-Capitolo 7.

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Diario di Calum Thomas Hood, 30.12.14.

Caro diario,

. . .Ora cosa devo scrivere? Mi rimane sempre così dannatamente difficile cominciare in modo o con una frase figa. Ma ho così tante cose ingarbugliate nel cervello, 'che non so nemmeno da dove cominciare e proseguire con quell'argomento. Perchè comincio a parlare di qualcosa, che poi ad un certo punto si ricollega ad un'altra cosa, e dunque cambio totalmente argomento. Ho scoperto di essere bipolare. Ma non si tratta di bipolarismo acuto. Perchè io sono sempre quasi felice, invece qualche volta sono più depresso di una persona depressa. Sai cos'ho notato, amico, in quest'ultime due settimane? Il numero dei miei sorrisi e risate è incrementato del 15%!

. . .

Amico, ma che diamine sto dicendo? Ah!, come vorrei tu mi rispondessi! Il fatto è che questa situazione ha preso questa piega dall'ultima lezione del corso di scrittura. Hai presente la sensazione di. . . E' dura da spiegare, porta pazienza! Dicevo, la sensazione che Dio ha creato determinate persone il cui scopo principale nella vita è quello di farti stare bene? Ma a chi prendiamo in giro?, tu non sei altro che delle pagine bianche pronte ad essere riempite dalle parole e i pensieri di un diciottenne in crisi.

Ashton.

E' la risposta a tutti i miei dubbi. E' lui il mio portatore di felicità”. E non so se ritenermi fortunato. Perchè Ashton è un tipo logorroico, ma logorroico serio! D'altra parte, se non c'è lui, non ci sono le risate. Percepisco qualcosa nell'aria, amico mio. Sta per avvenire qualcosa di buono. O magari qualcosa di brutto, seguito da qualcosa di buono. Insomma, /qualcosa\! Ma dubito che con Ashton nei paragi possa accadere qualche dramma. Ovviamente ancora non ti ho avvisato dell'invito da parte di lui alla festa di Capodanno che darà a casa sua. E' un invito esteso anche a Luke e Michael, il che, in qualche modo, mi fa sentire più sicuro. Perchè loro sono le persone che mi conoscono più a fondo, che sanno cosa mi piace e cosa no.

Scusami, davvero. So che ti sto annoiando, anche tanto, ma non riesco a farne a meno. Di pensare a lui, non posso parlarne perchè. . . perchè lo sai. E questo influenza il mio modo di scrivere. Lo so che sembro una ragazzina in  fase ormonale che sta parlando del suo idolo, ma—oddio. Sono confuso. Non c'è un nesso logico tra le cose che dico, non c'è NIENTE!

Mia sorella mi ha dato del gay.

Io ci ho pensato per qualche giorno.

Credo di essere gay.

——————

Diario di Calum Thomas Hood, 31.12.14, ore 12.04 a.m.

Caro diario,

sono gay.

——————

‹ Buon Dio, Harry!, sta' più attento! › Tutto deve andare secondo i suoi piani. Tutto deve stare dove lui aveva programmato. Non una cosa fuori posto. E sa che può risultare scortese e pignolo, diversamente da com'è sempre, ma ora il lato perfezionistico prevale su di lui. Vuole fare bella figura, soprattutto su una persona. Una persona non a caso. E' il suo dannatissimo pensiero fisso. E' sempre lì, nello stesso punto della mente, a punzecchiargliela. E lui cerca di scacciarlo in qualche modo, ma è troppo forte e rimane lì. Ha tentato di  tutto pur di non pensarci. Tipo guardare Colpa delle Stelle con Lauren, ma i risultati sono stati pessimi: non solo quel pensiero è tornato più forte di prima, ma si è ritrovato la maglia piena di lacrime (e anche un po' di moccio) della sorellina, che ha pianto per tutta la seconda parte del film. A pensarvi bene, lui si sente un po' come Augustus. Anzi no!, come Hazel. Lei ha tanta voglia di fare, voglia di vivere, voglia di comportarsi come una ragazza normale. Ma non può farlo, perchè qualcosa la ferma. La malattia. Ashton ha voglia di fare, di agire. Specialmente una cosa in particolare, ma non può farlo. Anche lui è fermato da qualcosa. L'amore. L'amore che prova per sua madre, per Lauren e Harry. . . L'amore che prova per Calum. Perchè si è seduto vicino a lui, quel 18 dicembre? Perchè hanno preso un caffè insieme? Perchè sono andati al mare, al cinema, ovunque? Perchè hanno continuato ad incontrarsi?

Perchè Ashton si è innamorato di Calum?

E non è un' infatuazione banale, questa. Lo sa, perchè non ha mai provato questi sentimenti prima per altre persone. Nessuno è mai stato così importante per lui quanto Calum. Quel ragazzo è imparagonabile. Ma com'è possibile che gli abbia sconvolto la vita in due settimane? O è Ashton che l'ha sconvolta a Calum, sedendoglisi accanto?

Sono troppe le domande che vagabondano dentro quella testa colma di ricci biondi e graziosi. Quello è un giorno di festa. E nei giorni di festa bisogna festeggiare. Conta per la terza volta il numero degli invitati, soffermandosi sui nomi “Ching Chong, amico forse cinese di Ching Chong 1, amico forse cinese di Ching Chong 2”. E' una vera crudeltà appellare quei due ragazzi in quel modo così offensivo, ma la colpa è di Calum, che non glieli ha presentati. Sente il telefono vibrare nella tasca destra dei pantaloni. 

Barbara, 01.23 p.m. : Ciao Ash! Scusami davvero per il ritardo, ma non avevo proprio notato il messaggio! Comunque, confermo la mia presenza per questa sera. A dopo! xx

Il numero di ragazzi aumenta sempre di più, e questo dà un minimo di fastidio ad Ashton, che deve aggiungere altri posti. Sono a quota 15, ora. Lauren porta le ultime due sedie. ‹ Ash. ›

Si sta pentendo.

‹Aaash! ›

Non può rimandare tutto.

‹ ASHTON! › Il maggiore sobbalza, portandosi istintivamente una mano sul petto, più precisamente sul cuore. ‹ CHE C'E'?! ›  ‹ Dove vanno queste sedie?! › Risponde la sorella, a tono. Ah già, le sedie. ‹ Ehm—lasciale lì! › Indica, con un cenno della mano nervoso. /Troppo\ nervoso, a parere di Lauren. Quest'ultima alza le mani, uscendo dal salone, che viene usato esclusivamente nelle feste. Ashton ci sta pensando ancora. Cosa gli dirà stasera a mezzanotte? Cosa faranno? Si guarderanno negli occhi come l'ultima volta che si sono visti? O lo guarderà da lontano, mentre lui starà felicemente bevendo con i suoi due amici? Perchè è tutto così complicato?

Lauren fa di nuovo ingresso nella stanza, avvicinandosi al suo adorato fratellone. ‹ Fletcher? › Fletcher. Un nome che Ashton odia tanto, che gli dà fastidio al sol pensiero. Guarda di scatto la sorella, la quale gli prende delicatamente una mano. ‹ Come si chiama? ›

Lento. Doloroso. Volge lentamente il suo sguardo verso la sorella, percepisce un doloroso buco nello stomaco. Scuote impercettibilmente la testa.

Non dirglielo.

E' sua sorella, una delle persone alla quale tiene di più. Sua sorella.

Non dirglielo.

Rispetterebbe ogni sua scelta. Ogni suo difetto. Lo rispetta perchè gli vuole bene.

Non dirglielo.

Manterrà il segreto. Lui si fida di lei, perchè lei si fida di lui.

Diglielo.

. . .Calum.

— ✿ — ✿ —

Ho sonno, okay? Io questo capitolo l'ho scritto con la forza del pensiero, okay? L'ho fatto per voi quindi amatemi, okay? Comunque, domattina penso che abbozzerò qualcosa dell'ottavo capitolo, e..SI' OKKE' NON SE NE FREGA NESSUNO. RAGAZZI! SIETE ARRIVATI A PIU' DI MILLE VISUALIZZAZIONI, IN MENO DI DUE SETTIMANE! OH CIELO, VI SI AMA PROPRIO! Davvero, grazie grazie e ancora grazie! Non so più che altro devo dirvi, perchè vi ho già detto tutte le cose belle che posso dirvi. SIETE LA MIA VITA, OKKE'? OKKE'. oddio vogliO PIANGERE DALLA GIOIA! Comunque, bando alle ciance e ciancio alle bande, questo era solo un capitolo di passaggio. Vi avverto già da ora: il prossimo sarà molto spasmodico, cercherò di metterci il meglio di me stessa, in modo che quando avrete finito di leggerlo sarete delle spastiche in coma. BICOS AI LAV IUUUUUUU! Basta, dai. Facciamo le serie!

Siete bellissime, tutte. 

Buona lettura, 

Frazzy ;) 

Questo nome comincia a farmi schifo.

Social Casualty || Cashton. [ #Wattys2015 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora