Più positivo

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- riuscire a far cosa.

- a ricambiare tutto questo che tu stai facendo per me ecco...

- Andrès. Non devi fare niente. Io sono molto contento così. Tu mi rendi felice e questo mi basta.

Nel mentre gli parlo la sua testa è chinata in giù mentre guarda le mattonelle di quel vialetto.

- guardami negli occhi- gli alzo il capo con due dita sotto il mento.

Trattiene le lacrime.

- ora tranquillizzati.

- torniamo a casa e ne parliamo? Ti prego Martìn ne ho bisogno...

- andiamo, anche se avrei preferito fare un giro qui a Milano, andare a vedere il Duomo e il resto... Peró tu sei più importante, quindi andiamo

Ci prendiamo per mano e ritorniamo a piedi nella villa. A metà strada si ferma fermando anche me.

- sai che ti dico? Fanculo, sembro depresso. Andiamo a visitare il Duomo.

Che gli prende tutto così ad un tratto...

Mentre camminiamo prendo il cellulare per mettere il navigatore.

Andrès è intento a guardare i fiori e le piante verdi che ci sono nei cancelli delle ville.

Incontriamo un palo così le nostre mani incollate non ti staccano e sbattiamo contro trovandoci faccia a faccia.

Lo bacio perché è irresistibile. Stacca la mano dalla mia e mi prende il viso.

-ᴏᴅᴅɪᴏ ᴠɪ ᴘʀᴇɢᴏ ᴀsᴘᴇᴛᴛᴀᴛᴇ!

Sentiamo una voce in lontananza avvicinarsi.

- posso farvi una foto per un giornale? Vi prego siete troppo belli.

Ce lo chiede una ragazzina insieme ad un ragazzo, altrettanto gay. Bhe si so riconoscere l'orientamento delle persone guardandole negli occhi.

- ma certo!

Andrès dopo aver risposto mi guarda negli occhi e sorride.

Così ci da le indicazioni su come metterci e come fare la foto.

-Grazie infinite, siete davvero carini.- ci sfoggia un sorriso la ragazzina, le faccio un occhiolino.

- grazie a voi! Come si chiamerà il giornale?

- Milan Lgbt, lo trovate su google.

- va benissimo, grazie buonagiornata!

Così ce ne andiamo con un sorriso stampato in faccia. Sono abbastanza felice che non ci sia molta omofobia qui... Più o meno...

Dopo un'ora di camminata finalmente arriviamo in Duomo. Io l'avevo già visto quando abitavo qui, Andrès invece rimane sorpreso.

-Sai, non pensavo fosse così grande

- e come pensavi che fosse?

- piccolo come te

Mi prende per i fianchi e mi bacia.

- senti facciamo una cosa. Sposiamoci domani. Non me ne frega un cazzo, vestiti e cose così. Domani, scelgo solo il posto.

Fino alla FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora