una strada senza ritorno

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Ormai sono passati 3 anni da quando sono arrivata qui... La cosa strana è che il mio corpo sembrava di non voler crescere, infatti ho ancora l'aspetto di una bambina di 13 anni ma ormai non ci faccio più caso... Come mi sono abituata a lavorare per Paul...

Avevo appena portato a termine l'incarico che mi aveva affidato Paul questa mattina, ma invece di tornare subito al club decisi di fermarmi un attimo al parco che si trovava poco lontano da dove ero. Ormai il sole era tramontato lasciando il posto alla luna, notai una panchina al centro del prato che permetteva una libera vista del cielo notturno al contrario delle altre situate sotto gli alberi. Mentre mi avviavo verso di essa mi godetti lo scrocchio delle foglie cadute che si sgretolavano sotto gli miei stivali. Mi sedetti sulla panchina di ferro per poi appoggiarmi allo schienale ed alzare il viso verso il cielo ammirando le stelle... Sono così stanca... Vorrei questa stanchezza fosse data dal senso di colpa per tutte quelle anime che mi ero presa ma... La verità è che le persone hanno smesso di essere tali negli miei occhi da tempo... Insomma, non ti senti in colpa a schiacciare delle formiche mentre cammini... 

<Da quanto tempo Alice> mi voltai lentamente verso la donna dal rossetto scarlatto, <Non sei nemmeno un pochino sorpresa nel vedermi?> mi domandò avvicinandosi alla panchina. <Prima o poi mi avresti trovata... La vera domanda è... Da quanto tempo è che mi osservi?> chiesi guardandola negli occhi <Da abbastanza> rispose lei secca. <Non vuoi chiedermi perché sia qui?> continuò lei <A dire il vero non sono molto interessata> risposi alzando la testa tornando ad osservare le stelle. <Io penso che invece ti potrebbe interessare la mia offerta> disse Handler facendomi abbassare la testa dubbiosa <Perché non lavori per me?> mi domandò poi direttamente. Sogghignai per poi alzarmene e andarmene, <Cosa cambia tra lavorare per me ed il lavoro che stai facendo adesso?> mi domandò fermandomi. <Sai, i viaggi nel tempo sono piuttosto imprevedibili... Sicura di voler continuare ad aspettarlo?> chiese con un sorrisetto per poi mettersi comoda sulla panca <Come hai detto tu stessa, non c'è molta differenza tra il lavoro che svolgo ora e quello che farei se mi unissi a te... Allora perché dovrei venire con te?> domandai voltandomi verso di lei glaciale. <Posso garantirti una valigetta che ti faccia tornare a casa nel 2019> rispose lei <E cosa dovrei fare esattamente?> le domandai incrociando le braccia, niente è gratis. <Solo lavorare per me per 10 anni> disse lei, questo però significa che io e Cinque saremo nemici se... <Non sono interessata> risposi sicura, nonostante la proposta fosse davvero allettante. Handler sorrise per poi alzarsi e passarmi un foglio, <Se dovessi cambiare idea la mia offerta è sempre valida> disse prima di andarsene. Accartocciai il foglio per poi buttarlo nella tasca e tornare al club.

...

<Come sempre ottimo lavoro Alice> disse Paul non appena entrai nell'ufficio, mi sedetti sulla sedia difronte a lui già seccata. <La paga?> chiesi allungando la mano, voglio tornarmene in fretta in camera... Paul aprì uno dei cassetti per poi tirare fuori la solita busta gialla ma invece di passarmela si fermò qualche minuto ad osservarsi il polso dove il "cliente" di qualche ora prima mi aveva tagliata mentre cercava inutilmente di difendersi. <Ti ho detto più volte di stare attenta Alice> disse lasciando la busta per poi afferrarmi il braccio <Non voglio che ti succeda niente lo sai>  affermò iniziando ad accarezzarmi il braccio, <È solo un taglio> risposi liberandomi dalla stretta disgustata. <Alice perché non ci ripensi?> iniziò Paul alzandosi dalla poltrona <Te l'ho detto non c'è bisogno che continui a lavorare, è pericoloso> continuò appoggiandosi alla scrivania accanto a me. <Basta che tu stia con me Alice> disse mettendomi una mano sulla coscia, Tsz. <Te l'ho già detto! Non mi interessa!> urlai schiaffando via la sua mano per poi alzarmi e andarmene in camera. Non mi feci nemmeno la mia solita doccia, mi buttai direttamente sul letto coprendomi con le coperte per poi addormentarmi subito dopo.

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