Capitolo VII: parte 2

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Mi ricollego al capitolo di prima perché si parla sempre della scuola, ma dopo questo capitolo, in cui ci saranno molti salti temporali, così da passare al quinto anno, nel prossimo capitolo.

Ieri sera sono stata davanti a quello specchio a scrivere, prendevo appunti su ciò che vedevo, ho deciso di chiedere ad Albus una mano...

Si stranamente è stata la prima persona a cui ho pensato per avere una mano

< permesso?> chiedo bussando alla porta di Albus

< avanti> sento una voce dentro ma non sta prestando attenzione a ciò che dice

< entro nell'ufficio e subito vengo inondata da un odore di vecchi libri

< entra pure, accomodati sarò in un momento da te> dice Albus quasi senza farci caso

Mi avvicino alle librerie e passo un dito sopra quelle vecchie copertine, sono così invitanti, c'è di tutto da Hogwarts agli insegnanti, da babbanologia a rune antiche, uno dei miei tanti sogni insomma.

Mi avvicino a quello che è il centro della stanza, ci sono stata così tante volte eppure, non mi ero mai accorta di come Albus tenesse le sue cose e di come fosse fatto l'ufficio.

Mi siedo davanti ad Albus, che mi dà una veloce occhiata, poi ritorna con l'attenzione verso il foglio per poi fermarsi di colpo

<Ariana... ciao tesoro> mi dice con voce paterna

<ciao fratellone, che fai?> chiedo io istintivamente

< oh beh, stavo finendo di compilare queste scartoffie del ministero, pensavo fossi qualcun altro... mi hai fatto una sorpresa bella e buona, non me l'aspettavo...> mi dice per poi sorridermi, io lo guardo interrogativa, sono riuscita a prendere alla sprovvista albus silente, non è poco

< cosa sei venuta a fare qui piccola fenice? c'è qualcosa che non va?> mi chiede premuroso

< in effetti, Al ho un problema, ecco vedi non so esattamente come ma mi sono imbattuta in un oggetto magico, recentemente, lo specchio delle brame... e ecco ciò che ho visto non mi ha turbato, ma mi ha fatto sorgere un sacco di interrogativi, se vuoi ho fatto un disegno di ciò che vedo...> dico frugando nella borsa

La faccia di Albus è indecifrabile, è un misto di felicità, preoccupazione e rimprovero.

< fammi vedere...> dice, così gli porgo il disegno

La sua faccia si incupisce, l'espressione serena di quando sono entrata in questo momento è svanita, solo un lontano ricordo...

< Albus cosa significa?> chiedo un po' allarmata

< a quanto pare i miei blocchi che avevo messo, li hai abbattuti tutti... vedi cara la tua è una delle magie più potenti, è quella antica, che si lega alle emozioni... mamma e papà erano quasi terrorizzati da quest'ultima... quando ti ritrovammo su quella spiaggia, mentre dormivi, io e Aberforth abbiamo imbrigliato parte della tua energia che si era accumulata nel viaggio e non riuscimmo propriamente a domarla... tu devi imparare a controllarla ok? ma non puoi fare tutto questo da sola, ti serve qualcuno di intelligente ma allo stesso tempo, sprovvisto di buon senso, qualcuno di coraggioso, ma molto testardo, qualcuno con un cuore d'oro e qualcuno che ti insegni cosa sia la vera amicizia cara...> e dette queste parole si sentì bussare e la professoressa Mcgonagall, fare ingresso con quattro personaggi

James Potter, Sirius Black, Remus Lupin e Lily Evans

Io guardai interrogativa Lily che mi guardava nella stessa maniera...

La fenice dei silente ~ Ariana SilenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora