Lei gioca, e loro sono felici.
Lei gioca nel bel giardino curato di fronte alla loro splendida casa, fuori Sydney, in compagnia di un vecchietto ed allegro Banana, quel piccolo ma tenace cane dalla barbetta bianca, la quale segna la sua anzianità. Lui, che ha visto il suo padrone crescere, e ora vede crescere anche quella piccola creatura che i due hanno adottato due anni prima.
Una piccola creatura dagli occhi grandi e vispi, dalla chioma perlacea, che le arriva a metà schiena. Quella piccola creatura vivace e timida che riesce sempre a strappare un sorriso a loro, ai suoi papà in gamba. Gli schiamazzi e le risa che escono da quella piccola bocca a cuoricino riempiono il giardino verdeggiante della casa fuori città. I capelli, di un chiaro che si vede raramente, si muovono sinuosamente, si alzano per il venticello estivo che tira.
E' una giornata come tutte le altre, quella. Il sole di Dicembre, che spacca le pietre. L'estate che si fa sentire viva tra loro, con il canto mattutino degli uccelli, le giornate passate al mare, le sere passate in silenzio, ascoltando il canto dei grilli e il concerto delle rane dello stagno lì vicino. Ma per qualcuno non è una giornata estiva come sempre. Non per quelle due figure che si tengono per mano, cullandosi sul dondolo, accompagnati dal rumore che emette l'oggetto. Entrambi sorridono, osservando quella che pare una farfalla muoversi tra i fiori. Ma quella farfalla, al posto delle ali, ha due piccole e minute braccia. Uno dei due sospira, di conseguenza l'altro volge il capo verso di lui.
‹ E' tutto okay? ›
Prima di iniziare a parlare, il moro sembra riflettere profondamente. E poi, una voce pacata e calda esce dalle sue labbra.
‹ E' tutto così strano. Insomma, guardati attorno. Shirley e Banana che giocano, Mali che sta per sposarsi, Luke e Francis che escono insieme. E Michael, Michael che ha scoperto la passione per le— piante. E poi noi. Io che parlo. . . Io e te, sposati. Non immaginavo un futuro come questo. Non pensavo che fossi in grado di parlare. ›
‹ Te lo hanno detto dieci volte e più, Calum. Era solo un blocco psicologico. ›
‹ Sì, ma— Se non ci fossi stato tu— ›
‹ Pft, hai fatto tutto da solo! ›
‹ Smettila di sottovalutarti. ›
‹ Non lo sto facendo, Calum. E' la pura verità. ›
A quel punto, la piacevole "discussione" che i due stanno avendo, viene interrotta dall' arrivo della piccola Shirley, la quale si rivolge ad Ashton.
‹ C'è lo zio Lukey! ›
I due uomini decidono di mettere da parte i loro pensieri, andando in contro a Luke, quel giovane ometto di ventitré anni, in compagnia di Francis. Shirley salta attorno ai due, e questo provoca una serie di risate proveniente da tutto il gruppo.
Non è una giornata come tutte le altre. Non per Calum. Non per Ashton.
A loro piace ricordare le piccole cose.
A loro piace ricordare quel giorno,
il Diciotto Dicembre.
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Social Casualty || Cashton. [ #Wattys2015 ]
Fiksi Penggemar‹‹ Sei un tipo di poche parole; non sorridi quasi mai, ma... ›› Ashton si stringe nelle spalle, e in quell' atto lascia intravedere tutta la dolcezza che possiede nel cuore. ‹‹ ...ma mi piaci. ››