capitolo 76

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"Arthur,ciao! come va?" forse così facendo mi metterò in un bel pasticcio,ma è lui che mi serve adesso. Non posso soltanto obbedire agli ordini di CgC (Claudio geloso Conforti), un amico è quello che mi serve. "Alice,sto arrivando! tranquilla!" "oh,grazie a dio, necessitavo di un amico!" "arrivo,ci vediamo!" stacca il telefono ed io chiamo Cordelia,che non sa ancora nulla dell'incidente. "cordi,ciao!" "Alice nel paese delle meraviglie, allora sei viva!" si,sono viva per poco. Cordelia e la sua leggerezza ti portano ad amarla sin da subito. "si,ma per poco. Senti,dato che sono caduta,potresti portarmi il PC in ospedale? al san Gregoriano (nome inventato,ndr)" "oddio,stai bene? adesso passo per casa a prenderlo,stai tranquilla. O dio santo,perchè non mi hai avvisato subito? ma sei stupida?" "Cordelia,ti ricordo che la testa deve stare a riposo, dai stai tranquilla, sto bene. Ah e se puoi per favore porta i piccoli qui." "ed io che volevo spupazzarmeli un pò. Va be vorrà dire che zio Giacomo dovrà subirne la mancanza." "eh già, ZIO GIACOMO li tiene più tempo di me,però... vabbene. Portami i miei cuccioli,che mi sono mancati." "a dopo" passano esattamente quarantacinque minuti prima dell'arrivo della zietta ,si li ho cronometrati, ed il mio tempo viene impiegato tramite il tintinnio continuo dei kidult che da quasi un anno indosso al polso come unico ornamento, oltre all'anello,quel bellissimo anello. Si, proprio quello che il dottor Conforti ha infilato al mio dito, e quello che mi causa tanta nostalgia dei bei momenti. "mamma!" eccola qua. S'è degnata finalmente. "oooh, ma ti sei degnata! su su,fammi vedere queste bellezze!" è inutile,più passa tempo e più me ne innamoro. Non posso farci nulla, è completamente una cosa che sfugge al mio controllo. "paperina,vieni da mamma. " si, Bianca è paperina, quello è per quel mussino bello che si ritrova. "ti sono mancati tanto vero?" "sei ore senza di loro sono come trenta ore in una camera a gas." "senti Alice,devo parlarti di un argomento molto delicato..." "si,dimmi." "Non so se Arthur ti ha detto che ha intenzione di trasferirsi qui,definitivamente. Ha abbandonato la carriera da reporter da ormai cinque mesi, e ha già trovato un nuovo lavoro qui, da ingegnere. Per la sua laurea. Senti, hai presente chiamatemi Anna?" "certo,ma cosa centra?" "ricorderai sicuramente che Manilla ed il fratello decisero di adottare una bambina..." "si..?" "io ed Arthur vorremmo adottare Nur." proposte più bizzarre non potevano esistere. Non tanto il fatto che due fratelli abbiano un figlio, ma il fatto che Nur sia mia figlia. Io per lei sono sua mamma... Non posso lasciarla così. "dove sono le telecamere?" "no Alice, non è una candid camera,vorremmo seriamente adottarla." "ma COSì ALL'IMPROVVISO?" "Alice pensaci, hai già 2 figlie . Potremmo venire ad abitare vicino a voi, così la vedresti sempre. Perchè no?" beh,in effetti ha ragione. Cosa faccio adesso?

Odi Et Amo:l'allievaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora