Casini e Offese

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Era passata qualche settimana dall'inizio della scuola, e iniziava a inoltrarsi metà ottobre.
Hugo passava un po' dei suoi pomeriggi con Belle Zabini, che sembrava aver lo stesso suo orario.
Jane, al contrario, improvvisamente sembrava distante, come se fosse indecisa se provare astio o qualcosa di peggio nei confronti del castano.
Per la prima volta da quando Hugo la conosceva, aveva la sensazione che non fosse sicura di qualcosa.
Il ragazzo, a livello personale, la trovava un ottima cosa, ma non riusciva comunque a togliersi la curiosità del perché del suo strano comportamento, e non riusciva a stare in sua presenza senza che un lieve calore gli salisse alle guancie.
Hugo aveva cercato anche di farsi coraggio e riportarle il libro - di cui di era completamente dimenticato l'esistenza - ma ogni volta che lui era pronto a parlare, lei lo evitava.
Hugo iniziava a provare un vero senso di vuoto, che Belle Zabini poteva compensare, ma non rimpiazzare.
Al pari passo con il calendario, iniziavano anche le selezioni per il Quidditch. Hugo e Lysander erano stati presi in squadra, il primo come portiere l'altro da Cercatore, così come Lily, cercatrice dei Grifondoro, e Lorcan Scamander, Cercatore dei Tassofrasso.
Lucy invece era stata presa come cacciatrice per la stessa casa.
La prima partita sarebbe stata Grifondoro contro Serpeverde, e già la tensione si faceva sentire.
Nonostante i Corvi non centrassero nella disposta, Hugo e Lysander prendevano spesso le difese dei Grifoni, il primo perché tutta la sua famiglia era stata lì, io secondo perché avrebbe fatto qualsiasi cosa per Lily Luna Potter.
Il campo, per l'imminente partita, era infatti quasi sempre prenotato dalle due squadre in questione, ma il capitano di Corvonero riusciva a ritagliare qualche spazio di tempo anche per la squadra blu e argento.
Ora, Lys e Hugo stavano appunto scendendo al campo di Quidditch.
Con rammarico di Hugo, il nuovo cacciatore era Steven Ckoc.
Lui e Hugo non si erano più parlato dalla prima notte a Hogwarts, ne avevano l'intenzione di farlo o chiarirsi.
Di certo, era fuori discussione che Hugo lo dicesse a Rose o, peggio, a Scorpius.
"Sarebbe bello" disse ad un tratto Lysander, come ragionando ad alta voce.
"Cosa?"
"Vincere" il biondo si voltò verso l'amico "sai, é comunque il penultimo anno di scuola"
Hugo lo guardò con un leggero sospiro.
"É da tanto che non vinciamo" costatò.
"Lo so ma-"
"Sai che per vincere dovresti battere Lily?" Lo interruppe Hugo.
Lys alzò il mento.
"Sono abbastanza bravo per superarla" disse, con tono leggermente offeso.
Hugo rise "non parlavo di questo" disse con le lacrime agli occhi. Gli lanciò uno sguardo allusivo "ma se Lily perde sarà triste, e la causa sarai,tu. Credevo volessi vederla felice" detto questo accelerò il passo, lasciandosi dietro in Lys basito.
Dopo un attimo di stordimento, Lys lo rincorse.
"Così giochi sporco" disse affiancandolo.
"Non dovevano vincere?" chiese retorico lui.
Lys sbuffò, ma non riuscii a nascondere un sorriso.
Per le persone, e i quadri soprattutto, di Hogwarts della vecchia guardia era strano vedere il figlio di Hermione Grenger fare Pat Pat con quello di Luna Loovgood, poiche tutti, quando le due studentesse frequentavano la scuola, si erano accorti che erano l'una l'anti dell'altra.
Entrambe molto intelligenti - cosa che i figli parevano non aver ereditato - ma l'una l'opposto dell'altra.
Arrivati al campo da Quidditch, Hugo e Lysander notarono l'intera squadra.
Steven Ckoc stava parlando con Ann Whati, la secondo cacciatrice, del quinto anno, nonché l'unica ragazza.
I due battitori, erano due armadi del settimo anno, uno moro e uno biondo, capaci di sparare cannonate con la mazza dei bolidi e cazzate con la bocca.
Il capitano, Mark Trost, era il terzo cacciatore.
Quando quest'ultimo vide arrivare i due ragazzi fece loro cenno di muoversi.
"Bene" disse, quando tutti furono vicini, "iniziamo con dei giri di campo, poi libererò le palle"
I sette ragazzi inforcarono la scopa.
Quando si lievarono in aria, il capitano chiese loro un altro attimo di attenzione.
"Dobbiamo vincere" disse Mark con una certa enfasi, i capelli neri scompigliati dal vento.
Durante i giri di campo, Hugo notò con una certa sorpresa Belle Zabini sulle spalti e, poco distante da lei, Jane sedeva guardandosi intorno apprensiva.
Hugo si ritrovò a sorridere involontariamente.
"Concentrazione!"
Dopo diversi giri di campo, un passa palla che aveva rivelato l'ineguatezza di uno dei due battitori a tirare decentemente, era finalmente arrivato il momento di liberare le palle.
Hugo si mise davanti agli anelli, mentre Lysander volava in alto - cine gli aveva detto di fare Lily - e guardava il campo alla ricerca di un bagliore luminoso.
Mark liberò le palle, e lui, Ann e Steven si diressero verso la postazione di Hugo, scambiandosi la palla ripetute volte, cercando di non farla cadere sotto i colpi dei bolidi.
Hugo si concentrò sulla macchia rosa che volava, cercando di non preoccuparsi troppo dei bolidi che potevano farlo cadere dalla scopa.
Non lo vide, ma anche sugli spalti era aumentata la tensione: Belle aveva il corpo teso proteso verso il campo, mentre Jane incrociava le dita quasi senza accorgersene.
La Pluffa sfecciò nelle mani di Ann, che si lanciò in avanti diretta agli anelli. Dovette tuttavia deviare, per colpa di un Bolide che le fece perdere la palla.
Steven prese al volo - in tutti i sensi - la Pluffa e riaquustò quota.
Il secondo bolide gli sfrecciò accanto sibilando, ma non gli impedí di scagliare la palla con tutta la forza che aveva in corpo.
Hugo la seguii con gli occhi, poi allargò le braccia dirigendosi verso l'anello di destra.
Si ritrovò un po' sorpreso quando la palla gli finí diretta in mano.
"Ottimo" disse Mark.
Riprese la palla e tutto ripartii da capo, mentre Lysander cercava di prendere il boccino.
Purtroppo Hugo non parò, dopo la prima, troppe Pluffe.
Se ne fece fare 17 su 29 tiri.
Un buon punteggio, tutto sommato.
Lys volò vicino a loro, ancora sospeso per aria.
"Non ho la più pallida idea di dove sia il Boccino" dichiarò a metà fra il coraggioso e lo sconforto.
Mark alzò gli occhi verso il cielo limpido, concentrato.
"Lo hai visto e non lo hai preso, o non lo hai proprio visto" chiese.
"La seconda" rispose Lysander, e visto il tono serio del capitano la sua espressione prese una sfumatura preoccupata, che si allungò anche ai compagni come una macchia d olio, quando si scambiarono negli sguardi.
"Cosa succede?" Chiese ad alta voce sulle tribune Jane, sporgendosi per vedere meglio: non capiva il perché i ragazzi non scendessero.
"Ci sarà un problema" mormorò una ragazza davanti a lei.
Entrambe si alzarono e si avvicinarono alla ringhiera, appiggiandovisi sopra.
Non riuscirono a vedere bene cosa stesse succedendo, solo che i sei ragazzi e Ann erano ancora in volo, r sembravano discutere.
Jane corrugò le soppracciglia, facendo vagare lo sguardo per il campo.
Belle continuava ad avere gli occhi fissi sulla squadra, e incontrò lo sguardo di Lysander.
Non riuscii a decifrarlo.
"Non puoi dire sul serio, Mark" disse uno dei battitori, su nel cielo.
"Magari é stato solo un malfunzionamento " aggiunse quelli biondo, dando man forte al Moro.
"Della magia?" Domandò Lysander inarcando un soppracciglio.
"Che vorresti dire?" Chiese Ann assottigliando lo sguardo, i capelli castani legati in una coda.
"Secondo me ha ragione Mark" disse lui.
"É impossibile" scattò io battitore moro.
"E invece é possibilissimo" ribatté Hugo.
Steven sbuffò, divertito.
"Qualcosa da dire?" Chiese apatico il capitano.
"É logico che Lysander ti dia ragione: é lui che non é riuscito a trovare il boccino"
"Con ciò?" Chiese il biondo in questione, gli occhi fissi sull'altro ragazzo.
"Mm non so " Steven ghignò "hai paura di essere cacciato dalla squadra per le tue prestazioni scadenti?"
"Lys non ha prestazioni scadenti" lo difese subito Hugo, bloccando il ragazzo per un braccio, pronto a saltare al collo del compagni di squadra.
"Non credi di essere un po' di parte?" Chiese il battitore biondo.
"Non credi che dovresti stare zitto?" Replicò Hugo, rendendosi conto in quel momento che non conosceva i nomi di quei due compagni di squadra.
Quello gli rivolse uno sguardo di sufficenza.
"Rimane il fatto che il boccino non si trova" disse io capitano, gli occhi severi, pronti a sedare qualsiasi rissa.
"Perché il nostro idiota patentato che abbiamo come cercatore non é capace di trovarlo!" Esclamò Steven, lanciando uno sguardo di presunzione a Lysander.
"Detto da quello che ha perso la Pluffa per aver visto un moscone" disse Hugo, il tono di chi voleva ferire, ricordandosi la scena avvenuta poco prima.
"Ah " disse l'altro "parla quello con la fobia dei ragni!"
"Le cose si stanno riscaldando" mormorò Belle osservando i giocatori: anche se non poteva sentire cosa dicessero era certa non fossero cose troppo lusinghiere.
Jane si voltò verso di lei.
"Dici?"
"Calmate il testosterone" in alto, Ann Whati faceva valere la sua voce, socchiudendo gli occhi marroni.
Hugo sbuffò.
"Perché semplicemente non ammettiamo che Scamander non é capace di prendere un boccino?" Esclamò ancora Steven.
"Perché non é la verità" obbiettò pacato Mark.
"Io credo di sì" disse il battitore biondo.
Quando i giocatori si voltarono verso di lui, accennò con il dito a un punto luminoso nel cielo.
Il boccino.
Lys e Steven si lanciarono entrambi verso di esso, con il risultato che si scontrarono quando ormai distavano quindici metri dal resto della squadra.
Il primo, si aggrappò al manico, scivolando con il resto del corpo, e rimanendo sospeso solo in quel modo.
Il secondo, Steven, cadde.
"OH MERLINO!!!" Esclamò Belle, osservando il corpo cadere verso terra, accompagnato dall'urlo spaventato di Ann.
Mark si lanciò verso di lui, insieme ai due battitori, mentre Hugo e Ann salivano fino a Lysander, aiutandolo a risalire sulla sua scopa.
Jane sfoderò la bacchetta, lanciando un incantesimo non verbale.
Osservò il corpo di Steven Ckoc rallentare all'improvviso, e cadere non troppo adagio sul terreno del campo da Quidditch, poco prima che Mark potesse afferrarlo al volo.
"Andiamo" disse Jane, voltandosi verso le scale.
Dopo un attimo di esitazione, Belle la seguii.
Velocemente, anche Hugo, Ann e Lysander si precipitarono di sotto.
Atterrarono accanto al corpo, si cui era già chino il capitano.
"Mark...?" Mormorò esitante Ann.
Il ragazzo alzò lo sguardo si di lei, una smorfia spaventata in viso.
"Mark?" Mormorò Hugo.
Quando Jane riuscii ad arrivare al campo da Quidditch, vide l'intera squadra raccolta, fece per avvicinarsi ma Belle le bloccò il braccio.
"Che cosa...?" Sbottò la bionda, cercando di liberarsi.
I tentativi cessato quando vide lo sguardo di Belle.
"Credo sia morto"
Silenzio.

Hugo Weasley:sempre in contrasto (Harry Potter New Generation) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora