$5000 💵

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Erano ormai minuti che guardavo il mio riflesso nello specchio. Mi sono messa un vestito giallo miele piuttosto succinto che lasciava leggermente scoperta la pelle sui fianchi per colpa del pizzo nero, ballerine nere lucide e un cappello del medesimo colore con attaccato un piccolo velo che mi copriva il viso.
Sentivo il cuore battere forte nel petto... È l'unica possibilità... È solo una cosa temporanea...

Presi le chiavi per poi uscire, ignorai gli sguardi provocatori che le altre ragazze mi lanciavano mentre uscivo dirigendomi sul luogo che mi aveva riferito Paul. Era tardi e in giro c'era poca gente, di cui la maggior parte ubriachi e alla ricerca di divertimento nei bui vicoli della strada.

Una volta girato l'ultimo vicolo lo vidi... Un vecchio che camminava con l'aiuto di un bastone con una pietra incastonata a causa di un piede zoppicante. Era accompagnato da un uomo, grosso pieno di cicatrici e soprattutto armato, è pericoloso.
Il vecchio, John, era vestito bene coperto da collane e anelli di tutti i colori, sembrano piuttosto pesanti e scomodi.

Presi un respiro per poi dirigermi verso di lui, feci finta di inciampare cadendogli addosso. <Oh, mi scusi signore> mi scusai fingendomi dispiaciuta <Stai attenta dove vai puttana! Questo completo costa più di te!> mi urlò contro arrabbiato spolverandosi la giacca.
<Perdonatemi, non avevo intenzione di importunarvi. Se vuole posso ripagarle il costo della lavanderia della giacca> proposi scostando appositamente il velo dal mio viso.
L'uomo mi osservo per poi sorridere, <Tranquilla non è successo niente. Poteva succedere a chiunque>rispose lui avvicinandosi e prendendomi la vita col il braccio. Tsz... Che schifo... Mi dovrò fare una doccia...
<Ne è sicuro? Se ci sono altri modi in cui posso aiutarla me lo dica pure>affermai con un sorriso stretto appoggiandomi a lui <Mmm... Mi potresti aiutare per una cosa> rispose cominciando ad accarezzarmi il fianco. <In cosa? Se è qualcosa che rientra mie possibilità sarò più che contenta di aiutarla> gli risposi.

<È sicuramente nelle tue possibilità>rispose John tirandomi verso di lui <Tu rimani qui>ordinò poi all'uomo accanto che annui in risposta.
Il vecchio mi portò in un vicolo buio qualche metro più lontano, <Prima ho perso un anello da queste parti e purtroppo sia io che il mio amico non ci vediamo molto bene ma una ragazza giovane come te sono sicuro che lo troverà senza problema>disse sogghignando continuando ad osservarmi compiaciuto. Annuì e iniziai a guardare per terra fingendo di cercare questo inesistente anello per evitare sospetti, <Mi potrebbe dire com'era fatto l'anello?> domandai con faccia ingenua. <Sì... Aveva sopra un rubino incastonato> mi rispose dopo un secondo di esitazione. Continuai con la recita nonostante sentivo i passi irregolari dell'uomo avvicinarsi sempre di più, iniziai a spaventarmi per quello che voleva farmi...
<Non sembra esserci niente qui...> affermai agitata per poi alzarmi da terra, ho esitato...

<Forse non lo ha perso qua ma da un'altra parte> dissi una volta più calma, l'uomo mi guardò seccato per poi avanzare verso di me.
Mi afferrò per il collo e mi inchiodò al muro <Cos-> <Tranquilla, ti tratterò bene>disse leccandosi le labbra. Con una mano mi fermò i polsi e con l'altra cominciò ad accarezzarmi il viso, sentii un brivido attraversami la schiena dal disgusto.
<Che pelle morbida> mi sussurrò, cercai di dire qualcosa ma lui mi afferrò il viso tappandomi la bocca.
No... Non voglio...
Ma se lo avessi scansato non avrei avuto più occasione... Strinsi le mani più forte che potevo sperando che il dolore potesse distrarmi da quello che stava succedendo. Il vecchio iniziò ad accarezzarmi le spalle per poi avventarsi sul mio collo, cominciando a leccarmi e a succhiarmi la pelle. No! Ferma Alice...

Cominciò a far scendere le mani cominciando a toccarmi il culo.
Mi sfiorò la mente il pensiero di utilizzare il mio potere ma... No... Devo resistere... Se lo faccio la Commissione potrebbe trovarmi!

Improvvisamente lo vidi fermarsi, <Co.. Sa?... > cercò di dire per poi cadere a terra subito dopo.
Il veleno aveva avuto effetto... <Cosa... Mi hai fat... To puttana!?! >mi urlò contro ma non gli risposi rimanendo ad osservarlo gelida.
Cercò invano di rialzarsi per poi accorgersi di non riuscire a muoversi, cominciò a dimenarsi e a cercare di chiedere aiuto emettendo versi indecifrabili.
A quel punto non riuscì a provare nemmeno un briciolo di pietà... Non dopo quello che mi aveva fatto... O ancor peggio quello che mi avrebbe fatto se... Dopo circa 26 secondi si fermò, aveva gli occhi spalancati in un espressione di terrore. Lo osservai... Niente... Nessun pentimento... <Porco> dissi per poi andarmene in tutta calma.

...

Mi chiusi in camera, buttai i vestiti a terra per poi andare in bagno. Aprii il rubinetto entrando nella vasca, mi sentivo sporca.
Cominciai a sfregare la pelle cercando di cancellare tutto... Quella sensazione viscida però non voleva abbandonarmi la mente.
Continuavo a sfregare fino a graffiarmi con le unghie contaminando l'acqua di quel colore cremisi. Che schifo...

Chiusi il rubinetto, ormai la vasca era piena, mi lasciai sprofondare in essa osservando il soffitto distorto dal movimento dell'acqua contornato dai miei capelli mentre l'udito si faceva ovattato. Non dovrei essere così... Ho appena ucciso una persona... Ma... Non... Mi misi seduta stringendomi le gambe.

<NOn peNSaVo ci saResTI riuSCita> era seduta sul bordo della vasca che mi osservava

<COSa si pRoVA aD uCcideRe dOpo tanTO tEMpo?> mi chiese con un sorriso

<Non lo so...>

<EcCO la vECchiA ALice. NesSunA pIEtà o riMoRSo, Così ti riConOsco> affermò alzandosi per poi avvicinarsi verso di me

<QuESta è La vEra AlIce> disse prendendomi il volto come stesse osservando la mia anima attraverso quegli occhi senza vita

La vera Alice... ?

...

<Ritrovato cadavere di John Stelvin in un vicolo, causa del decesso ancora incerto ma la polizia afferma che molto probabilmente è a causa di un improvviso infarto... Ottimo lavoro> si congratulò Paul osservando la notizia sul giornale appena consegnatogli. Osservai la foto in bianco e nero dell'uomo a terra ancora nella stessa posizione di come l'avevo lasciato...
<Ecco il tuo compenso> disse poi passandomi un busta gialla, la aprii... C'era all'interno un mazzo di banconote da 100. <Sono 5000 dollari> mi informò accendendosi un sigaro, con quei soldi sarei stata apposto per un mese dato che non avrei dovuto pagare l'affitto e i viveri. Quindi la vita di John Stelvin vale 5000 dollari?...

<Tranquilla, al contrario delle altre non serve che lavori così tanto> mi informò espirando riempiendo l'aria di un sapore amaro. <Ma dimmi è la prima volta che fai questo lavoro? Mi sembri piuttosto brava per essere la prima volta. Avevo già assunto altre persone ma... O esitavano per poi abbandonare l'incarico oppure tornavano consumati dall'orrore> affermò osservandomi. Lo osservai glaciale...<Non mi sembra una domanda rilevante> risposi alzandomi <Tornerò quando avrai un nuovo cliente per me> dissi infine prima di andarmene.

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