Chi?

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Mi sveglio di colpo.

Ho occupato molte sedie, dovevo sdraiarmi un po' e alla fine mi sono addormentato...

Guardo l'orologio




Le 23:34...

Sono passate parecchie ore e nessuno è venuto a chiamarmi o cose così...

Mi siedo stropicciandomi gli occhi tenendo le mani sui miei occhi subito dopo. Decido di alzarmi e chiedere informazioni ma non vedo nessuno...

- c'è qualcuno?- grido non molto ad alta voce, qui vicino ci sono le camere dove riposano i pazienti...

- scusate?- nessuno. Vorrei scendere per chiedere al personale che sta giù ma ho paura che dopo che scendo potrebbero venire a chiamarmi...

Pensandoci però sono passate più di 4 ore. Che cazzo gli staranno facendo...

Nella mia testa iniziano a farsi pensieri brutti...

Così faccio un sospiro e con passo deciso mi dirigo verso la stanza dove si era diretto prima che ci dessimo l'ultimo sguardo.

Non c'è nemmeno l'uomo che mi aveva fermato e che mi aveva impedito di continuare a camminare con lui...

Così apro la porta lentamente













Andrès non c'è.


C'è un'infermiera che sta mettendo tutto a posto.

- mi scusi signore, lei non potrebbe stare qui

- mi scusi tanto, vorrei sapere se il signor De Fonollosa ha finito l'operazione

- De Fonollosa?- dice mentre si avvicina al registro dei pazienti operati

- si... nessuno è venuto a chiamarmi o almeno avvisarmi che sta bene

- mi scusi ma qui non leggo nessun De Fonollosa.

Rimango pietrificato

- legga meglio la prego...- la mia voce comincia tremare

- mi dica il nome

- A-Andrès... Andrès De Fonollosa...

-ᴀɴᴅʀᴇ̀s... ᴀɴᴅʀᴇ̀s... ᴀɴᴅʀᴇ̀s... Non leggo nessun Andrès mi spiace...

- è impossibile, è venuto qui qualche ora fa con il dottor. Leonardo...

- mi scusi tanto ma secondo me lei è venuto qui solo per farmi perdere tempo e raccontarmi cazzate. Lavoro qui da più di dieci anni, conosco tutto il personale e non abbiamo mai avuto un dottore chiamato Leonardo. Ora per favore se ne vada.

Cosa?

- come... come?! È ricciolino, bel fisico... ride spesso... Guardi- prendo il cellulare con le mani tremanti e lo faccio cadere. Mi abbasso di scatto per prenderlo e vado su instagram mostrandole le foto.

- vede? È lui.

-... mai visto...

A quelle parole la guardo negli occhi.

- L-la prego s-si concentri...- iniziano ad uscire lacrime senza fine dai miei occhi.

- mi scusi, io devo lavorare

Mi caccia fuori dalla stanza.

No.

No.

Mi tiro un pizzico sperando stia sognando ma non è così...

Fino alla FineDove le storie prendono vita. Scoprilo ora