indicazioni

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"alice,ti sta squillando il cellulare." sono completamente immersa nei miei pensieri , e l'unica cosa che mi permette di entrare a contatto con la realtà è quel fastidioso ticchettio del cellulare, maledetto. "allora,chi è?" "uh, guarda! è una foto della piccolina!" mi accorgo che il destinatario è anonimo, ma non ci faccio più di tanto caso. "chi lo manda?" c'è una didascalia evidenziata in nero sotto la foto. Fa abbastanza paura l'effetto.

<<Se non vuoi che le faccia del male, segui attentamente le mie indicazioni. non parlarne a nessuno>> 

respiro in modo affannato, tanto da credere di stare per morire. Mi calmo , prendo due respiri, e poi digito due parole,semplici ed indolori.

<< cosa vuoi?>> 

non risponde all'inizio, però poi dopo aver visualizzato , risponde. Fa male leggerlo, perché farei di tutto per loro due, ma non sapevo che separarmi da uno di loro sarebbe stata la soluzione. Non credevo avrebbe fatto così male, invece è doloroso come un coltello inflitto proprio nel cuore. Rovente, doloroso, e così terribile da potermi ammazzare. Credimi amore, non mi separerei mai da te, ma è necessario; per noi, per te, per la nostra piccolina.Vi amo follemente, così tanto da poter morire per voi. Perdonami amore mio. "ahm... è di Cordelia! perdonami però stasera non possiamo... Mi dispiace!" ha lo sguardo abbastanza deluso , e fargli del male è l'ultima cosa che vorrei. Mi arriva un'altra foto da quel maledetto numero; è una foto attuale. 

<< ti tengo d'occhio Alice.>>

era una foto di due isolati fa, ma credo sia a piedi dato che la foto è stata scattata da quel marciapiede. è proprio stupido. "Claudio perdonami possiamo fermarci qui? c'era un bar ed ho un bisogno urgente di usare la toilette." mi fissa, di sottecchi, e poi si decide. Non so neanche se c'è questo maledettissimo bar. "certo, ma cos'hai?" "nulla." scendo dalla macchina e poi mi incammino, mi giro e rigiro ma non vedo nessuno nelle vicinanze: dimmi,chi cazzo sei,stronzo?

Giacomo's POV

stare lontano dalla mia Silvia è una tortura, ma è necessario per noi. Dopo una cena insieme, una dichiarazione ed una notte di sesso, non si è fatta più sentire. Alice poco e niente... Praticamente è inutile, non risponde mai alle chiamate ed è raro che si faccia vedere in istituto dopo l'accaduto. Non che non mi dispiaccia, però insomma, resta sempre la mia superiore. Le voglio un bene incredibile e vederla in quel letto ha fatto male. L'unico lato positivo è che sono riuscito a tenere quelle due cucciole... Bianca cresce sempre di più e Nur è straordinariamente bella e sensibile. Secondo me è una figlia segreta di Alice, di sangue intendo. Dopo una doccia purificante, finalmente mi sento rigenerato. Di sofferenze ne ho avute, ma questa è quella che fa più male. Stare lontani dalla persona che si ama è davvero micidiale, potrebbe addirittura portarmi ad ammazzare. Silvia, sei il guaio più incredibile della mia vita. TOC TOC. Che palle! sono ancora in accappatoio, chi cavolo è adesso? "ciao! io, ecco..." è lei, il mio dolcissimo guaio. La mia piccola avvocatessa. " cosa ci fai q..." mi si avventa sulle labbra, e restiamo così per circa cinque minuti. "non è stata soltanto una notte di sesso Giacomo: io ti amo, più di me stessa." la guardo con gli occhi sognanti e poi addirittura mi do un piccolo schiaffetto per rendermi conto di quanto possa essere reale. "sono vera, e ti amo. Tantissimo." la bacio e poi in un secondo mi ritrovo nudo, su di lei, piccola come una formica. La mia piccola, la mia bambina, il mio amore. 

"ti amo anche io, follemente."

*****

ebbene si, cominciate ad abituarvi alla presenza di due piccoline. Ho scelto la piccola Bianca perché ho in serbo molte cose che rispecchieranno la nostra Alice. Fatemi sapere cosa ne pensate!

Odi Et Amo:l'allievaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora