𝕋𝕙𝕖 𝕧𝕖𝕝𝕧𝕖𝕥 𝕣𝕠𝕠𝕞🍎

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È ormai passato un mese... Mi staranno cercando... Oppure... No! Cinque non mi avrebbe abbandonata così... Ma se non riuscisse a trovarmi...

I miei dubbi aumentavano sempre di più... Improvvisamente una voce che mi distolse dai pensieri <Ladra!> cazzo è il commesso dell'altra settimana. Tirai il cappello in avanti per poi iniziare a correre, stava diventando sempre più difficile rubare anche perché ormai tutti i supermercati della città sapevano di me quindi mantenevano alta la guardia. Posai male il piede cadendo a terra, tsz... Spero che non mi si sia slogata la caviglia...

<Ferma!> l'uomo era pochi metri dietro di me, mi alzai in piedi ignorando il dolore prendendo il capello caduto a terra per poi riprendendo a scappare. Purtroppo però il castano mi raggiunse afferrandomi il braccio impedendomi di scappare <Dove credi di andare!?!> mi urlò per poi stringere la presa facendomi gemere di dolore. <Adesso pagherai tutto!> mi dimenai cercando di liberarmi ma lui mi stritolava sempre di più.

Gli diedi un calcio nelle parti basse costringendolo a liberarmi <Me la pagherai puttana!> mi sbraitò contro mezzo accasciato a terra.

<UcCidILo...>

No...

Iniziai a correre tenendomi il braccio dolorante, non fa male... Devo scappare... Non fa male... Improvvisamente iniziò a piovere ma non mi importava... Non fa male... Il piede mi cedette facendomi schiantare sull'asfalto, sentivo la gola in fiamme e l'aria mancarmi nei polmoni. Mi tirai su mettendomi seduta, solo in quel momento mi accorsi della gigantesca impronta violacea intorno all'avambraccio proprio sul punto dove mi teneva l'uomo. Voltai lo sguardo sul piede, non era in condizioni migliori... Cercai di toccarlo per accertarmene ma non appena mossi il braccio mi fece male costringendomi a sorreggerlo con l'altra mano. 

Alzai la testa lasciando che le gocce gelide mi bagnassero il viso mente osservavo il vapore del mio respiro dissolversi nell'aria... Dove sei Cinque?... Mi stai cercando... Vero? ... Cominciai a sentire dei brividi attraversarmi il corpo, mi strinsi le spalle cercando di scaldarmi.

<Ha bisogno di aiuto signorina?> sollevai la testa, un uomo barbuto sulla trentina dai capelli mori e le sopracciglia folte era accanto a me coprendomi con il suo ombrello. Potevi capire subito da come era vestito che era uno riccone, vidi poi dietro di lui 2 grossi uomini... È pericoloso...

<No, la ringrazio> risposi abbassando il cappello <Non c'è bisogno di essere così cauti> rispose lui sorridendomi amichevolmente

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<No, la ringrazio> risposi abbassando il cappello <Non c'è bisogno di essere così cauti> rispose lui sorridendomi amichevolmente. <Sono Paul, voglio solo aiutarti> continuò presentandosi elegantemente. Non dissi niente continuando ad osservarlo sospettosa <Non hai un posto dove andare vero?> mi chiese trasformando quel sorriso in ghigno per poi abbassarsi verso di me. <Posso darti vitto, alloggio e persino una paga piuttosto alta se lavorerai per me> disse cercando di tentarmi... È palesemente un tipo poco affidabile... E molto probabilmente questa è una trappola... Ma non volevo più rubare e dormire per strada... Quindi perché non provare?...

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