un maledettissimo attimo

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bussano alla porta ed io,completamente con la testa tra le nuvole,dico avanti. Ho l'ansia a mille "è permesso?" è Giacomo,cazzo!"oh s-s-i!" "come va?" "bene,cognato!" "sul serio,come va?" "è una situazione molto pesante da sopportare Giacomo ... Molto." "Alice, sei fortunata ad essere mamma di quei splendidi 4 bambini,sul serio." "oh,sono l'unica mia certezza ultimamente." "ce la farete vedrai." "vai su,non preoccuparti. Ti dona molto il camice."lo saluto e poi esce,lasciandomi sprofondare nei pensieri. Però , i lati positivi del lavoro sono anche questi..

bussano alla porta,chi cavolo è adesso? "posso?" oh,è Antonio. "oh ,vieni vieni.Non eri già andato via?" "No,sono passato a trovare un'amico, anche se non era programmato." "oh,d'accordo...Perchè sei qui?" "mi andava di vederti e poi devo chiederti una cosa..." "oh,si dimmi." "ti va di prendere un drink dopo?" io, rincoglionita come non mai,accetto. Infondo,non sembra avere brutte intenzioni...

"allora,perchè hai scelto proprio medicina legale?"sapessi..."perchè non sopporto il dolore,e credo che l'unico modo in cui si può far trovare pace alle vittime sia la giustizia." "wow,è una scelta saggia. Ma tu sei una ragazza così dolce e sensibile...c'è qualcos'altro ." "ehm,ecco...SI. Io in quell'istituto ho trovato l'amore,il padre dei miei figli." "oh...Scusa non sapevo che..." "tranquillo!posso farti una domanda?" "certo!" "per chi sei venuto in istituto?" "per Claudio Conforti..." "e perchè?" "sono un amico di Arthur,uno fra i tanti. Sono venuto qui per te... Arthur....Arthur..." "ARTHUR COSA ANTONIO?" "Arthur soffre di una grave forma di depressione,per te Alice... ed adesso capisco perchè..." lo guardo con un espressione interrogativa e subito dopo lui si fa avanti e mi accarezza il viso "perchè sei incredibilmente speciale" mi alzo in fretta e vado verso il bagno del locale,dove resto per quindici minuti. Ad un certo punto,sento bussare costantemente alla porta. Con la voce ancora imbevuta dal pianto,apro. "A-Alice,scusami..." "no,per favore stai tranquillo... Arthur dov'è ora?" "A Milano,da me." "deve venire qui,ed adesso. Senza se e senza ma." mi guarda e poi annuisce, per poi lasciarmi di nuovo con la mia solitudine. Forse so cosa fare,ma mi serviranno molte cose... Anche se non materiali.

Claudio....Claudio,non so cosa farei per risparmiarti questo...Però adesso mi sento in dovere....Devo farlo,per lui,per me,per noi. Ma non so ancora cosa dirti...Per risparmiarti la mia dannazione farei di tutto...Ma tutto a quanto pare,non è necessario. "hai chiamato Arthur?" mette una mano sulla cassa del telefono,per poi sussurrare "sono ora a telefono Alice" "passamelo" "Arthur! vieni qui,ho qualcosa da dirti." "Alice,amore mio,come faccio a venire adesso se sono un depresso alcolizzato con il cuore infranto dall'amore?" "ce la farai! ti dico solo che devi venire qui." "sono in aeroporto." vai!il mio piano ha funzionato,lo sapevo! "SBRIGATI,OK?!" "a dopo amore mio." "E NON CHIAMARMI AMORE,NON FA PARTE DEL PIANO!" stacca la chiamata e poi comincio a parlare con Antonio,per avere più dettagli riguardo la sua situazione." in realtà quando l'ho conosciuto non era così, era molto solare e sorridente. Però poi, dopo l'attentato dove morirono la figlia e la moglie, lui cominciò ad essere serio e quando dormiva da me, pronunciava frasi nel sonno, tra cui il tuo nome. Alice era fottutamente maledetto, dalla maledizione dell'amore non ricambiato. E non sai cosa farei per rivederlo sorridente come era..." "ma... non sapevo fossero morte! Io ed Arthur non ci sentiamo da ormai dieci mesi... Da quando ho scoperto di essere incinta.." "hai dei figli?" "si, tre anzi cinque Marta,Andrea, Bianca , Charlotte e Nur." "wow! ci avete dato dentro!" "ma no! non sono tutti gemelli! vedi,è complicato. Nur era la bambina siriana affezionata ad Arthur che ha perso il padre ,ed io e Claudio abbiamo deciso di adottarla. Charlotte invece non è figlia di Claudio,almeno non di sangue... Mentre i restanti sono figli miei e di Claudio!" "oh...Wow!" "chissà perchè è la reazione che tutti hanno!" ridiamo insieme ed è un attimo...un maledettissimo attimo... che si scaraventa sulla mia bocca.

Odi Et Amo:l'allievaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora