3: Breakfast

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Roma, 12 maggio 2021


Il rumore fastidioso della sveglia risuonava da un po' ai limiti della coscienza di Giorgia, lanciò una mano verso il comodino e tastoni la spense. In faccia aveva una mano di Aurora. Le diede un colpo e le diede uno scrollone deciso, la sua amica si lamentò e si girò dall'altro lato.

«Andiamo...» mormorò, seduta sul letto. Avevano dormito meno di cinque ore.

«Ma dobbiamo proprio?» il lamento dell'amica la fece girare verso di lei.

«Avevi promesso di venire con me a San Pietro!» la pungolò, quella si sedette sul letto e si passò le mani tra i capelli.

La lasciò lì e andò in bagno a sistemarsi, lavò il viso con cura e nascose le occhiaie sotto un leggero strato di correttore.

«Giò, ti prego... conosci ogni minima venatura di quel cazzo di travertino. Neanche il Bernini conosce così bene il Colonnato e, cazzo! Lo ha disegnato lui!» sbottò Aurora.

Si sporse oltre la porta della camera, la sua amica si stava infilando una felpa di tre taglie troppo grande direttamente sul pigiama.

«Poi davvero, che fretta hai? E' lì da cinquecento anni quel cazzo di colonnato, mica si teletrasporta in un'altra dimensione.» brontolò Aurora.

«Sì, ma poi se facciamo tardi è pieno di gente, e a me non piace visitare i posti quando c'è troppa gente. Lo sai. Come cazzo fai a uscire di casa conciata in quel modo?» aggrottò le sopracciglia, la sua amica si stava infilando i calzini.

Aurora alzò il capo, corrucciata. «Sono una turista. Mi vesto male come tutti i turisti.»

Giorgia scosse il capo e sospirò.


【----❤----】


Il silenzio ammantava piazza San Pietro, su cui la luce dorata del primo mattino proiettava un'atmosfera eterea. Il frontone della Basilica riluceva di una luce giallastra e sul selciato della piazza, sotto il gigantesco obelisco, a quell'ora c'erano solo lei, Aurora e i piccioni.

Giorgia chiuse gli occhi e inspirò profondamente la pace del luogo. Pace che venne rotta dalla voce petulante della sua amica.

«Lo sapevi che le colonne non hanno tutte lo stesso diametro?»

Aprì gli occhi con un sospiro.

«Bernini ha calcolato il diametro del fusto in modo che l'effetto prospettico le facesse percepire tutte della stessa dimensione. Genio.»

Le lanciò una breve occhiata infastidita: la sua amica aveva la tendenza a rovinare i suoi momenti di contemplazione con informazioni random.

«Sì, lo so, me lo dici ogni volta che veniamo qui.» si incamminò verso l'ingresso della Basilica, Aurora le trotterellava dietro e i loro passi risuonavano nel piazzale deserto.

«E lo sapevi che il termine 'Basilica', comunemente usato per le chiese cristiane, trova in realtà origine in una struttura pubblica di età repubblicana in cu-»

«Aurora! Ti prego! Me lo hai già detto. La pianti di fare la guida turistica? Sei in ferie!» sbottò, girandosi di scatto.

Era voluta andare a San Pietro all'alba per evitare proprio quel tipo di cose, ma a quanto pareva la sua migliore amica non era capace di stare zitta. Con uno sbuffò la afferrò per il polso, Aurora la guardava con una smorfia offesa. A lunghe falcate superò il portone della chiesa.

I'll meet you - "I will" series Vol. 1 | K.Sj [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora