È passato un anno.
Quella sera me ne scappai dall'Italia e tornai a casa distrutto. Non riuscii a dormire e il mio cuscino non era mai asciutto.
Da allora la mia vita è cambiata completamente.
Ho chiamato Esther si e no quattro volte... È una ragazza dolcissima, mi ha aiutato moltissimo ma non posso romperle le palle ogni giorno...
La mia casa è piena di alcolici si, ho iniziato a bere. Qualche volta fumo anche qualcosa di troppo e i miei occhi da essere azzurri sono rossi.
Ho lasciato il lavoro e il palazzo che dovevano costruire non si costruisce più, ho fermato tutto.
La mia vita fa schifo e molto.
Sono dimagrito tantissimo, la mia faccia è scheletrica e ormai indosso sempre gli stessi vestiti.
Non mi curo più come prima...
Non esco di casa da troppo, sono sempre stato qui, sul divano a bere e a piangere.
Bello no? Fantastico.
Bussano alla porta.
Controvoglia mi alzo e vado ad aprire. La mia camminata non è più la stessa e a stento mi reggo in piedi.
- ehy...
Mi abbraccia
È Alvaro...
Scoppio a piangere nel suo incavo della spalla.
- non doveva finire così... non doveva...
Dico con voce tremolante e la voce soffocata.
- Martìn, l'unica cosa che ti può consolare è che ora lui è il tuo angelo custode. Lui è qui sempre ad abbracciarti anche se non puoi vederlo...
Serro la bocca.
- posso entrare?
Lascio libera l'entrata e non appena sorpassa la porta nota tutte le bottiglie e erba... si, erba...
- Martìn... sai che non si passano così i lutti?
- senti non m'importa un cazzo di come si passano i lutti
- così metti solo in rischio la tua salute...
- Alvaro, se sei venuto qui per farmi la predica puoi benissimo andare via. Quella è la porta.
Si avvicina al tavolo
- ma questa... è erba, Martìn che stai facendo?!
- Alvaro vaffanculo vattene, è la mia schifosa vita, faccio quello che voglio
- no, io ti aiuterò
- non mi serve aiuto...- le ultime parole le dissi sottovoce
- per prima cosa questa va messa qui
Prende l'erba e me la butta nel cestino
- che cazzo fai? No sta fermo!
Andai nel cestino per riuscire a recuperarne un po' ma mi ferma.
- no.
Lo guardo negli occhi
- porca puttana pensavo gli gli occhi rossi fossero per il pianto!
Distolgo subito lo sguardo
- vediamo qui...
Va vicino al frigo e lo apre
Non appena lo vede gira la testa verso di me e sbarra gli occhi
- da quand è che non fai la spesa?
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Fino alla Fine
Romancequesta storia parla di due ragazzi Andrès e Martìn. Si conoscono e diventano molto amici, ma presto la loro non sarà più una semplice amicizia. -Per tutti i fan dei Berlermo questa storia fa per voi, in questa non ci sarà nessuna preparazione a ness...