Capitolo 16

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~MACARENA'S POV~
Mi sveglio ancora assonnata, Dio ieri sera sono letteralmente crollata. Naturalmente non c'è traccia di Zulema al mio fianco, lei non è tipa da queste cose. È anche per questo che mi piace. Eh sì, mi piace, mi piace  cazzo. Non posso stare senza di lei, non riesco a non cercare il suo sguardo, a non sentire il suo calore su di me, a farmi fare sua... non riesco.  Lei è stata l'unica persona a non avermi trattata come una bambina indifesa, è stata l'unica persona a spronarmi a diventare forte rendendomi ciò che sono ora, una donna che non viene scalfita più da nulla. Non so se sia amore, forse è semplicemente un'ossessione, in ogni caso vorrei parlargliene. Anzi, devo farlo e lo farò subito.

Mi alzo dal letto e mi infilo qualche vestito a caso per poi raccogliere i capelli in una coda disordinata e avviarmi in cucina. Proprio come ieri vedo Saray intenta a fare colazione mentre guarda i cartoni animati in televisione, questa ragazza è folle, ma è davvero molto simpatica dopotutto.

MACARENA: Buongiorno.

Stacca per un secondo lo sguardo dalla tv e lo butta rapidamente su di me.

SARAY: Buongiorno Bionda, avete scopato per bene te e Zule?

Mi va di traverso la saliva facendomi tossire violentemente e le mie guance si tingono di un rosso acceso, ci ha sentire cazzo?!?

SARAY: Ne ero certa! Lo sapevo! Come scopa? Me lo sono sempre chiesta insomma i...

La interrompo subito, non voglio di certo parlare di come scopa Zulema di prima mattina, e per di più con la sua migliore amica!

MACARENA: Smettila Saray non dire fesserie!

Mi guardo in torno in cerca di lei, ma non la vedo. Saray comincia a sventolare un dito davanti a se indicando un punto indefinito.

SARAY: Sta fuori a fumare.

La ringrazio imbarazzata ed esco trovandola seduta in riva al mare con indosso solo una maglia larga e delle mutandine, Dio quanto è sexy. Butta fuori il fumo guardando dritta davanti a se ed io mi avvicino piano, lei sembra sentirmi.

ZULEMA: Vuoi dirmi anche questa volta che non sei venuta?

Ridacchio e mi siedo affianco a lei lasciando però una distanza di sicurezza, con lei non si sa mai.

MACARENA: No, questo no.

ZULEMA: Certo che no, tutti gli abitanti di sto fottuto paese possono confermare di averti sentita urlare.

Arrossisco di nuovo violentemente provocando le una sonora risata. Finalmente punta i suoi occhi nei miei tornando seria.

ZULEMA: Cosa c'è Bionda?

Devo farmi coraggio, devo dirglielo e basta.

MACARENA: Io... credo... si insomma... noi ... cosa siamo?

I suoi occhi diventano improvvisamente gelidi e il sorriso beffardo che aveva in volto svanisce in due secondi.

ZULEMA: Noi? Non esiste nessun noi, esiste solo un io e un te, e nemmeno messo vicino per di più.

I miei occhi si sgranano, le sue parole fanno male e non so nemmeno perché, non devo farmi vedere debole.

MACARENA: Ma io... noi due...

La sua voce si fa più dura così come il suo sguardo.

ZULEMA: Ancora con questo noi?! Non esiste nessun noi cazzo! Abbiamo scopato, fine della storia.

I miei occhi pungono, perché fa così male detto da lei?

ZULEM: Ci siamo divertite e basta, possiamo continuare a scopare quanto vuoi ma non mi parlare di un possibile "noi".

Non posso, non posso farmi umiliare così, non glielo permetterò. Mi alzo di scatto in preda alla rabbia, è solo una stronza del cazzo, la odio.

MACARENA: Si certo, non era nulla! Per te non è mai nulla, no?!

Si alza anche lei in piedi guardandomi annoiata, indifferente. Mi fa incazzare ancora di più quando fa così cazzo.

ZULEMA: Non ho voglia di sentir...

MACARENA: Tranquilla Zulema non mi sentirai più perché da oggi in poi non ti rivolgerò più la parola, fottiti.

ZULEMA: Vuol dire che ti dovrò imbavagliare quando scoperemo?

Alza le spalle guardandomi con aria da superiore, mi prende in giro?! Mi avvicino bruscamente a lei arrivando a pochi centimetri dal suo volto.

MACARENA: Forse non ti è chiaro che non ti devi avvicinare più a me, ti od...

Non faccio in tempo a finire la frase che un rumore di auto seguito da uno sparo ci fa sobbalzare ad entrambe. Finisco involontariamente nelle braccia di Zulema che in questo momento è un pezzo di legno, alzo lo sguardo nel suo, spaventato e spaesato, non si mette bene. Si stacca bruscamente da me e sembra andare nel panico più totale.

ZULEMA: Ci hanno trovate cazzo!

Comincia a correre verso casa ed io dietro di lei, ma si blocca a circa due metri vedendo Saray circondata da 5 agenti della polizia, l'hanno presa. Si blocca di colpo senza sapere cosa fare, dobbiamo andarcene o prenderanno anche noi.

MACARENA: Zulema! Andiamocene!

Rimane bloccata, lo sguardo sbarrato e perso.

MACARENA: Zulema, ci prenderanno!

Non si muove di un centimetro, guarda Saray che sta venendo ammanettata e picchiata da 5 agenti, non possiamo fare nulla per fermare tutto ciò, dobbiamo andarcene. Corro verso di lei e la afferro per un braccio trascinandola via ma lei si impunta a terra.

ZULEMA: Lasciami!!

Fa per correre verso la casa ma io la carico su una spalla, non può mandare tutto a puttane così, Saray se la caverà e in ogni caso noi non potremmo farci nulla.

Mi tira dei pugni sulla schiena e continua ad urlare di lasciarla andare, è totalmente fuori di se, di solito è sempre molto obbiettiva ma se si parla di Saray va fuori di testa. Corro via con lei in spalla per almeno 15 minuti, finché non trovo una casetta abbandonata e rovinata dai vandali, non sarà il massimo ma è tutto ciò che abbiamo. Entro con lei ancora in spalla, ora più calma, e la poso a terra.

MACARENA: Staremo qui finché non se ne vanno, non possiamo rischiare.

Si rannicchia con le ginocchia al petto e una lacrima le solca il volto, sta davvero piangendo? Sospiro e mi siedo accanto a lei per poi afferrare una sua mano nelle mie.

MACARENA: Se la caverà, andrà tutto bene, hai capito?

Stringe la mia mano e si appoggia al muro con la testa, non mi sarei mai aspettata una reazione simile da parte sua, mai.

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È andato tutto a puttane✨🧚🏼‍♀️

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