Capitolo 5

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5
-Revolver-

All'interno del gruppo, era Lance colui che si occupava di ricaricare le armi e distribuirle ai compagni prima di ogni missione. Non che avesse qualche competenza particolare in materia, semplicemente si erano divisi i compiti, e lui sapeva svolgere il suo davvero bene.
Tuttavia, odiava quel momento: il momento nel quale doveva decidere a chi dare in mano cosa, perché da quello poteva dipendere la vita di ognuno di loro. Per qualche ragione, Lance era tremendamente bravo con le armi da fuoco, ed era strano in effetti, dato che non gli era capitato di maneggiarne qualcuna prima dell'epidemia, eccetto per qualche occasione. Suo fratello Luis si era trasferito in America e arruolato nell'esercito all'età di vent'anni, e si era sposato poco dopo. Quando tornava a casa, Lance era sempre emozionato nel vederlo in divisa e ogni tanto capitava che gli facesse provare una delle sue pistole. Mai avrebbe immaginato che quelle 'lezioni' gli sarebbero state utili, e adesso che aveva quel compito, sentiva un'enorme responsabilità sulle proprie spalle. Doveva decidere in modo razionale, c'erano chiaramente dei criteri attraverso i quali poteva capire le necessità di ognuno dei suoi compagni, e andavano rispettati se non voleva fare casini. Afferrò il borsone nero contenente le munizioni e le pistole: Un mitra, due auto-revolver e una Beretta mezza scarica. Il primo lo avevano recuperato in città, vicino ad un carro armato militare abbandonato sulla strada. Era scoppiato il panico e Keith ebbe la prontezza di afferrare l'arma e portarla via con sé, nonostante la fretta e la paura. Le due revolver, invece, avevano avuto la fortuna di trovarle in un'abitazione rimasta aperta, nella quale si erano rifugiati per qualche giorno. Infine, la Beretta apparteneva a Shiro, in quanto agente di polizia. Tirò tutto quanto fuori e poggiò le armi sul tavolo, osservandole bene. Si sedette e afferrò una rivoltella, con l'intenzione di ricaricare le munizioni.

"Ehi." La voce del corvino lo fece sussultare, ma non distolse lo sguardo dalla pistola. "È tutto pronto, gli altri ci aspettano sul retro."

Lance deglutì percependo la mano di Keith posarsi sulla sua spalla sinistra, la stessa mano che la notte prima l'aveva accarezzato per ore. Scosse la testa e prese un respiro profondo: non era il momento di pensare a quello. Raddrizzò il busto e afferrò la cartuccia alla sua destra.
"Ci sono quasi." deglutì.

"Hai già deciso?" Domandò stringendo leggermente la presa sulla sua spalla.

Il cubano scosse la testa lentamente, e lo scatto della cartuccia che veniva inserita, fu l'unico suono che riempì la stanza.
"Questo dovrebbe essere compito di Shiro." Sussurrò, quasi con un accenno di fastidio nel tono della voce.

"È stato lui a dirti di occupartene." Si chinò un po', il più grande, e lo guardò dritto negli occhi, facendo scorrere la mano fino all'altra spalla. "Vuol dire che ha fiducia in te, e pensa che tu sia perfettamente in grado di farlo."

Solo per poco, riuscì a reggere quello sguardo. Dovette distoglierlo per evitare che i ricordi della sera precendente venissero a galla. "Dove sono le mazze da baseball?"

Keith sollevò la schiena e non rispose verbalmente. Il castano sentì la mano dell'amico scivolare via dalla propria schiena, fino ad interrompere definitivamente il contatto. Tornò qualche secondo dopo per poggiare quei tanto odiati - e amati - bastoni sul tavolo, con i suoi soliti modi poco delicati.
"Farai la scelta giusta." Gli disse soltanto, allontanandosi verso la porta che dava sul retro dell'abitazione.

***

Guardò l'interno della casa per un ultima volta. Il pavimento sul quale avevano amputato il braccio a Shiro, e la poltrona sulla quale aveva baciato Keith. Era un suo grande difetto: affezionarsi in fretta, sia ai luoghi che alle persone. Fece un respiro profondo e afferrò il borsone prendendolo in spalla, prima di aprire la porta e raggiungere il gruppo. I ragazzi stavano tutti attorno all'auto, Allura e Pidge sistemavano le provviste nel bagagliaio, Hunk stava ancora dando un'occhiata al motore 'per sicurezza', e Keith e Shiro stavano in disparte a parlare fra loro di chissà cosa. Lance deglutì e quando i ragazzi sentirono il rumore della porta che veniva chiusa, tutta la loro attenzione fu rivolta al cubano. Trascinò il borsone a qualche metro dall'auto, mentre i suoi amici si mettevano in riga, pronti a ricevere la loro arma.

SURVIVORS - Klance Zombie!AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora