Intro: At the dawn

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Le due ragazze si chiusero silenziosamente la porta alle spalle, risero sommessamente e si lanciarono a vicenda sguardi divertiti.

A pieni polmoni respirarono la fresca aria notturna, l'odore salmastro del mare si mescolava a quello leggero della terra, trasportato dalla lieve brezza che spirava dall'entroterra. Nonostante il sonno e i piedi doloranti, saltellarono con spensierata allegria attraverso gli stretti viottoli lastricati della piccola cittadina marittima in cui avevano deciso di soggiornare.

Entrambe avevano fretta: dovevano arrivare alla spiaggia prima che sorgesse il sole.
Si erano ripromesse di dormire qualche ora per alzarsi e andare in spiaggia a vedere l'alba.

A differenza di quanto pianificato, erano rimaste sveglie fino a mattina, incapaci di prendere sonno.

Avevano passato buona parte della nottata al fresco, stese su due piccoli lettini cigolanti sul terrazzo del loro appartamento, a liberare fiumi di parole che, forse, avevano tenuto svegli i vicini.

Tra sussurri e risate si erano scambiate sogni, speranze e dei piccoli "ma ti immagini se...", che le avevano fatte sorridere per tutto il tempo.

Come due adolescenti, avevano discusso di sette ragazzi irraggiungibili, i membri del loro gruppo preferito.

Avevano fantasticato su chi sarebbe stato il più adatto a loro, analizzando pregi e difetti di ognuno e, alla fine, entrambe avevano concluso che non li avrebbero mai incontrati.

Tra le risate di erano dette che, anche se una fortuna simile avesse dovuto colpirle, nel migliore dei casi non sarebbe stato altro che una grossa fregatura.

Come due stupide si erano innamorate di due persone che non sapevano nemmeno della loro esistenza e che non avrebbero mai incontrato.

Gli Idoli non si innamorano dei mortali.

La mitologia greca aveva insegnato loro che se, e quando, ciò accadeva, allora sarebbero state storie gravide di tormenti e maledizioni.

Meglio evitare.

Con una risata amara avevano abbandonato il discorso ed erano rientrate in casa per preparare la moka e avevano inavvertitamente svegliato Paolo, il loro temporaneo coinquilino in quella piccola cittadina della costa adriatica. Quasi si erano fatte sfuggire l'orario del loro appuntamento con l'alba, impegnate a bere quell'amarissimo caffè.

La sera precedente avevano annunciato a Paolo il loro desiderio di godersi lo spettacolo dell'alba sul mare, ma lui aveva rivolto loro uno sguardo severo dietro gli spessi occhiali: «Ma sapete almeno a che ora è?»

Le due si erano scambiate uno sguardo complice, avevano scosso la testa ed erano scoppiate a ridere insieme. Paolo aveva roteato gli occhi al cielo e con uno sbuffo aveva controllato per loro: il sole sarebbe sorto alle 06:13.

Ormai si erano fatte le 05:50.

Dall'appartamento alla spiaggia il tragitto era breve, appena pochi minuti. Avevano tutto il tempo di raggiungerla, ma il brivido di trepidazione che correva loro giù per la schiena aveva messo loro una fretta infantile.

Paolo le aveva precedute, alla ricerca di un bar in cui fare colazione, ma a quell'ora non ve ne era traccia.

Il ragazzo le stava già aspettando, seduto a gambe incrociate su uno scoglio con una sigaretta a penzoloni tra le dita e lo sguardo assonnato fisso sull'orizzonte che andava progressivamente schiarendosi. Il cupo blu della notte stava sfumando in un pallido azzurro solcato da baffi aranciati.

La fresca aria mattutina le fece rabbrividire. Percorsero a lunghi passi la battigia umida, ancora carica della frescura notturna, una delle due saltellava e, di tanto in tanto, si girava a controllare la scia di impronte che riusciva a lasciare dietro di sé.

I'll meet you - "I will" series Vol. 1 | K.Sj [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora