Capitolo 4

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~MACARENA'S POV~
Ed eccomi qui a varcare nuovamente la soglia del carcere postuma dell'ennesima perquisizione. Inutile dire che il mio umore sia sotto ai piedi, chi cazzo può essere felice dopo essere appena stato al funerale dei propri genitori?! Attraverso il corridoio che mi sembra più lungo del solito, voglio solo arrivare in cella e mettermi nel letto, sono stanca morta, di tutto.

Entro in cella e con gran piacere noto di essere sola, non voglio parlare assolutamente con nessuno. Mi tolgo le scarpe e mi metto sotto le lenzuola, voglio solo dormire e fare che questa giornata diventi solo un ricordo lontano. In men che non si dica cado in un sonno profondo lasciando che i problemi escano, anche se per poco, dalla mia testa.

~ZULEMA'S POV~
Entro nella mia cella e vedo la Bionda dormire sul suo letto, è già tornata? Ma non aveva 24 ore? Mi siedo sulla branda di Tere che sta proprio di fianco alla sua e mi metto ad osservarla, ha sempre avuto la faccia angelica, ma quando dorme sembra davvero un angioletto. Sorrido per il mio pensiero e avvicino la mia mano al suo viso, che cazzo mi prende? Perché voglio toccarla?

Prima di far sfiorare le mie dita sul suo viso ritraggo la mano, io non sono così cazzo. Non è affar mio se la sua vita è una merda. Con un balzo salgo sulla mia branda che sta sopra la sua e mi metto a leggere in attesa che si svegli, devo sapere se il nostro patto è andato o meno a buon fine.

Finalmente dopo circa un'ora la sento stiracchiarsi e allora balzo giù dal letto atterrando proprio davanti a lei che si mette a sedere spaventata.

MACARENA: Ma che cazzo fai?! Sei impazzita per caso?!

Ridacchio per averla fatta spaventare così tanto, che tonta cazzo...

ZULEMA: Ma tu quando dormi mangi noccioline?!

MACARENA: Eh?!

Scoppio a riderle in faccia per la sua espressione scioccata, crede che io so pazza probabilmente.

ZULEMA: Si, fai un costante verso, sembri un roditore "crrr, crrr".

Simulo il verso che fa provocandole una piccola risatina, finalmente ha riso cazzo. Torniamo entrambe serie e i risiedo sulla branda di Tere.

ZULEMA: Allora Bionda?! È filato tutto liscio?

Si sistema l'uniforme e si mette dritta davanti a me.

MACARENA: Come l'olio, ho consegnato al busta a quel tizio.

Si cazzo! Quella busta conteneva 3 milioni di euro, credo sia una buona cifra per lasciarmi in pace senza problemi.

ZULEMA: Brava Biondina!

Le pizzico una guancia come si farebbe ad una bambina di 5 anni e lei mi sposta la mano.

MACARENA: Ma che fai?! Sei strana in questi giorni!

Aveva ragione, ero strana. Ero strana e mi sentivo strana e questa sensazione non mi piaceva affatto, che cazzo mi stava succedendo? Tuttavia questo lei non lo doveva sapere.

ZULEMA: Nah, sono solo felice che tu non ti sia rimangiata la parola.

MACARENA: Come dici sempre tu: sono una donna di parola.

Cerca di imitare la mia voce fallendo miseramente. Vedo che si sta sforzando per non crollare, ma i suoi occhi non mi mentono.

ZULEMA: Beh... com'è andato il funerale...?

Sospira e si appoggia al cuscino con la schiena.

MACARENA: Beh, è un funerale... come vuoi che sia andato?

Già, domanda stupida.

ZULEMA: Vabbè lascia perdere Bionda, sappi solo che dato che hai mantenuto la tua parte di patto io manterrò la mia. Sei delle mie adesso.

Faccio per alzarmi ma la sua mano mi blocca il polso riportandomi seduta. Che cazzo vuole adesso?

MACARENA: Perchè il tizio mi ha detto "condoglianze Biondina?"

Oh cazzo, quando gli avevo detto di essere gentile con lei non intendevo così tanto.

ZULEMA: E io che cazzo ne so, gli avrai fatto tenerezza, non lo so.

Annuisce e molla la presa sul mio polso facendo sì che io potessi andarmene, cazzo che situazione, ma che mi succede?! Proprio mentre stavo uscendo dalla cella vado a sbattere contro Kabila, cazzo ma questa dev'essere sempre in mezzo si piedi?! Non so perché ma è proprio una persona che non mi va giù.

ZULEMA: Stai attenta cazzo!

Mi ignora ed entra in cella, non invidio la Bionda che dovrà darle retta per ore ed ore.

~MACARENA'S POV~
Non appena Zulema lascia la cella fa capolino la Riccia che si mette di fianco a me in silenzio, l'ultima volta sono stata una vera stronza con lei e mi dispiace tanto.

MACARENA: Hey Riccia...

Mi sorride dolcemente, dopotutto credo che possa capirmi...

RICCIA: Maca, stai bene?

Sospiro e stringo la mia mano nella sua.

MACARENA: Sono sicura che starò meglio, passerà no?

RICCIA: Passa sempre tutto, basta avere pazienza ed essere forti. Vieni qui.

Mi stringe tra le sue braccia, e proprio come ha sempre fatto il suo profumo mi calma.

MACARENA: Scusami per ieri, ero nervosa e scossa dalla notizia appena ricevuta, volevo stare sola e sparire da tutti, ma non ce l'avevo con te, davvero.

RICCIA: Lo so Maca, lo so.

Rimaniamo abbracciate un bel po' finché non suona l'allarme del carcere per avvisarci che è ora di andare alle docce per poi andare a dormire. La riccia mi prende per mano e usciamo insieme dalla cella per andare alle docce.

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Riccia sei come il prezzemolo, sei dappertutto ma ti odiano tutti🧚🏻🤮

Tra amore ed odio.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora