Prologo: Gulf Kanawut

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Prologo: Gulf Kanawut

Gulf non si sarebbe mai aspettato che una decisione così priva di aspettative potesse cambiargli la vita così radicalmente.
E non si aspettava tantomeno che i registi della serie televisiva per cui è stato scelto, lo avrebbero ritenuto così particolarmente adatto ad un ruolo simile.

Prima che arrivasse quel giorno, era un ragazzo qualsiasi in un quartiere dimenticato dal mondo, nei più bassi meandri della capitale tailandese. Di amici non ne aveva mai avuti, ma aveva la sua ragazza, e proprio grazie a lei aveva deciso per la prima volta di intraprendere una strada che si presentava tanto avvincente quanto irraggiungibile.

Partecipare al casting di TharnType, più di un anno fa, ha letteralmente stravolto tutto.
Ha incontrato più persone di quante ne avesse mai viste in tutta la sua vita, il successo è inaspettatamente esploso come una bomba ad orologeria, e tutto ció semplicemente esercitando la passione che padroneggiava come la più fine delle doti: l'arte di fingere, la recitazione.

È stato strano, destabilizzante e oltremodo spaventoso, passare dall'essere chi era al diventare in pochi mesi una delle personalità piú conosciute in tutta la Thailandia. Ha ricevuto il suo primo cellulare - un lusso che all'età di ventun'anni non si era mai neanche sognato - è stato catapultato in un nuovo mondo che non aveva niente a che fare con quello stentato e arrangiato che aveva conosciuto fino ad allora. Un mondo pieno di colori, di luci e tecnologie, qualcosa di così straordinario da sentirsi strappare via il fiato dalla gola.

Poompui era orgogliosa di lui, gli diceva che finalmente sarebbero riusciti a lasciarsi alle spalle ciò che erano stati, la terra in cui erano cresciuti, e sarebbe diventato qualcuno che altre persone avrebbero addirittura ammirato. Non era da lui, lui era tutt'altro che fiducioso, ma per la prima volta nella sua vita fu così azzardato e folle da crederle.

La fama arrivò a poco a poco, ma più velocemente di quanto fosse pronto a sostenere. Mai aveva avuto in mano dei soldi, ma presto anche quelli cominciarono ad arrivare. La sua famiglia non approvava niente di quello che stava facendo, suo padre primo fra tutti. Quello non era il loro mondo, diceva. E lui era convinto che avesse ragione, finché non portò a casa abbastanza denaro per permettere a tutti loro di trasferirsi in una casa migliore, non più una baracca sulle rive di un fiume d'acqua sporca. Suo padre non cambiò mai idea, ma il suo lavoro da bracciante lo teneva sempre fuori città e ormai non avrebbe potuto fare più niente per strapparlo a ciò che era destinato a diventare.

Non si rendeva conto di quanto la sua intera esistenza stesse roteando come un dado ad un milione di facce, capovolgendo anche la più semplice delle certezze. Era il suo primo vero lavoro, e vi si sarebbe dedicato con tutta l'anima. 

Poompui ottenne il ruolo di modella per alcune riviste di moda e marketing, mentre lui conobbe Bester, l'uomo cordiale e professionale che presto sarebbe diventato il suo fidato manager. Entrambi intrapresero le loro strade, forse troppo entusiasti per rendersi conto che quei sentieri stavano prendendo direzioni diverse, sempre più lontane l'una dall'altra.

Il lavoro occupava gran parte del loro tempo, e tutte le loro energie. Vedersi era sempre più difficile, e così portare avanti una relazione. Giunse anche per loro un punto di rottura. Quello è stato un periodo buio, separarsi da lei è stata dura da sopportare, ma dovette accettare il fatto che questo gli abbia permesso di concentrarsi unicamente sul lavoro e arrivare a diventare la persona che è oggi. Si rese conto che quella era solo la prima di una lunga serie di rinunce che la vita da personaggio famoso avrebbe comportato. Ma lui non aveva niente da perdere.

Dall'altro lato della medaglia, però, proprio sul set della sua nuova serie cominciava a stringere un'amicizia sempre piú forte con il suo partner, Mew Suppasit Jongchevevaat.

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