Tra amore ed odio.

Capitolo 17

~MACARENA'S POV~
Sono passate ore e io e Zulema siamo ancora qui in questa "casa" a nasconderci dalla polizia, lei sembra essersi ripresa infatti è tornata la stronza di sempre. Mi siedo di nuovo di fronte a lei che è intenta a smanettare su un telefono vecchio come il cucco.

ZULEMA: Ho chiamato uno dei miei contatti, domani mattina arriverà un elicottero che ci condurrà in Egitto, saremo più sicure li.

Annuisco stringendomi nelle spalle, fa freddo. Alza lo sguardo su di me e lo tiene puntano per molto tempo ma continuando a rimanere in silenzio, sono ancora arrabbiata con lei, non posso non esserlo, mi ha ferita.

ZULEMA: Mi sei piaciuta prima.

ZULEMA: Quando hai preso in mano la situazione intendo...

ZULEMA: Ci hai salvate entrambe, hai fatto la cosa giusta.

Alzo lo sguardo su di lei, pensa io l'abbia fatto per lei?

MACARENA: L'ho fatto per me, non voglio tornare in carcere con 10 anni in più a causa tua.

ZULEMA: Beh avresti potuta lasciarmi li.

Ha ragione, avrei potuto benissimo, senza problemi, ma non l'ho fatto. Perché? Non lo so.

MACARENA: Mi servi, tu hai i contatti ed io sono sola, se qualcosa va storto devo sapere di poter contare su qualcuno.

ZULEMA: Conti su di me?

MACARENA: Non ho detto questo.

ZULEMA: E cosa hai detto?

Cazzo, mi ha colta di sorpresa con questa domanda. Sbuffo annoiata e cerco di cambiare discorso, non ne voglio sapere nulla di lei e delle sue manovre psicologiche.

MACARENA: Basta Zulema, sono stufa dei tuoi sbalzi d'umore, ho fatto ciò che dovevo. Piuttosto, che faremo una volta in Egitto?

Sbuffa e si alza in piedi per poi accendersi una sigaretta.

ZULEMA: Bhe Bionda, prima di tutto dovremmo arrivare nella nostra casa, ne ho affiatata una, nulla di che eh. Dopodiché inizieremo la nostra vita da donne libere, che ne pensi?

Vita da libere? Intende insieme?

MACARENA: Intendi io e te? Insieme?

Ridacchia e fa uscire il fumo dalle sue labbra per poi mordersele.

ZULEMA: Che? Ti turba dover passare il tuo tempo con me?

Se mi turba?! Ma si sente quando parla? È ovvio che mi turba, questa donna mi ha rovinato la vita.

MACARENA: Ho aspettative più alte.

ZULEMA: Che intendi dire?

MACARENA: Intendo dire che tutto è meglio di passare del tempo con te, mi hai rovinato la vita Zulema.

Sbuffa e butta a terra la sigaretta spegnendola.

ZULEMA: Bene, se è così che stanno le cose allora puoi anche restare qui, non mi offendo mica, tranquilla.

Sputa fuori queste parole con cattiveria per poi sedersi lontana da me.

MACARENA: Non intendo dire questo.

ZULEMA: Ah no? E cosa intendi dire?! Mh?

Ridacchia in modo ironico, come sempre, per poi riprendere il suo discorso.

ZULEMA: Vuoi dirmi che rivuoi la tua famiglia perfetta che sembrava uscita da una pubblicità di dentifrici? Oppure che vorresti vivere in una villa su due piani con un marito e due figli? Perché in ognuno dei due casi non posso farci nulla.

Perché mi conosce così bene? Perché sa esattamente ciò che vorrei? E soprattutto perché mi deve sbattere in faccia il suo disprezzo verso i miei desideri?

MACARENA: Pensi di essere tanto diversa e speciale, ma non lo sei Zulema, non lo sei per niente.

ZULEMA: Vuoi davvero dirmi cosa sono Bionda?

MACARENA: Si Zulema, sei una merda, una schifosa, tutto ciò a cui ti avvicini muore, diventa brutto. Pensi di essere la più furba no? Con il tuo modo di fare del cazzo, tutto ti è dovuto eh? Scendi dal piedistallo cazzo, il mondo non sta ad aspettare te.

Si sposta rapidamente verso di me facendomi sbattere la schiena contro la parete fredda, il suo sguardo è talmente tagliente che riesco a sentirlo dentro.

ZULEMA: Non provare mai più a dirmi chi cazzo sono e cosa devo fare, hai capito?

Mi ringhia questo a pochi centimetri dal viso continuando a tenermi premuta contro la parete. Il mio sguardo ricade sulle sue labbra, sono così tese in questo momento, eppure rimangono sempre così belle. Lei sembra accorgersene perché interrompe bruscamente il contatto fisico per poi tornare a sedere lontana da me.

Ma a che cazzo penso? Devo smetterla di comportarmi da idiota, Zulema è tutto ciò che non devo volere, torna alla realtà cazzo.

ZULEMA: Cerca di dormire, domani mattina verranno a prenderci.

Annuisco silenziosamente e cerco di fare come mi dice, sono stanca.

~la mattina dopo~

ZULEMA: Svegliati Bionda, sono venuti a prenderci.

Mi stropiccio gli occhi e non appena li apro vedo la faccia sveglia di Zulema di fronte a me.

ZULEMA: Veloce cazzo!

MACARENA: Sono sveglia Dio Santo!

ZULEMA: Bene, non abbiamo tutto il giorno, muovi quel culo.

Si sposta da davanti a me e io mi alzo ancora assonnata, Dio che mal di schiena. Salgo sull'elicottero seguita da Zulema, Dio, non si sa quanto odio volare. Prendo posto e allaccio la cintura, l'ansia si fa spazio dentro di me e mi si forma un enorme groppo in gola. Zulema si siede accanto a me e si allaccia anche lei la cintura.

ZULEMA: Andrà tutto bene Bionda, stai tranquilla.

Zulema che mi rassicura? Questa è nuova!

MACARENA: Lo sapevo già.

ZULEMA: Riesco a sentire la tua paura da qui, cagasotto.

MACARENA: Cagasotto a me? Ma smettila.

ZULEMA: Proprio a te, rilassa quei muscoli cazzo.

Posa una sua mano sulla mia e subito s'irrigidisce. Alzo lo sguardo cercando il suo che però non mi concede, è visibilmente a disagio e fuori dal suo elemento, lo vedo. Sospiro e rilasso i muscoli, sentendo pian piano rilassare anche i suoi.

ZULEMA: Puoi dormire adesso, se vuoi.

Mi appoggio a lei facendomi inebriare dal suo profumo, Dio che buono, menta e tabacco.

MACARENA: Dormi anche tu.

Chiudo gli occhi e mi lascio andare lì, sulla sua spalla.

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Raga parto con il dire che mi dispiace veramente tantissimo per la lunga assenza, ho avuto un po' di problemi soprattutto causati dalla scuola e di conseguenza anche poco tempo. Ho passato un periodo abbastanza difficile e non me la sono sentita di continuare prima la storia. Spero che possiate capirmi e nulla, spero non abbiate perso interesse per la storia, cercherò di rimanere il più attiva possibile. Nel caso non vi ricordaste la storia potete sempre andarla a rileggere nel mio profilo, ciauu🥰❤️