▪️Capitolo 31▪️

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Mew scopre presto che ľintero edificio del Camillian Hospital è dotato di soli due piani, entrambi relativamente spaziosi ma ancora non sufficienti ad accogliere tutti gli abitanti dei quartieri vicini che necessitano di cure gratuite.

Ľattore si dirige a passo svelto verso il piano superiore, percependo Mild al suo seguito in rispettoso silenzio. Si stupisce di trovare un cartello trascritto a mano sulle porte dell'ascensore, recita 'guasto'. Non si capacita di come sia possibile che all'interno di un ospedale, luogo che per definizione ospita persone con disabilità fisiche e molto spesso su sedia a rotelle, ľascensore sia inutilizzabile.
Non perde tempo a rifletterci sù, supera ľascensore e si dirige velocemente verso la rampa di scale poco più avanti.

Entrambi gli attori raggiungono senza interferenze la meta desiderata. Seguono le indicazioni di Turbo fino ad arrivare ad una stanza situata più o meno nel corridoio centrale del piano. Lì, in mezzo al caos che alberga in ogni angolo di quest'ospedale, Mew scorge Nongnuch Traipipattanapong, la madre di Gulf, accompagnata da Nong Grace e un uomo rigido e composto sulla cinquantina che è sicuro di non aver mai visto in vita sua. I capelli un tempo scuri sono ormai ricoperti da un velo grigio che testimonia i segni dell'età, il suo volto è modellato da diverse rughe d'espressione.
Mew puó facilmente capire di chi si tratti, seppur i suoi lineamenti duri ed affilati non gli ricordino per nulla quelli dolci e tondeggianti del viso di Gulf, suo figlio.

"Buongiorno." Mew saluta educatamente, attirando a sè e a Mild ľattenzione della famiglia Traipipattanapong. Si toglie il cappello con visiera per rendersi riconoscibile, ma decide che è meglio tenere sú la mascherina.

"P'Mew!" Grace è la prima a riconoscerlo, dopo di chè il suo sguardo si sposta in direzione di Mild. "P'Mild, siete arrivati." La ragazza dai capelli corvini li accoglie con un sorriso caloroso.
Solo in quel momento nota che anche P'Best è presente lì con loro, il manager gli rivolge un cenno del capo in segno di saluto, che i due attori ricambiamo a loro volta.

"Chi siete, voi? Amici di mio figlio?" Il signor Traipipattanapong parla per la prima volta, squadrando con diffido la figura di Mew. Le loro altezze si equivalgono, il suo atteggiamento è visibilmente ostile.

"Papà." Grace si intromette in fretta nella conversazione, la sua voce più bassa del normale. "Loro sono colleghi e amici di Gulf." Si rivolge poi ai due uomini. "Scusatelo, lui non è molto informato sul mondo dello spettacolo." Spiega con una punta di timidezza nella voce.

"Non si preoccupi, signore. È un piacere conoscerla." Mild allunga una mano per presentarsi, ma segue una lunga pausa imbarazzante quando il destinatario di quel gesto non accenna a ricambiare la stretta, invece guarda Mild con atteggiamento sprezzante.

Mew non ci prova nemmeno ad instaurare un contatto, tutto ciò a cui pensa è come mai non ľavevo mai incontrato prima?

"Nuch, Grace, andiamocene. Non abbiamo più niente da fare qui."

"Ma papà, Gulf è ancora qui. Hanno detto che lo rimetteranno appena si sveglia." Grace cerca di dissuadere il padre, ma lui resta irremovibile.

"Lo porterà Bester a casa. Non è vero?" Bester non fa in tempo ad annuire, perchè Grace non è disposta a lasciar cadere qui la questione.

"Ma almeno aspettiamo che si svegli, accertiamoci che stia bene." Ribatte a denti stretti.

"Sta bene. Quel ragazzo è così, non riesce a reggere un po' di stanchezza, non vale la pena preoccuparsi tanto. Adesso andiamo." Ľuomo volta le spalle senza salutare, ma Grace ancora non si muove.

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