Capitolo 22

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"Mi scusi, potrebbe riferirmi almeno come sta il ragazzo della stanza 31? Sono qui da quasi un'ora e mezza e nessuno mi ha ancora detto niente", dissi spazientita al primo dottore che mi capitò davanti.
"Signorina, purtroppo non posso proprio riferirle niente. Sono sicura che le infermiere si stanno prendendo cura di lui, se fosse stato grave glielo avremmo comunicato. Scusi, ma lei è una parente?"
Sobbalzai a quella domanda, cercai di ignorare gli innumerevoli pensieri che si erano accumulati nelle ultime ore e risposi secca:
"Sono la sua compagna"
Lo bloccai nuovamente prima che potesse scomparire dietro quelle porte bianche pesanti
"La prego, mi dica solo se posso vederlo"
Sospirò sul momento, ma poi entrò nella stanza di Mirko uscendo subito dopo per poi chiamarmi con un rapido cenno delle testa
"Può entrare, ma solo per una decina di minuti. Il paziente ha un bisogno urgente di riposare"
Prima che potessi entrare mi bloccò afferrandomi delicatamente il braccio
"Ha avuto un crollo non indifferente a causa di ciò che ha assunto, ora sta decisamente meglio, ma la prego di non infierire sul suo stato. Sia clemente, ha bisogno solo di pace"
Annuii velocemente poi entrai.
Lo vidi coricato su un lato con gli occhi appena socchiusi, si alzò di poco appena mi notò per poi abbozzare debolmente un sorriso.
"Ciao", gli dissi salutandolo con la mano
"Ciao", rispose
"Avvicinati, non mi cibo ancora di persone", aggiunse
Sorrisi e timidamente lo raggiunsi
"È che ho paura di toccare qualcosa e farti male, sai che sono sbadata"
"Mi sei mancata"
Lo guardai con le lacrime agli occhi
"Ma che ti dice il cervello? Mi hai fatto preoccupare da morire", dissi poi portando la sua mano sulla guancia stringendola forte.
"Me lo sono meritato"
"Non dire sciocchezze. Tu meriti il meglio e appena ti rimetti in piedi ti garantisco che farò di tutto per vederti felice"
"A me basta saperti vicino a me", rispose guardandomi dritto negli occhi
I nostri sguardi si stavano sostenendo come la prima  volta, per un secondo mi sembrò di essere tornata indietro nel tempo.
Eravamo io e lui, solo noi e mi bastava.
Sentivo il cuore battere veloce, volevo riprendermi il tempo perso dietro a inutili sfuriate e scusarmi per ogni cosa.
"A cosa pensi?", mi chiese poi invitandomi a sedere accanto a lui
"A noi. Al fatto che mi mangerei le mani per riavere indietro ogni singolo minuto perso per via di tutte le scemenze che ci hanno allontanato"
Lui mi guardò per un attimo con un'aria quasi compassionevole ed era l'ultima cosa che avrei voluto ottenere da lui: compassione.
Mi pentii subito di aver parlato senza mediare prima il significato di ciò che avrei voluto capisse senza alcun malinteso.
Poi mi rispose con un filo di voce, come se temesse che qualcun altro potesse origliare.
"Non bisognerebbe mai sottovalutare il tempo, è davvero un bastardo. Può portarti via tutto senza preavviso, da un minuto con l'altro."
"Hai ragione, ma io non ho più intenzione di sprecarlo. Potrei sbagliare ancora, certo, non sono perfetta, ma sento che con te al mio fianco troverei il coraggio e la forza di affrontare qualsiasi cosa"
"La prossima settimana ci sposiamo", esordì appena conclusi il mio pensiero.
"In che senso?", chiesi intontita
"Nel senso che ci sposiamo. Cioè, se tu lo vuoi.
Tu lo vuoi?"
"Mirko, non scherzare, io sono seria"
"Lo sono anche io", disse alzandosi dal lettino
"Cosa stai facendo? Non ti affaticare"
Si mise in ginocchio davanti a me e in quell'attimo esatto sentii il cuore esplodermi in gola
"Alice Conforte, vuoi sposarmi?"
"Quello da dove lo hai tirato fuori?", chiesi indicando l'anello che teneva in mano
"Tu sei pazzo", aggiunsi incredula
"Appurato ormai da tempo che io sia pazzo di te, potresti rispondere alla mia domanda che non sento più il ginocchio? Per favore"
Sorrisi imbarazzata "Si, io, certo che lo voglio"
Mi si riempirono gli occhi di lacrime di gioia, mi sentivo leggera come una piuma e mi persi nel bacio che ci demmo.
"Ma aspetta, in che senso settimana prossima?", gli chiesi dopo essermi ripresa
"Quante domande che fai. Non avevamo mica detto che nessuno dei due avrebbe più perso tempo?"
"Si certo, ma come facciamo ad organizzare tutto in una settimana?"
"Non pensavo mi sottovalutassi così tanto, mi ritengo offeso", disse portandosi la mano al petto fingendosi addolorato
"Che cosa hai combinato?", dissi guardandolo di traverso
"Diciamo che potrei aver avuto in testa questa fantastica idea già da un po' e diciamo che potrei aver chiesto una mano a Mario e agli altri per organizzare. Solo che non avevo messo in conto di finire qui dentro, lieve incidente di percorso."
"Diciamo che hai una mente pianificatrice che mi spaventa e non poco"
Sorrise, "Quando mi dimetteranno dovremo occuparci delle pubblicazioni"
Ancora faticavo a realizzare tutto, era stato il gesto più romantico nel contesto meno adatto che avessi mai vissuto in prima persona eppure non avrei potuto chiedere di meglio.
Avrei coronato uno dei mie sogni nel cassetto: avere una famiglia tutta mia, vivere con la persona che amo costruendo progetti assieme.

"E pensare che tutto iniziò da un paio di scarpe", esordì Mirko al volante
"Pensa se non avessi deciso di accompagnare Lia al tuo concerto"
"Il destino ci avrebbe fatto incontrare lo stesso"
"Tu dici?", chiesi spostando lo sguardo su di lui
"Io dico. Ora devo solo trovare il modo di comunicarlo anche ai fan"
"Potresti invitarmi come guest ad un tuo live annunciandomi come la signorina Alice Conforte ergo mia moglie", dissi cercando di imitare il tono della sua voce imbarazzata sul palco.
"Io non parlo così e poi dovresti apprezzare questo lato sensibile di tuo marito", disse con fermezza.
"Guida va, che rischiamo di arrivare tardi in comune e trovare tutto chiuso"
"Mi mancava il tuo ottimismo"
Gli diedi un rapido bacio sulla guancia sorridendogli per poi rilassarmi sul sedile.
Ormai era fatta, a breve tutto sarebbe stato in regola per il matrimonio, a breve si sarebbe aperto un nuovo capitolo.

Ultimo capitolo!
Finisce così la storia tra il nostro Mirko e Alice 🙈
Dai, dopo tante pene se lo sono meritati un lieto fine degno di favola.
Vi aspetto nei commenti e vi mando un grosso bacio!
Grazie per avermi accompagnato in questo viaggio animando ogni singola parte del racconto ❤️

A.

Mirko o Rkomi?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora