-"I'm dreaming of a white Christmas, just like the ones I used to know..."
Sydney vive solo di queste canzoni in questo periodo dell'anno. E' una luce vivente, un agglomerato di decorazioni e alberi. Muta, con essa anche gli animi delle persone. Com'è possibile che anche le persone più ombrose donino un sorriso degno di essere definito tale solo a Natale? E' possibile. Magari un sorriso accompagnato da una bella risata spensierata, carica di gioia e vitalità.
Eppure c'è qualcuno che si limita solo a sorridere. Deve limitarsi. Non può andare oltre, perchè per quel qualcuno è impossibile.
Come quel ragazzo seduto comodamente all' ultimo banco, intento a fantasticare, come al solito. Oh andiamo, non lo vedete? Dai!, è quel tipo con i capelli scuri e mossi, occhi a mandorla. Sfruttate la vostra immaginazione, immergetevi in un mondo dove il sovrano è il vostro subconscio. Arrivate ai confini della sapienza, dell' immaginazione. Nell' universo dove tutto è lecito! Chiudete gli occhi, strizzateli. E immaginatevi una radiosa mattinata, una di quelle in cui il sole vi sfiora dolcemente la pelle, donandovi una sensazione di caldo benessere. Sembra quasi sorridere, il Sole! Ma il protagonista non è lui, è un ragazzo. / / Quel / / ragazzo, il quale fa scorrere velocemente la penna sul foglio, con mano esperta e ferma, sicura di ciò che scrive. E poi il giovane alza lo sguardo, beandosi della vista del meraviglioso cielo terso, il quale lo sprona a riprendere il suo lavoro. Così ricurva la schiena, concentrato sul foglio di carta che man mano si va riempiendo di parole. Talvolta cambia posizione. La testa appoggiata al palmo della mano, la schiena eretta, il capo a diretto contatto con il banco, in cerca di qualcosa da scrivere.
" TIC TOC, TIC TOC "
Recita l'orologio. Ma non si sarà stufato a dire sempre e solo "Tic Toc"? Questo è uno dei dubbi esistenziali che affliggono il "ragazzo dell'ultima fila". Dato che il suo nome ci è ancora sconosciuto, per ora il suo appellativo sarà "ragazzo dell'ultima fila".
‹‹ Ciao ragazzo dell' ultima fila, tutto bene? ›› Oh, suona così male!
Il silenzio si interpone tra i banchi, tra le persone che svolgono tutte la stessa funzione: scrivere. Quel corso di scrittura si sta rivelando veramente interessante. Chissà cosa stanno scrivendo le altre persone. Un tema, opinioni diverse.
E se tutti la pensassero allo stesso modo? Se tutti andassero d'accordo? Se non ci fossero più liti? Al ragazzo non cambierebbe più di tanto. O forse sì, i suoi genitori la pianterebbero di bisticciare quotidianamente davanti ai suoi occhi e quelli di sua sorella. Gli sarebbe sempre piaciuto vivere come una famiglia normale. Ma, evidentemente, la normalità non è fatta per quella famiglia.
Arriverà qualcosa di bello anche per lui. Anche per il ragazzo dell' ultima fila.
Lo spalancare della porta desta il giovane dai suoi pensieri. Alza il capo, come d'altronde fanno tutti i presenti nella stanza. Un tipo ha appena varcato la soglia dell' aula. Deve fare veramente caldo nella mattina del 18 dicembre, dato che il sudore gronda copioso dai ricci e dalla fronte del tipo, per poi scendere su tutto il setto nasale. La signora Wries, vedova di 50 anni, alta e magra, la copia esatta della signorina Rottermeier, ma in versione buona / / per l'amor del Cielo!, chi vorrebbe mai una sottospecie di cane pastore con la rabbia? / /, si sistema gli occhialetti a mezzaluna che le fanno apparire gli occhi più grandi di quanto non lo siano già. ‹‹ Cognome? ›› Chiude con un gesto annoiato una rivista. ‹‹ Irwin. ›› Risponde il ragazzo, facendo due passi verso la figura esile. Quest' ultima gli dedica un sorriso gentile, ma che lascia intravedere un po' di disgusto per quel sudore /decisamente/ abbondante. Dopodichè, il collo della donna si allunga, cercando un posto libero. ‹‹ Prego, si sieda vicino a quel ragazzo. ››
E chi rientra in balllo? Il ragazzo dell' ultima fila! Dopo aver compreso la situazione, egli ha ributtato gli occhi sul foglio, concentrandosi il più possibile. Ma le voci lo stavano distraendo, in particolare quella allegra del ragazzo. Aumenta la velocità della mano, con la penna che stride sul foglio, quando si accorge che il tipo strano si sta dirigendo verso /lui/. E se gli chiederà qualcosa? Lui non risponderà. . .Come sempre. Sente il banco accanto muoversi leggermente. Osa alzare di poco lo sguardo. Il tempo di sistemarsi, e il riccio fa lo stesso. Lo squadra e sorride.
‹‹ Ciao! ›› Sussurra, mentre il moro nota due fossette nelle gote dello strano ragazzo. ‹‹ Mi chiamo Ashton. Per gli amici Ash, per mia madre Ashy e per mia nonna Riccino Ricciò. Ma-dettagli. ›› Sentenzia, accompagnando la frase da una risatina. L'altro ragazzo arriccia un po' il naso. ‹‹ Tu come ti chiami? ›› Non demorde, questo Ashton. A quelle parole, il sangue sembra ghiacciarsi, sotto la pelle ambrata del ragazzo ancora sconosciuto. Afferra la matita, scrivendo velocemente qualcosa sul banco di Ashton. Quest'ultimo mima con le labbra la risposta del ragazzo, poi sorride e torna a guardarlo.
‹‹ Piacere Calum. ››
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Già, sono qui con la terza ff riguardo i 5sos. Le altre due mi fanno un po' cagare, rileggendo i primi capitoli, cercherò comunque di portarle avanti. Premetto che non ho mai scritto una ff su due gay. I gay sono delle bellissime personcine :3 Anyway, per ogni capitolo cercherò di raggiungere un obiettivo. Per esempio, per questo vorrei 10 letture e 5 voti. Lo so, è poco, ma ho scritto solo il primo e domattina vorrei aggiornare con il secondo. Detto questo, la sottoscritta se ne va, lasciandovi con questa bella Cashton e.. Per chi se lo sta chiedendo....Sì, Calum ha qualcosa che non va con la vocina c: Non posso spoilerarvi tutto, quindi leggete, votateh e vbb, commentate pure, se vi va. Ah! Last thing: vi do la possibilità di linkarmi una delle vostre ff, in modo che io le leggerò, selezionerò le più belle, e quando questa ff arriverà ad una certa fama, io pubblicizzerò (?) tre delle vostre fan fiction. Ovviamente, voi dovrete fare lo stesso con la mia, eheh :) Quindi, buona lettura ( e buona notte, considerato l'orario),
Fra xx
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Social Casualty || Cashton. [ #Wattys2015 ]
Fanfic‹‹ Sei un tipo di poche parole; non sorridi quasi mai, ma... ›› Ashton si stringe nelle spalle, e in quell' atto lascia intravedere tutta la dolcezza che possiede nel cuore. ‹‹ ...ma mi piaci. ››