🌺🌸 Eyes can tell a story 🌺🌸vkook Omegaverse (Traduzione)

chapter 14: family is precious

Taehyung POV

Guardai Jimin raccontare la sua storia con le lacrime agli occhi.

"Mi ha mentito. Ha semplicemente guardato mentre mi pigliavano a sassate e mi cacciavano da casa. Ogni parola che mi ha detto quella notte era una bugia che io ho creduto. Pensavo che saremmo stati insieme e io lo avrei desiderato molto ma ora-"

Jimin scoppiò a piangere.

"Jimin andrà tutto bene, hai un posto in cui stare?"

"No. Sono sporco nessuno mi vorrà in casa propria"

Non dire idiozie, perché non vivi con me?"

Cosa sto dicendo, non sono nemmeno mai stato qui.

"Non lo so Tae, non voglio causarti problemi"

"Jimin, se non fosse per le regole del branco saremmo rimasti insieme. Non ho nessun amico e tu non hai una famiglia. Perché non diventiamo il conforto l'uno dell'altro? Dopo tutte le cose che hai passato il minimo che possa fare è essere tuo amico"

Jimin mi guardò negli occhi molto sorpreso. Aprì le mie braccia e lui mi abbracciò stretto.

"Okay, andiamo alla residenza dei Kim"

"Sono un po' spaventato" disse Jimin.

"Sei spaventato? Questa è praticamente la prima volta che li incontro"

Jimin ridacchiò mostrando i suoi occhi sorridenti.

"Quindi, tu sei l'unico che sappia dove ci troviamo, ma io comunque farò strada"

"Hey questo cosa dovrebbe significare?"

"Hahahaha"

Jimin mi prese la mano e mi guidò in un sentiero lungo la foresta. Dopo una lunga camminata finalmente raggiungemmo la residenza dei Kim.

"Siamo finalmente qui. Non voglio camminare mai più"

"Hai bisogno di fare qualche esercizio"

"Sai, mia nonna mi ha detto la stessa cosa"

Mentre ci incamminammo verso il portone qualcuno ci fermò.

"Chi siete voi?" disse una guardia.

"Sono Kim Taehyung, sono qui per cercare i miei amici"

"Stai scherzando? Taehyung è morto"

"No, sono abbastanza sicuro di essere vivo"

"Credi che sia divertente?" disse la guardia mentre mostrò gli artigli e li puntò contro il mio collo.

"Hey, cosa stai facendo?" chiese Jimin preoccupato.

"Fermati lurido"

"Okay, sei un coglione" affermai.

"Mi scusi, cosa state facendo di fronte la mia casa" parlò la voce di una donna sconosciuta.

"Umm ci scusi, stiamo solo cercando i nostri-" mi congelai quando vidi il suo volto. Era come una versione femminile più grande di me.

"Taehyung" disse lei.

Rimasi in silenzio non sapendo cosa dire.

"Tae come sei arrivato qui?" provò a poggiare le sua mani sulle mia guance ma io mi allontanai.

Lei si bloccò per via delle mie azioni e abbassò il capo. Allora si voltò verso la guardia.

"Ritira le tue zanne. È questo il modo di trattare un figlio della famiglia Kim?"

"MI PERDONI SIGNORA"

"Credo che qualcuno abbia bisogno di più allenamento" disse lei con la furia negli occhi.

L'uomo iniziò a tremare.

"Ma in questo momento sono occupata. Voi due mi seguirete dentro"

Camminammo dentro la magione e lei ricominciò a parlare.

"Jimin, ho saputo cosa è successo. Avrei voluto venire a salvarti quando eri piccolo ma tua madre... lei pensava che se avesse nascosto i suoi problemi, essi sarebbero scomparsi. Non sto dicendo che tu sia il problema. Il modo in cui il branco lavora è il problema"

Jimin annuì anche se lei stava camminando davanti a loro.

"Voglio che tu resti con noi per quanto tempo desideri"

Jimin si fermò e fissò davanti a sé per un po'.

"N-Non posso"

"Certo che puoi e questa volta nessuno ti abbandonerà"

Jimin iniziò di nuovo a piangere.

"Grazie"

Sorrisi a me stesso sapendo che Jimin avrebbe avuto un posto dove stare.

Lei si fermò davanti ad una porta e la aprì.

Si voltò verso Jimin.

"Jimin, puoi andare al secondo piano e scegliere una camera?"

"Okay" disse Jimin con un sorriso e corse su per le scale.

"Sembra felice" dissi a me stesso.

"Lo è, avrei voluto salvarlo dalla derisione dei membri del branco. Comunque, so che vuoi parlare Tae quindi parliamo"

Entrammo in quella che sembrava essere un soggiorno e mi sedetti di fronte a lei...

Lei fece un respiro profondo e disse

"Tae, figlio mio"