Lottie's pov
"Liam è passato un mese. Un mese intero e nessuno sa nulla. Dobbiamo.." presi un grande respiro, mentre sentivo il mio volto bagnarsi a causa di una lacrima "dobbiamo accettare il fatto che Louis non c'è più. Non ha più senso cercarlo. Lui.." era così difficile far uscire le parole in quel momento "l-lui è in un posto migliore, gius-giusto?" cercai di singhiozzare.
Nella mia testa non passava altro che il ricordo della serata in cui Fizzy se n'era andata. Era successo lo stesso a Louis. Dovevo accettarlo.
Lui non ci sarebbe più stato a difendermi, non si sarebbe mai più preso tutte le colpe. Con Mark e con tutti gli altri. Non mi avrebbe più protetta come solo lui sapeva fare. Non mi avrebbe più abbracciata. Non mi avrebbe mai più detto quanto mi vuole bene. Quanto sono perfetta ai suoi occhi. Io non lo avrei più svegliato la mattina con una carezza. Non lo avrei più aiutato a rialzarsi.
Era caduto.
Per sempre.
E io non avrei più potuto fare niente per farlo tornare in piedi.Liam si avvicinò e asciugò una lacrima sul mio viso, per poi abbracciarmi e dirmi "lui è ancora qui, credimi. Louis è ancora tra noi. Lo troveremo presto, è una promessa."
"Liam dobbiamo essere realisti, Louis è con Fizzy ora. Ha fatto la sua stessa fine. E io non riuscirò mai a perdonarmi il fatto che non sia riuscita a salvere almeno lui. Io-"
Scoppiai a piangere sulla spalla del mio amico. Sentivo il suo fiato spezzato, anche lui stava cercando di trattenere le lacrime.
Anche lui sapeva che ormai era troppo tardi.Liam's pov
"Lottie ti prego. Credimi."
A ciò che stavo dicendo non credevo neanche io. Era praticamente impossibile che fosse ancora vivo. E la colpa era solo mia.
Il pensiero di aver perso il mio migliore amico a causa di una parola di troppo mi uccideva.
Non poter più ridere con lui. Far di tutto per renderlo felice, perché la mia felicità ormai dipendeva dalla sua. Non aver più nessuno che mi rubasse i vestiti. O che mi rubasse qualsiasi cosa avessi in casa. In particolar modo il mio latte e nesquik. Lui ne andava matto. Ne compravo sempre una confezione in più, perché sapevo lui avrebbe cercato quello prima di tutto. Non avrei più potuto abbracciarlo stretto. Non avrei più dovuto ricattarlo per fargli mangiare qualcosa. Non avrei dovuto più urlargli dietro per non farlo fumare nella mia cazzo di macchina. Stargli accanto nei momenti più difficili. Aiutarlo a superarli, sempre. Aiutarlo ad abbattere i suoi stessi muri. Ad essere finalmente sè stesso. Non avrei mai più potuto vedere l'espressione dolce con cui si addormentava sul mio divano. Il sorriso quando parlavamo dei ragazzi che gli piacevano.
Non avrei più potuto farlo sentire bene.
Tutto perché gli avevo detto fosse il problema.
"Sono un coglione Lottie. Ti prego perdonami."
A quel punto fui io ad aver bisogno di un abbraccio, mentre le lacrime iniziavano a rigare le mie guance.Il telefono della ragazza, però, suonò.
"È un numero sconosciuto, provo a rispondere" disse lei, schiarendosi la voce "Pronto?" continuò poi, andando nell'altra stanza.
Pregai che tornasse indietro con buone notizie, ovviamente riguardanti il fratello.
Dopo circa dieci minuti iniziò ad urlare.
"È VIVO."
Feci un sospiro di sollievo.
"Però è in ospedale" continuò lei.
La mia espressione era meno sollevata, ma sempre più tranquilla di prima.
"Mi hanno chiamato, dato che Mark Tomlinson, quello che dovrebbe essere il tutore di Lou, non è ancora andato a vederlo. È stato in coma da overdose per tutto questo tempo e dato che ora è sveglio, qualcuno deve andare a trovarlo. Io davvero sono sconvolta. Mi hanno detto che Mark è stato avvisato la notte in cui Louis è scomparso, ma lui se n'è fregato. Non mi ha neanche detto niente. Sono disgustata. Capisco che lui e Louis non si stiano simpatici, ma su cose serie come queste pensavo ragionasse in modo più maturo. Non so cosa dirti" la sua espressione era veramente mortificata. Mi dispiaceva che dovesse vivere con quello stronzo. Però ero anche abbastanza felice del fatto che Louis fosse vivo. Però non mi tornava una cosa.
"Per cosa hai detto che è stato ricoverato?" chiesi alla ragazza.
"Mi sembra abbiano detto coma da overdose, perché?"
"Perché ho capito cos'è successo." Ripensai alla sera in cui Zayn ci aveva lasciato della roba da provare e ci disse che era molto forte. Una quantità elevata avrebbe potuto ucciderci. Non ero convinto di lasciarlo in mano a Louis proprio per questo motivo, ma pensavo si sarebbe contenuto. Almeno lo speravo.
"Come cazzo si chiamava quella merda."
"Cosa Liam?" chiese Lottie non capendo di cosa stessi parlando.
"Il carfentanil che ci ha dato Zayn. È stato sicuro quello. Ci aveva detto di non esagerare, sono stato stupido io a fidarmi di Louis. Non avrei dovuto lasciarglielo. Ora però l'importante è che stia bene. Avviso subito Harry e Niall, anche loro sono preoccupati per lui."Harry's pov
Nell'ultimo mese erano successe un sacco di cose. Io e Niall eravamo diventati migliori amici, quasi come fratelli. Ormai ci vedevamo tutti i giorni grazie al lavoro al ristorante di suo padre. Lavorare con lui rendeva tutto più facile, quasi divertente. Ero molto felice del fatto che avessimo risolto io e lui, anche del fatto che il biondo avesse finalmente rivalutato Liam, con il quale era diventato grande amico.
Poi c'è stata la questione di Louis. Ormai avevamo tutti perso le speranze. Io avevo capito di provare qualcosa di più per lui. Non sapevo cosa, dato che lui probabilmente mi odiava. Ma stavo malissimo all'idea di perderlo, nonostante io non lo avessi mai realmente avuto.
Avevo confessato a Niall questa cosa, lui continuava a sostenere che fossi innamorato, ma io gli ripetevo che era impossibile. A momenti neanche lo conoscevo. Semplicemente mi stava simpatico e non volevo gli accadesse nulla. Era come se mi mancasse qualcosa da quando era sparito. Aspettavo solo sue notizie.
Ma in fondo sapevo che non sarebbero arrivate.Eravamo tutti un po' tristi per questa situazione. Liam non voleva perdere il suo migliore amico, così come Lottie non voleva perdere il fratello. Niall alla fine teneva ancora molto a Louis. E io, io semplicemente volevo che stesse bene. Non per qualcosa, ovviamente, solo perché non mi piaceva vedere la gente soffrire.
Stavo sistemando dei piatti al lavoro, mentre Niall puliva il pavimento, quando all'improvviso entrarono Liam e Lottie correndo.
"Louis" affannò Liam "Louis è vivo" riuscì a completare la frase.
Alzai gli occhi e ringraziai il cielo. Subito sentii come se mi si fosse levato un peso dallo stomaco.
"Dov'è? Come sta? Come avete avuto sue notizie?" chiese il biondo.
"Ehm..in ospedale, da quello che ho capito in condizioni stabili e mi ha chiamato l'infermiera che lo segue. Una certa Anna" spiegò Lottie velocemente.
"Come mai è in ospedale?" domandai allora io.
"Vedi Harry, Louis è un coglione e decide di drogarsi senza rispettare le dosi che gli vengono imposte. Ed è fortunato a trovarsi ancora in ospedale, perché se non l'hanno ucciso le droghe stai tranquillo che lo faccio io" mi rispose Liam.
"Quindi, l'ambulanza che abbiamo visto quella sera era per lui? E soprattutto come mai veniamo a scoprirlo solo ora?" chiese nuovamente il biondo, finendo di passare lo spazzolone in un punto ancora macchiato.
L'ambulanza. L'avevo completamente rimossa. Avrei preferito non ripensarci onestamente, ma ormai Niall aveva tirato fuori l'argomento.
"Non lo sappiamo con certezza, ma è molto probabile. Per rispondere all'altra domanda mi basta dirti Mark. L'ospedale aveva avvisato prima lui, ma dato che si tratta di Louis ha deciso di far finta di nulla e lasciarlo alla sua sorte. Tocca a noi stargli vicino in questo momento. Per questo stiamo andando in ospedale proprio adesso. Penso che dopo un mese così gli faccia solo piacere ricevere visite, magari riuscite anche a risolvere qualcosa voi due" disse quest'ultima frase rivolgendosi a me e il biondo, anche se Niall avrebbe anche potuto perdonarlo, ma non pensavo che con me si potesse raggiungere lo stesso risultato. Però decisi di tentare comunque.
Salimmo tutti e quattro in macchina e corremmo in ospedale.
"Buongiorno, stiamo cercando Louis Tomlinson" disse Liam ad una ragazza appena entrati.
La targhetta diceva Anna, quindi doveva essere l'infermiera che si stava prendendo cura di Louis.
Era molto giovane, aveva capelli neri tagliati fino alle spalle, sulle quali cadevano mossi. Ovviamente non con la stessa delicatezza con cui lo facevano i miei, ma comunque erano ben messi. Nel complesso era una bella ragazza.
"Oh certo, seguitemi" rispose lei facendoci strada "è qui dentro" prosegui poi.
Liam la ringraziò e si fece coraggio per varcare la porta.
"Ehy Loueh..."
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It is what it is
FanfictionCosa succede quando in una società malata e ricca di pregiudizi due ragazzi, Louis Tomlinson e Harry Styles, si innamorano? Quando il blu incontra il verde non si può fare molto, se non stare lì ad ammirare. (STORIA IN AGGIORNAMENTO)