"Diciamo che io e lui una volta eravamo grandi amici, ma proprio inseparabili. Prima che arrivassero in zona Mario e gli altri, io e lui eravamo il duo per eccellenza qui. Ci siamo messi in brutti giri, bruttissimi. Io sono finito in un paio di casini e ci ho trascinato anche lui, solo che Mirko è sempre stato più riflessivo.
Non accettò questo tipo di vita sregolato e improvvisamente si allontanò con quelli nuovi. Si fidanzò con Sara e scomparse dalla nostra compagnia. Diventò famoso e bhe, sai che quando iniziano a girare i soldi poi è finita.
Ha saldato un paio di debiti e con noi ha chiuso definitivamente. Non scorre buon sangue tra noi perché uno dei nostri era coinvolto nell'incidente di Sara"
"Quindi è per questo che ti tiene alla larga da me?"
"Si esatto. In realtà volevo davvero provocarlo e basta, non avevo intenzione di farti nulla. Non lo farei mai"
"Ah, questo mi rassicura"
dissi fingendo un tono meravigliato
Lui sorrise
"No davvero, sei completamente diversa da ogni tipo di ragazza di questo posto"
"Non so se prenderlo come un complimento"
"Sei la fidanzata di Rkomi, risponditi da sola"
"Ma che c'entra...io vorrei solo essere la fidanzata di Mirko"
"È sempre stato ambito se è questo che ti preoccupa"
"Così non mi stai aiutando"
"Perdonami, non so consolare le persone. Sto cercando di fare del mio meglio"
"Lo apprezzo" dissi sorridendo leggermente.
"Per quanto Sara sia un'arpia, posso scommettere che lui tornerà da te"
"Non so neanche perché si siano visti"
"Ah bhe, lei è una che non molla mai la presa"
"È fidanzata, con mio fratello per giunta"
"Intrighi amorosi, i miei preferiti. Pensi che le possa fregare qualcosa? Una volta fissata su una cosa non le frega più nulla"
"Edoardo"
"Dimmi"
"Potresti frequentare un corso di sensibilità in questi giorni?"
Lui scoppiò a ridere
Aveva una risata coinvolgente e in automatico mi ritrovai a seguirlo.
"Andrà tutto bene"
"Tu dici?"
"Non c'è paragone tra voi due, vinci a mani basse. Poi Mirko è sveglio"
"Lo spero"
"Bhe si è fatto tardi, per qualsiasi cosa tu urla il mio nome che arrivo" disse mettendosi la giacca.
Sorrisi e lo ringraziai.
"La delicatezza non è il tuo forte, ma mi hai fatta stare meglio. Ti ringrazio"
"Non c'è di che Alice" disse accarezzandomi il viso.
Rimasi ancora qualche minuto sul muretto.
Provai a vedere se fosse arrivato qualche messaggio da Mirko, ma zero.
Tornai a casa ormai esausta e crollai in un sonno profondo.
Da domani la mia vita avrebbe preso una piega differente, chissà se Mirko avrebbe continuato a farne parte oppure no.
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Mirko o Rkomi?
Fanfiction"Ripenso a quando sei entrata nella mia vita. Con quel tuo modo buffo di atteggiarti, quegli occhioni curiosi e la tua sbadataggine. Questa volta mi sento amato, mi sento completo, mi sento Mirko."