10.

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6.30am.

Mi svegliai ben un'ora prima della mia sveglia, non so per quale motivo, so solamente che voltandomi verso sinistra mi ritrovai a pochi centimetri il viso di Liam; lo osservai come si fa con un dipinto, nei minimi dettagli, era davvero bello.

Ricordai poi la frase che mi aveva detto prima di addormentarsi "hai degli occhi magnifici"  alla quale non ebbi il coraggio di rispondere e mi si aprì sulle labbra un ampio sorriso.

"Buongiorno Liam"  sussurrai cercando in realtà di non svegliarlo, sembrava dormire così bene.

Mi alzai piano dal letto e andai in bagno a lavarmi i denti, sciacquarmi il viso e aggiustarmi i capelli, poi oltrepassai la camera da letto silenziosa e mi diressi in cucina; decisi, oltre al caffè, di preparare qualche frittella per entrambi visto che avevo un po' di tempo in più e avevo ancora dello sciroppo d'acero nel frigo.

In circa 15 minuti ebbi riempito due tazze di caffè ed un piatto con una ventina di frittelle che depositai su di un vassoio assieme a due forchette da dolci.

Portai il tutto in camera cercando di non fare disastri e mi avvicinai al letto.

"Liam?"  mormorai ottenendo soltanto un rantolo da parte sua "Liaam?"  ripetei vedendo i suoi occhi nocciola aprirsi a poco a poco.

"Ehy, buongiorno"  accennò un sorriso mettendosi seduto sul letto "ma che ore sono?"  domandò stropicciandosi il viso.

"Quasi le 7, so che è presto, ma mi sono svegliata alle 6.30 e ho deciso di prepare la colazione ad entrambi"  spiegai poggiando il vassoio verso il fondo del letto.

"Oh, che carina"  incrociò le gambe spostandosi leggermente per farmi più spazio "saranno ottime!"  mise il vassoio vicino alle nostre gambe.

"Scopriamolo"  ridacchiai afferrando con una mano una frittella e addentandola.

"Che animale sei?!"  rise di gusto copiando le mie azioni.

"Della tua stessa specie mio caro"  finimmo la frittella in qualche morso e poi alzammo le tazze di caffè come fossero calici "un brindisi?"

"Alla nostra conoscenza"  alzò la tazza avvicinandola alla mia.

"E..ai miei occhi magnifici"  gli feci l'occhiolino facendo scontrare delicatamente le tazze prendendo poi qualche sorso di caffè e lasciandolo attonito con la sua a mezz'aria.

"Ehm.."  abbassò lo sguardo imbarazzato.

"Non fare così"  sollevai lentamente con due dita il suo mento facendo combaciare i nostri sguardi, distendendo poi la mano sulla sua guancia "è bello sapere che lo pensi"  cercai di tranquillizzarlo.

"Lo penso eccome..e sono felice di averti incontrata"  sollevò una mano e la sovrappose sulla mia.

"Anche io ne sono davvero felice"  feci scivolare dolcemente la mia mano dalla sua guancia mantenendo il mio sguardo intrecciato col suo.

Finimmo le frittelle ed il caffè e uscimmo finalmente dal letto, erano già le 8:15.

Andai a lavarmi nuovamente i denti, mi truccai come sempre e mi pettinai i capelli rendendoli nuovamente lisci ed ordinati poi lasciai il bagno libero per Liam.

Indossai dei collant sottili neri, un paio di shorts dello stesso colore, una canotta bianca con tante piccole borchie, un giacchetto di pelle nera lasciando per una volta la felpa nell'armadio, delle scarpe molto maschili di vernice nera, e mi ricordai poi della montagna di roba da lavare che avevo nel bagno così non appena Liam ne uscì corsi a buttare più roba possibile nella lavatrice.

Presi la borsa, il telefono e uscimmo di casa e, come al solito, mi accesi la mia sigaretta mattutina assaporandone ogni tiro.

Arrivammo puntuali alle 9 al Dynamo grazie alla macchina di Liam, sennò saremmo sicuramente arrivati in ritardo, ci levammo io il giacchetto e lui il cardigan e ci infilammo il grembiule nero per iniziare il nostro turno.

Durante l'arco della mattinata ci trovammo molto indaffarati tra tavoli e clienti e sono grata ora ci sia anche lui ad aiutarmi perché probabilmente da sola mi sarei strappata i capelli in una situazione del genere.

Alle 16 uscimmo da lavoro e mi invitò da lui per ricambiare il favore, così dopo circa un quarto d'ora fummo a casa sua, una casa non molto grande ma davvero gradevole.

Mi fece accomodare su di un comodo divano nero in ecopelle di fronte ad un plasma di medie dimensioni.

"Ti va qualcosa?" mi domandò dalla cucina che si trovava dietro ad una grande porta scorrevole.

"Hai una birra?" mi voltai verso la sua figura in lontananzavedendolo annuire e venir poi verso di me con due birre tra le mani.

"Molte grazie" feci un cenno col capo afferrando la birra ghiacciata prendendone subito un sorso "ci voleva!" esclamai estasiata provocando la risata del ragazzo mentre si sedeva accanto a me sul divano a tre posti.

"Sei pronto per stasera?" domandai con un velo di malizia.

"Non proprio" ridacchió "mi dovrai aiutare a scegliere qualcosa da mettere" mi avvisò.

"Oh e tu dovrai aiutare me!" gli diedi una leggere pacca sulla spalla per riprendere poi a sorseggiare la birra.

"Ci divertiremo come pazzi, Liam".

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Ho scritto una one shot che potete trovare nel mio profilo, se vi va dateci un'occhiata :)

C'mon babe || LiamPayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora