Elliott ci portò nella stanza in cui teneva il suddetto "radar" sommerso da fogli e scatole <Sicuro che funziona?> chiese Cinque dubbioso <Si, certo che funziona> rispose lui cliccando il pulsante di accensione, la macchina però iniziò a produrre strani suoni disturbati così forti da romperti un timpano. <Okay, forse no> ammise spegnendolo per poi guardarci imbarazzato, Cinque sospirò premendosi la fronte mentre io mi misi seduta alla postazione iniziando a smontare il coperchio della macchina. <Dovrei riuscire ad aggiustarlo... In qualche modo> dissi esaminandone il contenuto <Davvero?!> chiese Elliott gasato avvicinandosi a me fino a toccarmi la spalla <Si...> risposi spostandomi a sinistra cercando di allontanarmi. Cinque lo spinse con la spalla allontanandolo da me per poi chiedermi <Quanto tempo ti serve?>, ci pensai su osservando il rottame <Circa 5 ore> risposi abbastanza sicura di me. Lui annui per poi far segnale a Elliott di seguirlo fuori lasciandomi da sola al lavoro, bene... Vediamo se tutti i volumi d'ingegneria ed elettronica ci sono serviti a qualcosa...
...
<Finito...> ci erano voluti all'incirca 5 ore e 28 minuti ma l'importante è che ci sia riuscita, <Cinque!> lo chiamai avvicinandomi alla porta. Tirai la maniglia per poi prendermi uno spavento nel ritrovarmelo fuori dalla porta appoggiato con la schiena al muro, da quanto tempo è li?... <Ci sei riuscita?> chiese entrando senza nemmeno aspettare la mia risposta, beh se lo sai perché me lo chiedi...
<Si, ora dobbiamo solo aspettare> risposi facendomi scappare uno sbadiglio per poi mettermi seduta sopra scrivania accanto al radar mentre Cinque si mise seduto sulla sedia osservando il macchinario.
Iniziai a sentire gli occhi farsi sempre più pesanti, per un secondo la presa della schiena che teneva su tutto il corpo svanii lasciandomi crollare in avanti.
Sentii sbattere la faccia contro una superfice calda, da quando il pavimento è caldo?... Aprì lentamente gli occhi, Cinque si era alzato dalla sedia per poi pararsi davanti a me per evitare che cadessi. Volevo tirarmi su ma ero davvero troppo stanca... <Credo mi serva un caffè... Un caffè amarissimo...> affermai sbiascicando tutte le parole <Non stai un po' esagerando con la caffeina?> chiese Cinque ironico <Parla il caffeinomane> risposi rialzandomi con fatica e controvoglia. <Puoi riposarti, non abbiamo da fare niente dato che non sappiamo dove sono gli altri e dobbiamo aspettare che Vanya usi i suoi poteri> disse scostandomi dei capelli dal viso per poi tirarmi su dalla scrivania, non è giusto... <Se la metti così allora dormirai con me> affermai afferrando il bordo della sua giacca blu, lui si fermò un espressione sorpresa e confusa <Tu hai dormito quanto me, devi essere stanco pure tu> dissi osservandolo <Non-> <Se non dormi nemmeno io lo farò> risposi impedendogli di parlare stringendo la presa sulla giacca, non mi scappi...Cinque rimase in silenzio ad osservarmi per poi scoppiare a ridere, ma che è impazzito...?
<Non sapevo di questo tuo lato infantile> rispose osservandomi, nemmeno io a dire il vero... Sarà per il sonno ma... Non voglio che tu rimanga qua a fare da guardia mentre io dormo...
<Va bene> sgranai gli occhi, non pensavo di poterlo convincere così facilmente, mi tirò su nuovamente per poi farmi stendere su un divano abbastanza grande per poi stendersi anche lui accanto a me. <Contenta?> mi domandò ridacchiando <Molto...> risposi debolmente, sento che fra poco avrei ceduto... Mi girai verso di lui appoggiandomi sulla sua spalla per stare più comoda... Vidi i tagli sul collo e senza rendermene conto portai la mano intorno ad essa. <Ora dormi> disse Cinque prendendomi la mano appoggiandolo sul suo petto......
Aprì gli occhi... È la prima volta che mi sveglio così riposata... Mi sentii qualcosa addosso, era la giacca di Cinque... Aspetta! Dov'è Cinque?... Mi tirai su guardandomi intorno, <Oh, ti sei svegliata> disse Elliott voltandosi con la sedia per poi tornare a controllare il radar. <Dov'è Cinque?> chiesi alzandomi dal divano tenendo la sua giacca sulle spalle <Non lo so. Il radar aveva localizzato qualcosa e lui subito dopo è sparito> mi rispose scrollando le spalle.
Sospirai, <Ti ricordi il punto in cui si era localizzato la variazione?> chiesi <No, ricordo solo che era in basso a destra> mi rispose indicando la zona, questo non è di aiuto... È una zona troppo grande da controllare...
Espirai pesantemente... Cosa posso fare allora?... Ah! Oggi è il giorno degli incontri... Posso cercare di convincere Luther... <Elliott hai per caso un paio di occhiali da sole e un capello largo?> chiesi in fretta <Si, perché? A cosa ti servono?> rispose lui confuso, beh non posso mica andare nella tana di quello schifoso di Jack così....
Presi un respiro per poi entrare, pensavo che non ci sarei mai più tornata in questa topaia, e invece... Il ring si trovava in un grande seminterrato dato che non potevano mica disputare questi incontri in bella vista davanti ai poliziotti. Scesi le scalette per poi aprire la porta, subito un odore misto di sudore, alcool e sangue mi inondò facendomi pentire della mia scelta. A quanto pare l'incontro era già iniziato, gli uomini intorno a ring erano tutti ubriachi e gasati sperando di tornare a casa con un bel mazzo di verdoni grazie alla punta. Osservai la scena, c'è qualcosa che non va... Perché Luther non sta reagendo?...
Stava continuando ad accusare tutti i colpi senza nemmeno provare a riattaccare, Luther che cazzo fai! Così ti fai ammazzare!
In mezzo alle urla riuscii a riconoscere la voce di Cinque, iniziai a cercare tra la folla finché non vidi una figura più minuta rispetto alle altre e accanto a lui... Vanya!?
<Colpiscilo Luther!> era Jack, riportai la mia attenzione nel ring, Luther era pieno di lividi e di sangue. Strinsi la presa della mano sul bordo del ring, reagisci!L'altro concorrente gli tirò un gancio destro facendolo cadere a Terra <Luther!> urlai anche se non mi avrebbe mai sentito a causa dei fischi delle persone che avevano perso la scommessa puntando su di lui.
Jack furioso si fece strada per poi portarsi via Luther mentre le persone se ne stavano piano piano andando chi con le tasche piene e chi vuote. Mi avvicinai a Cinque, <Cosa successo a Luther?> chiesi preoccupata <Vorrei saperlo anch'io...> mi ripose arrabbiato, in quel momento mi voltai verso Vanya <Stai bene Vanya?> le chiesi. Lei mi guardò in modo strano, come confusa... <Non si ricorda niente di quello che è successo> mi rispose Cinque <Ha l'amnesia...?> chiesi non credendoci, lui mi guardò serio per poi annuire <Si... Non mi ricordo niente... Ma Cinque mi ha un po' spiegato la situazione... Dell'apocalisse> disse lei timida.