🌺🌸 Eyes can tell a story 🌺🌸vkook Omegaverse (Traduzione)

Chapter 15: why?

Taehyung POV

"Tae noi-"

"Lo avete fatto per la mia sicurezza lo so , ma fa ancora male. Nessuna dose di razionalità può cambiare la sensazione che ho provato"

"Lo so, mi dis-"

"Perché hai detto alla nonna di non dire nulla quando ho perso i miei ricordi? Potevi almeno lasciarmi con il pensiero che non mi avessi abbandonato"

"Pensai che fosse meglio in questo modo dato che credemmo di non poterti vedere più. Non lo sapevo Tae, non volevo che venissi legato all'infelicità qui. Trovo le regole del branco ridicole e preferirei morire piuttosto che vederti sposato con un vecchio porco in questo branco" disse mia madre con rabbia.

"Lo capisco, solo che fa male. Volevo così tanto una madre e un padre quando ero piccolo al punto che divenni geloso degli altri bambini"

"Mi dispiace Tae. Non avrei mai voluto ferirti, te lo giuro"

"Lo so, non sono più arrabbiato. Sono contento che tu sia viva"

La guardia negli occhi e vidi la felicità assoluta.

Lei si alzò dalla sedia e mi strinse in un abbraccio. Dio, perché è così forte?

"M-Mi stai f-facendo un po' m-male"

"Oops scusa"

"Perché sei così forte?"

"Sono una guerriera Beta dominante. Sono stata addestrata per essere forte Tae"

"Oh"

Iniziammo a parlare di altro finché Jungkook non entrò nella stanza.

"Perdonatemi zia Kim"

"Signorino, cosa vi porta qui?"

"Tae"

"Non sapevo che voi due vi conosceste" disse mentre portò una tazza di tè alle labbra.

"Siamo compagni"

Lei sputò il tè per lo shock.

"Stai bene?" chiesi.

"*Cough* Sto *Cough* bene. Cosa intendete quando dite che siete compagni?"

"È esattamente come sembra" rispose Jungkook.

"Il capo Alpha ne è a conoscenza?"

"No, ho in programma di dirglielo alla cena delle famiglie"

"*Sigh* Non so come reagirà. Voglio dire, ha ammazzato i guerrieri del branco di lavoro dopo che siete scappato per due anni poiché vi siete rifiutato di essere in una relazione combinata"

"Ma almeno Tae può restare dato che ha trovato il suo compagno. Non lo forzeranno in una relazione. Ero così vicina dall'ammazzare qualcuno" continuò lei.

"Quindi questo significa che posso restare?" chiesi.

"Sì Tae, puoi restare MA non ti è permesso uscire di casa senza di me, Jungkook o una guardia che ti accompagni. Questo vale anche per Jimin, capito?"

"Capito" dissi con un sorriso.

"Okay, perché voi due non andate a rilassarvi prima di cena?"

"Beh, devo andare alla casa branco quindi ci vediamo Tae" disse Jungkook mentre mi baciò una guancia.

Io arrossii.

E mamma ridacchiò.

"Comunque, io vado a cercare Jimin"

"Okay" disse lei mentre continuò a bere il tè.

La guardai un'ultima volta prima di chiudere la porta.

Avevo visto mia madre. Era così bella.

Salii le scale alla ricerca di Jimin. La cosa si fece più difficile di quanto pensassi. Questo posto era così grande.

Camminai per un po' finché non vidi una porta aperta.

Entrai e sentii qualcuno vomitare. Andai verso il rumore e trovai Jimin sulle sue ginocchia e che stava svuotando il suo stomaco.

Mi abbassai e gli accarezzai la schiena mentre lui vomitava in bagno.

Dopo che finì trovai alcuni spazzolini da denti in un armadietto e del dentifricio. Li diedi a Jimin.

Uscii dal bagno e mi sedetti sul letto della stanza.

Dopo un paio di secondi Jimin uscì dal bagno e si sedette accanto a me.

"Jimin, tu sei-"

"NON DIRLO TAE!!!!" urlò Jimin mentre mise la testa sul mio grembo.

Gli feci dei piccoli cerchi sulla schiena mentre lui pianse a dirotto.

"TAE, PERCHÉ? PERCHÉ A ME?"

"Jimin, io-"

"I-Io non lo voglio" affermò Jimin.

"Jimin no, non puoi"

"CERTO CHE POSSO! MI RIFIUTO DI PORTARE IN GREMBO SUO FIGLIO"

"Jimin, il bambino non ha fatto nulla. Vuoi veramente porre fine alla sua vita?"

"SÌ!!" disse Jimin con rabbia.

Io sospirai.

"Prima di prendere qualsiasi decisione avventata, pensaci ti prego"

Jimin abbassò il capo.

"Non lo so Tae. Non posso prendermi cura di un bambino, specialmente se è il suo"

"Sì che puoi. Ti aiuterò e il bambino è anche il tuo Jimin"

Quando lui rialzò la testa lo guardai negli occhi, vidi un ragazzino impaurito e tremante.

Mi avvicinai a lui e lo abbracciai forte.

"Va bene. Va benissimo"