~MACARENA'S POV~
Oggi è il giorno del funerale dei miei, inutile dire che mi sono svegliata di pessimo umore... sono davanti allo specchio e osservo la mia immagine riflessa, sono dimagrita di qualche chilo rispetto a quando sono entrata qui e la mia faccia è segnata da occhiaia e profonde, cavolo che orrore. Prendo dei trucchi che mi hanno dato le guardie e cerco di ricoprire le occhiaie per rendermi quantomeno decente. Non metto il mascara o nient'altro, sono sicura che scoppierò a piangere quindi è inutile, infine mi metto un vestito a maniche lunghe nero che mi ha portato mio fratello.Cerco di chiudere la cerniera ma non mi viene molto facile e quindi comincio a fare pose strane davanti allo specchio. E dai cazzo chiuditi!
MACARENA: Dai cazzo...
A bloccare il mio ennesimo tentativo fallito di chiudere il vestito è l'aprirsi della porta dalla quale vedo entrare Zulema. Perfetto, ci mancava solo lei per rendere questa giornata ancora più una merda. Ritorno a tentare di chiudere la cerniera ignorando la sua presenza, non ho voglia di parlare.
ZULEMA: Ma che cazzo fai Bionda?!
Ridacchia e si avvicina a me da dietro, è a pochi centimetri da me e i suoi occhi cercano i miei nello specchio, ma che vuole fare?! Mi afferra i capelli e li tiene sollevati con una mano per poi far scorrere l'altra mano giù per la mia schiena fino ad arrivare alla cerniera e a tirarla su. Non so perché ma al contatto con la sua mano bollente la mia pelle si è riempita di brividi, spero non se ne sia accorta. Lascia andare i miei capelli e si allontana di poco da me.
MACARENA: Grazie...
Alza il mento come a dire "prego", lei non è una di molte parole in effetti.
MACARENA: Dovevi dirmi qualcosa?
Si sposta i capelli dietro le orecchie e schiocca la lingua.
ZULEMA: Si, in effetti si.
Mi giro verso di lei spruzzandomi del profumo.
MACARENA: Beh, di che si tratta?
Si passa un dito sul labbro inferiore e sospira.
ZULEMA: Ricordati ciò che devi fare Bionda...
Capisco subito cosa intende e io tiro fuori dal reggiseno la busta facendogliela vedere. Annuisce capendo che manterrò la parola ed io rimetto la busta al suo posto.
ZULEMA: Ah e...
Prende un altro grosso respiro e abbassa lo sguardo a terra per qualche secondo.
ZULEMA: Cerca di non cadere a pezzi, ok Bionda?
Zulema che incoraggia qualcuno?! Ma si sente bene?! Ieri mi abbraccia e oggi mi incoraggia?! Cazzo se è strana questa donna. Punta di nuovo gli occhi dei miei, sono freddi e vuoti come al solito.
MACARENA: Non preoccuparti, non ci si può lasciare al dolore qui dentro, se lo fai sei morta.
Annuisce facendo una smorfia con le labbra.
ZULEMA: Vedo che stai imparando come si vive qui dentro Biondina.
Ridacchio e mi infilo gli stivali con il tacco.
MACARENA: O imparo o muoio, non ho molta scel...
Non faccio in tempo a finire la frase che inciampo in avanti perdendo l'equilibrio e trovandomi tra le sue braccia. Mi sorregge da sotto le ascelle e mi guarda confusa, so che non ama il contatto fisico e quindi mi stacco da lei immediatamente.
MACARENA: Scusa io non... non volevo caderti addosso.
Si sistema la canottiera che le era scesa un po' e riporta lo sguardo nel mio.
ZULEMA: Tranquilla Bionda, oggi sono di buon umore, per questa volta la scampi.
Sorrido e mi infilo anche l'altro stivale.
ZULEMA: Bene, volevo solo accertarmi che avresti mantenuto la parola.
MACARENA: La manterrò, ma tu dovrai mantenere la tua. Non sono messa molto bene con Annabelle e non ho i soldi per saldare i miei debiti.
ZULEMA: Tranquilla, non sei più sola.
Accenna un sorriso, ma non appena si rende conto di ciò che ha detto torna subito seria.
ZULEMA: Insomma sono una donna di parola, tu mantieni la tua parte di patto ed io manterrò la mia.
Tipico suo, appena si apre un po' torna subito a chiudersi a riccio.
MACARENA: Certo...
Fa irruzione nella stanza una guardia e manda via Zulema dicendo che non poteva stare qui, prima di uscire dalla stanza mi lascia un ultimo sguardo e poi se ne va.
GUARDIA: Ferreiro sarai scortata da tuo fratello fino al cimitero ma avrai tre macchine della polizia dietro di te, nessuna sciocchezza.
Annuisco e abbandono la stanza per avviarmi con le manette fino all'uscita del carcere dove trovo mio fratello ad aspettarmi.
Gli corro in contro e gli butto le braccia al collo per come posso, viste le manette.
MACARENA: Roman...
Comincio a piangere e sento lui fare lo stesso.
ROMAN: Calmati Maca, va tutto bene, va tutto bene.
Mi stringe forte a se ed io lo stringo forte a me, il suo profumo mi fa ricordare casa, i pranzi in famiglia e le cene di Natale.
MACARENA: Mi dispiace tanto, mi dispiace tanto...
Mi prende la testa tra le mani e mi guarda dritto negli occhi.
ROMAN: Non dirlo nemmeno per scherzo Macarena, non è colpa tua, dico davvero guardami!
Lo guardo.
ROMAN: Non è colpa tua, sono stata io chiaro?!
Sapevo che diceva così per non farmi stare ulteriormente male, ma sapervi anche che dentro di lui, almeno una piccola parte, gli stava urlando di allontanarsi da me il più possibile per riuscire ad uscirne vivo almeno lui. Annuisco lo stesso, non voglio portare avanti questa conversazione, voglio solo andare al cimitero e dire addio ai miei in modo dignitoso.
MACARENA: Allora... andiamo?
ROMAN: Andiamo.
Mi prende per mano e saliamo insieme sulla sua auto, non appena partiamo tre macchine della polizia si mettono ad inseguirci con le sirene accese, cazzo che bello, facciamo sapere a tutti che sono una detenuta!
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Ecco qua il secondo capitoloooo❤️❤️
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Tra amore ed odio.
FanfictionSi sa che non c'è notte senza giorno e non c'è bene senza male, proprio per questo non c'è Zulema senza Macarena. Le due capiranno che gli opposti si attraggono semplicemente perché senza il loro opposto non sono complete. Capiranno che per quanto s...