▪️Capitolo 15▪️

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'Sono possessivo.'

'Non mi piace che qualcun altro tocchi ció che mi appartiene.'

Fuori è buio, ma stranamente stasera non ci sono nuvole in cielo.
In un appartamento isolato, all'interno della camera da letto illuminata solo dai raggi lunari che filtrano dalla finestra, l'attore è seduto sulla grande poltrona in pelle.
Ascolta il rumore dell'acqua che precipita sul pavimento della doccia, nella stanza adiacente.

Lo sguardo scuro e deciso fissa le proprie dita intrecciate, le gambe sono divaricate e i gomiti appoggiati sulle ginocchia.
Nella mente di Mew continua a vorticare con prepotenza l'immagine del ragazzino dai capelli corvini con la ragazza delle consegne.

'Sono stato chiaro?'

'Si.'

Ricorda l'istante in cui, entrando nel corridoio, ha visto Gulf di spalle che le prendeva la mano, la accarezzava e la guardava negli occhi, come incantato.

Una rabbia ingiustificata lo aveva scosso dentro, una morsa all'altezza del petto che pesava al punto da accecarlo.

Perché la guardava in quel modo?
A cosa stava pensando?

Le loro mani che si toccavano non hanno importanza, ciò che gli ha fatto perdere il controllo è stata la strana reazione che Gulf ha avuto.
Quella visione ha fatto sì che tutti i dubbi e le incertezze che con il tempo aveva seppellito, tornassero a galla.

Lui ha già sperimentato il corpo di una donna, ha avuto una ragazza per molto tempo e non si stupirebbe di scoprire che quel singolo contatto abbia risvegliato in lui ricordi e sentimenti del passato.

E solo a pensarci, Mew crede di impazzire.

Se Gulf trovasse qualcun altro, se se ne andasse, lo lasciasse solo...

Da quando ha perso Art, dopo tutto quello che gli ha fatto, non ha mai lasciato che qualcuno si avvicinasse a lui fino a quel punto.
Eccetto quel ragazzino dalla personalità misteriosa, il sorriso dolce e lo sguardo impenetrabile.

Gulf, che lo conosce meglio di chiunque altro, che si è fidato di lui fin dal primo momento che lo ha visto.
Che nonostante il tempo non lo ha mai tradito, ha sopportato la fragilità del suo cuore e si è concesso a lui senza mai dubitare.

Come potrebbe lasciarlo andare, se il solo pensiero gli fa venire voglia di crollare?

Da quella maledetta sera della festa, il loro legame è diventato indissolubile. Desidera toccare il suo corpo, farlo suo in tutti i modi possibili.
Vuole che la sua mente sia connessa alla propria, che arrivi al punto da non poter sopportare l'idea di allontanarsi da lui.

È qualcosa che va aldilà di qualsiasi sentimento, il suo cuore non può farne a meno.

Quando lo teneva stretto a sé su quel ripiano, ad un soffio dalle sue labbra, avrebbe voluto che fosse così per sempre. Vedere Gulf desideroso di baciarlo, di darsi a lui, ammettere di essere sua proprietà.

È prezioso.

Quando ha pronunciato quel 'si', come se fosse tutto ciò che potesse esprimere, come se il suo corpo e la sua anima lo volessero e si affidassero a lui, si è sentito completo, leggero.
Ogni timore è scomparso, volatilizzato.

Non ha potuto fare altro che staccarsi, perché se lo avesse baciato, probabilmente lo avrebbe preso immediatamente lì, su quel ripiano. Ma non era ancora il momento.

Ad un tratto, la porta della camera emette un leggero cigolio, lo sguardo di Mew è incatenato ad essa mentre si apre abbastanza per permettere a Gulf di entrare.

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